Due date eccezionali quelle romane della rocker Gianna Nannini che ha regalato al pubblico capitolino più di due ore di
vera musica. Musica urlata come usava fare sin dai primi anni 80 senza tralasciare però numerosi pezzi sussurrati, vagamente mimati con un trasporto eccezionale.
Rock al Palalottomatica
Una scaletta superlativa per un’artista che non si è risparmiata per tutta la durata del concerto. Non una pausa. Non un errore. Puro rock e melodie intensissime da vocalizzare e ballare senza sosta. Un ingresso a “Mosca Cieca” catturando il pubblico che, ormai in balia del suo incredibile magnetismo, le si affida e la segue in ogni suo brano, azzardando un’ unica, poi riuscita, salita sul palco con tanto di rosa.
Tra un reggiseno sopra la maglietta, un cellulare in mano per una dedica davvero “live” e un seno scoperto a metà concerto, Gianna ripercorre la sua lunga carriera facendo umile sfoggio di pezzi storici quali “Fotoromanza”, “America”, “Meravigliosa creatura” e “Bello e impossibile”, senza però tralasciare le famosissime “Radio Baccano”-con l’ aggiornata collaborazione di Fabri Fibra-, “Possiamo sempre” , “Latin Lover” e “Profumo”.
Un principio di “Roma non fa la stupida stasera” con l’accompagnamento festaiolo del pubblico romano ha acceso ancor più l’atmosfera donando al concerto quell’aria familiare che è poi il sogno di artista e spettatore.
Da non scordare i nuovi brani lanciati in questo nuovo tour: le riuscitissime “Suicidio d’Amore” e “Pazienza” hanno appassionato il pubblico così come la nota e bellissima “Dolente Pia” e la ballabile “Io”.
La Nannini non ha mai nascosto di essere un’artista poliedrica, perciò nessuno stupore nel vederla suonare il violino o suonare il pianoforte con il brano “Notti senza Cuore”.
Un concerto bellissimo per un tour che sarà ancora di più. Gianna Rock. Gianna Soul. Gianna Best.