Questione di feeling
Sappiamo benissimo quanto la musica possa influenzare le nostre giornate, creare stati d’animo ben precisi e cambiare la percezione dei luoghi in cui ci troviamo: ecco perché all’interno di negozi, ristoranti e altri luoghi pubblici la selezione di canzoni e suoni di sottofondo viene effettuata in maniera molto attenta, potremmo dire scientifica, per ottenere il migliore effetto possibile sulle persone che vi entreranno. Se ciò vale per i luoghi fisici, la situazione non cambia di molto quando ci si trasferisce on line, e ciò in particolar modo nel mondo del gaming: vediamo perché.
L’importanza della musica sullo stato d’animo
Immaginiamo per un attimo di essere nella sala di attesa di uno studio medico, già tesi per la visita da effettuare, e di trovare come sotto fondo assordanti e ritmate musiche heavy metal o balli caraibici, oppure di essere in un negozio alla moda per scegliere i capi più trendy del momento con un’opera lirica in filodiffusione: probabilmente al primo impatto troveremmo la cosa piuttosto fuori luogo, dopo di che inizieremmo a infastidirci e a perdere interesse in ciò che ci sta intorno, con il rischio di lasciare tutto e andare via.
Se situazioni del genere probabilmente non ci sono mai capitate, è proprio per via degli studi scientifici sui rapporti tra emozioni e musica. La scelta dei suoni da utilizzare in base al tipo di luogo in cui ci si trova segue, infatti, precise regole che trovano fondamento nella psicologia e nella neurologia. Gli studi hanno dimostrato negli anni che la giusta musica può alleviare gli stati d’ansia, ridurre le paure, invogliare a mangiare o a comprare, insomma, è in grado di influenzare le nostre decisioni del momento in maniera inconscia.
Tutto questo si ricollega alla capacità dei suoni di attivare specifiche aree del cervello e di favorire la produzione di ormoni, come la dopamina, che può generare un senso di piacevolezza ovunque ci si trovi.
Gaming e musica: quale rapporto tra questi due mondi
Se nel mondo “reale” la musica può produrre tutti questi effetti, poco cambia quandoci si sposta nel “virtuale”. Un caso esemplare, a tal proposito, è quello dei giochi online, nei quali la selezione di suoni, musiche e canzoni viene effettuata in maniera attenta per produrre specifiche emozioni.
Un must degli ultimi anni come Grand Theft Auto, gioco noto per i suoi contenuti piuttosto forti, sfrutta per esempio canzoni provenienti da alcuni generi particolari, come il rock, l’elettronica, il rap e l’hip-hop. Trasmessi da stazioni immaginarie attraverso le autoradio delle auto utilizzate nel gioco, i brani hanno lo scopo di rendere più vivace e coinvolgente lo scenario, rafforzando in buona sostanza le caratteristiche peculiari del videogame. Una colonna sonora ambient probabilmente addormenterebbe la partita e GTA si trasformerebbe in un manuale sul rispetto del codice della strada.
Tra gli esempi che possono farci comprendere ancora meglio l’importanza della musica di sottofondo, quello delle slot machine on-line. Le famose macchinette, introdotte sul finire del diciannovesimo secolo e diventate un must all’interno di tutti i casinò, puntano infatti fortemente sulla componente sonora per creare coinvolgimento e rafforzare in particolare i sentimenti positivi, con musiche e jingle ad hoc. In questo ambito, per esempio, diventa importante l’utilizzo di suoni che il giocatore può associare a momenti positivi, come quello di una vincita, ma anche la trasmissione di canzoni ben conosciute all’utente e di solito associate al tema stesso della slot machine.
Gli studi condotti sulle musiche da utilizzare nelle slot machine hanno infatti evidenziato come questi accorgimenti possano coinvolgere maggiormente il giocatore e creare un vero e proprio senso di fedeltà alla macchina.
Questi sono piccoli esempi, ma basta guardarsi intorno nel corso della giornata per rendersi conto di quanto la musica riesca a modificare comportamenti e percezioni, tanto al supermercato quanto nella pratica dei giochi su PC e smartphone. Se alcuni di essi sono diventati i nostri preferiti, infatti, probabilmente non è merito solo della trama e della grafica, ma anche di un attento studio preliminare sulle canzoni e sui suoni da utilizzare.