Google Earth si arricchisce di nuovi interessanti particolari
Google Earth
Sin dalla nascita Google Earth è stato visto come uno strumento rivoluzionario per studiare la geografia: prima attraverso le semplici immagini satellitari della Terra coi nomi delle città e degli stati, poi via via attraverso la collaborazione di vari enti (come Discovery Channel, TurnHere o UNESCO) che arricchiscono l’esperienza esplorativa con altri dettagli sull’area visualizzata, rendendolo fra breve una reale alternativa (ma già oggi una valida integrazione) alla geografia studiata sui libri.
L’ultimo aggiornamento, appena distribuito attraverso il servizio Google Updater, realizza il sogno di molti, ovvero avere sullo stesso “mappamondo” con le foto “moderne” anche le immagini realizzate dai primi cartografi della propria zona. Infatti attraverso la collaborazione con la raccolta di mappe storiche Rumsey, è ora possibile visualizzare in sovrapposizione ad una zona la sua mappa antica (sfortunatamente però le zone sono poche, ma verranno aggiornate di sicuro).
L’Italia manca ancora, ma a compensare la mancanza c’è un’intero globo terrestre del 1790, basato sulle esplorazioni del Capitano Cook, a cui però manca (solo) l’Australia, realizzato da un cartografo romano.