Una modalità multiplayer inedita per l’fps di Bungie!
E’ stata appena pubblicata la rivista EDGE di Febbraio 2010 e all’interno troviamo un articolo tutto dedicato all’ultima fatica di Bungie e alla serie Halo che si chiude con Halo: Reach.
Vi sveleremo tutte le informazioni inserite in questo speciale servizio realizzato dai colleghi di EDGE e sazieremo la sete di notizie di molti ammiratori degli Spartan (o dei Covenant).
Una premessa è d’obbligo. Sebbene ieri siano state rilasciate alcune immagini prima del previsto (ndr. embargo infranto) possiamo rassicurare gli utenti che l’impatto finale che Halo: Reach avrà è decisamente superiore. Nell’articolo infatti si legge che Bungie ha lavorato su un nuovo motore grafico in grado di inserire quegli effetti che non erano possibili inserire con il precedente motore.
Marcus Lehto, creative director del team Bungie, ha spiegato come in Halo finora mancasse quell’impatto visivo che ha contraddistinto la serie Call of Duty. Grazie al nuovo motore grafico e al sapiente utilizzo degli stessi dal regista si ha un risultato decisamente più coinvolgente. Per fare un esempio, quando si accoltella un avversario alle spalle, questi viene visto subire il danno e cadere con una visuale quasi in terza persona. Questo sistema potrebbe non essere presente per tutti gli omicidi.
Le nuove abilità sono riservate all’equipaggiamento e si ha la possibilità di poter scagliare l’attrezzatura come si lanciasse una granata. Questo perchè tra le nuove armature c’è un sistema di protezione che arriva ad essere inutilizzato una volta che viene danneggiato, e prima di lasciarsi morire, si può togliersi la protezione e lanciarla contro il nemico. Essendo questo capitolo incentrato su eventi accaduti prima del terzo capitolo, potrebbe sembrare strano trovarsi con armi e armamenti nuovi. In realtà come spiega sempre Lehto ci stroviamo nel periodo in cui tutte le forze militari sono concentrate nella battaglia e sono al massimo del loro potere.
La realizzazione delle scene di intermezzo è sempre stata di alto livello. Immaginate ora come se quelle scene siano sempre il gioco stesso. Grazie all’uso massiccio di “motion capture”, i personaggi non avranno mai animazioni ripetitive o banali. Le espressioni facciali e la loro voce è stata doppiata da artisti in carne e ossa. Dopo che un cecchino spara ci sarà un tempo di attesa per simulare l’azione di ricaricamento fedelmente riprodotta.
Il giocatore nella modalità co-operativa multiplayer può ora avere un punto diverso di partenza rispetto agli amici e i grandi edifici e ambienti saranno un incentivo ad esplorarli. Le fazioni saranno divise in due gruppi. Una delle missioni in co-op potrebbe essere riservata al difendere un intero edificio. Nell’articolo si legge “Non impressionatevi se riuscirete ad abbattere un intero corridoio per sopprimere gli avversari. Anche se avete danneggiato il vostro obiettivo principale, avrete realizzato punti uccidendo i vostri nemici.”
Per quanto riguarda le analogie con gli altri capitoli, il sistema HUD di ODST sembra ripreso in gran parte, specie per l’utilizzo della visuale notturna. Gli Spartan III hanno un accessorio in grado di elevarsi da un punto ad un altro come fosse un gancio tracciante.
Le immagini inserite nella rivista sono per lo più le medesime già pubblicate con qualcuna nuova. Ma sono troppo piccole per risultare valide alla pubblicazione. Le nuove immagini in alta risoluzione potrebbero essere svelate verso fine Marzo 2010.
“Reach è come Titanic” ha dichiarato Marcus Letho, “sappiamo la fine sin dal principio; è un posto dove 700 milioni di abitanti sono condannati a morire. Il giocatore dovrà fare di tutto per cercare di capire il perchè succede questa tragedia e , seppure il tema principale è colmo di negatività, di oscuri presagi, alla fine sarà ricompensato a dovere come ogni capitolo ha fatto sino ad ora.”