L’inverno è tornato!
L’inverno è ormai terminato da un pezzo e se ne sentite la mancanza i ragazzi di Mojo Bones arrivano in vostro soccorso. Infatti nelle scorse settimane, dopo un lancio piuttosto complicato avvenuto su PC poco più di un anno fa, Impact Winter è stato reso disponibile per vie digitali sia su PlayStation 4 e sia su Xbox One (versione da noi testata).
Non sono stati aggiunti nuovi contenuti, pertanto in questa sede andremo ad analizzare le differenze rispetto a quanto abbiamo avuto modo di vedere e di provare nella release su Steam di 12 mesi fa. Per tutto il resto vi rimandiamo alla nostra esaustiva recensione del gioco.
Un freddo polare
Impact Winter ci metterà nei panni di un superstite di nome Jacob, che, insieme ad altri quattro individui, ha formato un piccolo team di sopravvissuti. Ma cosa è successo? Un meteorite ha impattato sulla Terra, mutando drasticamente il clima. Le rigide temperature, l’assenza di raggi solari ormai coperti da una fitta coltre di nubi, la fame e l’instabilità mentale sempre più marcata dei compagni porteranno il nostro protagonista a fare di tutto per sopravvivere.
Un barlume di speranza c’è, una trasmissione radio disturbata, intercettata da un piccolo drone di nome Ako-Light, fa sapere al gruppetto che i soccorsi arriveranno, purtroppo non prima di 30 giorni. Proprio il drone che simpaticamente viene chiamato Ako, assisterà il nostro protagonista, illuminandogli il cammino, scavando nella neve e trasportando risorse. A dare manforte ci penseranno i membri del nostro gruppo, i quali giocheranno un ruolo fondamentale.
Ognuno di essi disporrà di abilità specifiche che permetteranno di aumentare le nostre probabilità di sopravvivenza. Wendy si dedica alla cucina, preparando ottimi pasti che ci forniranno importanti bonus, Blane, reduce del Vietnam sa tutto in termini di sopravvivenza, Maggie è specializzata in meccanica e Christophe invece è il nerd della situazione, in quanto è espertissimo di tecnologia e può migliorare il nostro piccolo drone Ako.
Ognuno dei sopraccitati personaggi, compreso Jacob, ha cinque indicatori a schermo che monitorano altrettanti stati fondamentali: fame, sete, energia, temperatura corporea e salute mentale. Le nostre decisioni potrebbero cambiare drasticamente i valori in gioco. Il tempo scorrerà inesorabilmente e fra una quest di ricerca e di raccolta di provviste, fra neve e ghiaccio, non è detto che tutti i personaggi in gioco arrivino alla fine dei 30 giorni. L’unica possibilità di Game Over però è data dalla morte del protagonista. Infatti se uno dei NPC dovesse passare a miglior vita, il gioco andrà avanti. L’unica limitazione e che bisognerà rinunciare ad ogni elemento e miglioria legato a quello specifico personaggio.
Non è cambiato nulla rispetto allo scorso anno
Impact Winter, sebbene alcune scelte e decisioni siano obbligate, lascia una buona libertà al giocatore. Il consiglio è comunque di ponderare al meglio le decisioni in quanto potrebbero avere un impatto notevole sul prosieguo del gioco e della vostra sopravvivenza. In particolar modo, considerando la versione console da noi testata (Xbox One), la struttura di gameplay e le missioni disponibili sono le stesse della release PC. Ognuno dei quattro NPC avrà una storia personale che darà accesso a missioni di vario genere a seconda del ruolo ricoperto.
Maggie, ad esempio, ci affiderà compiti legati al potenziamento del nostro improvvisato rifugio, attraverso la raccolta di attrezzature e strumenti. Completando le missioni, riceveremo diverse ricompense e ridurremo inoltre il tempo necessario affinché arrivino i soccorsi: il timer dei 30 giorni, infatti, si ridurrà ogni qualvolta scopriremo nuove location, porteremo a termine i compiti che ci sono stati assegnati e quando saliremo di livello. Purtroppo il difetto maggiore della produzione, già riscontrato su PC è il ripetersi quasi insistente di determinati eventi e situazioni che talvolta potrebbero essere incongruenti con la componente survival del titolo.
Tutt’altro che perfetto
Alla base del lavoro svolto da Mojo Bones c’è il motore grafico Unity, il quale si comporta discretamente bene, offrendo buone ambientazioni, un livello di dettaglio accettabile e un frame rate sicuramente migliorato ma non sempre stabile. Soprattutto nel passaggio da un’ambientazione all’altra si perde qualche frame, nulla di rilevante sia chiaro ma ci saremmo sicuramente aspettati di più. Persistono evidenti fenomeni di compenetrazioni poligonali e piccoli bug davvero fastidiosi. L’uso del controller, ha invece migliorato drasticamente l’esperienza di gioco che purtroppo era il vero tallone d’Achille della versione PC. Il miglioramento c’è ma si percepisce ancora una certa legnosità nei movimenti probabilmente dovuta alla scarsa varietà di animazioni presenti.
- - Ambientazione ispirata
- - Può essere rigiocato
- - Ottimizzato rispetto alla versione PC
- - Diversi difetti permangono
- - Movimenti legnosi
- - Alcune situazioni potrebbero essere incongruenti con la componente survival del titolo
- - A tratti ripetitivo e monotono