L’Africa di Far Cry 2 sulle vostre console next generation.
Introduzione
In principio era Doom, poi venne Wolfenstein 3D. Vi chederete il perchè di un incipit tanto solenne per parlare di un videogames. La risposta è semplice, stiamo per parlarvi di uno dei titoli più attesi e più importanti dell’intero 2008: FarCry 2
Giochi come Doom e Wolfenstein 3D, beati voi che non li ricordate più, infatti rappresentarono uno spartiacque importante nella storia dei videogames, erano i primi titoli ad introdurre un mondo tridimensionale che aveva l’ardire di voler creare una simil-realtà-virtuale, qualcosa di mai visto prima e che avrebbe lasciato a bocca aperta. Naturalmente stiamo parlando del 1993, un secolo praticamente nel mondo dei videogames, a guardarli oggi quegli stessi titoli non possono che provocarci un sorriso malinconico, l’interazione con l’ambiente circostante era praticamente inesistente, il percorso era obbligato e soltanto una minima parte delle porte erano azionabili tramite congegni, eppure quei videogames rappresentarono qualcosa di talmente innovativo da aver segnato una generazione di videogiocatori.
Da allora sono stati fatti innumerevoli passi avanti nel mondo dei videgames, eppure nessuno degli FPS moderni, è riuscito, come i due titoli di cui sopra, a segnare un epoca. L’impostazione degli Fps è rimasta sostanzialmente la stessa; certo l’aumento di potenza di calcolo dei computer ha comportato l’inevitabile miglioramento della grafica, della profondità dei meccanismi di gioco. Nulla è pero’ riuscito in questi anni a ricreare il sogno di una realtà “veramente”, passateci il termine, virtuale.
Far Cry 2 si pone come obiettivo quello di ricreare quello stupore, quel sogno, di lasciare libero il giocatore di muoversi come vuole, in un freeroaming assoluto condito da una grafica mozzafiato.
Sarà riuscito nel suo intento ? Continuate a leggere e lo scoprirete.
Il duro lavoro del mercenario
Il giocatore ripercorre le gesta di un mercenario, scelto per una missione in Africa, nella quale dovrà uccidere un trafficante d’armi chiamato “lo Sciacallo”.
Il primo impatto con la missione non è dei migliori. Purtroppo non è il terribile trafficante d’armi il primo vero problema da affrontare ma la malaria. Giunti infatti all’Hotel dopo una lunga sequenza guidati da un taxista locale che ci illustrerà i problemi della sua terra, il nostro personaggio si accorgerà di essere molto malato e di aver bisogno di medicine per attenuare i sintomi della malaria.
Per far questo sarà necessario raccogliere diamanti, l’unica forma di pagamento accettata nell’Africa martoriata dai conflitti tribali; Anche le armi non sono facili da trovare e per averne di buone e sempre cariche sarà necessario spostarsi lungo tutta la mappa per raggiungere il venditore di armi il quale potrebbe a sua volta offrirvi missioni per accumulare altri diamanti.
Il gioco non è mai uguale a se stesso e numerose saranno le modalità con cui potrete muovervi ed agire grazie alla vostra mappa e al vostro navigatore satellitare, nell’enormità del territorio africano. C’è una storia principale fatta di missioni da completare per avvicinarci al nostro obiettivo primario, ma ci sono anche diversi modi di portarle a termine, in un intreccio di personaggi che potrebbe portare ad esiti del tutto diversi; al giocatore la piena libertà di scelta.
La necessità di percorrere a piedi o a bordo di veicoli lunghissimi tratti per completare la missione, la necessità di studiare l’attacco, potrebbe annoiare i giocatori che vogliono solo essere guidati al raggiungimento dell’obiettivo. Eppure non si puo’ non riconoscere l’enorme lavoro che è stato fatto dal team di programmazione per la realizzazione di un intera regione Africana, fatta di laghi, fiumi, savana, villaggi al fine di offrire al giocatore una sensazione di libertà mai vista prima in un FPS.
Di fianco alle missioni primarie ve ne saranno altre affidateci di volta in volta da alcuni personaggi dei villaggi locali e che ci permetteranno di aumentare la nostra reputazione facendo si che questi ci aiutino in caso di bisogno, venendoci a recuperare ad esempio nel bel mezzo di uno scontro in cui sembriamo star per avere la peggio o fornendoci informazioni su come avanzare nella missione principale.
Motore grafico e sonoro
La cosa che colpisce appena si entra nel gioco è la vastità del compito affidato al motore grafico e di come questo riesca a compiere il suo dovere senza incertezze.
Tutto il paesaggio africano è completamente renderizzato in tempo reale. Quindi alcuni effetti sporadici di pop-in possono essere presenti ma sono comunque rari, anzi rarissimi.
La cosa impressionante è la presenza del vento che muove e solleva in modo ultra realistico i detriti, il fumo, la pioggia, i riflessi del sole, le fiamme quando si propagano sul terreno, le esplosioni. Tutto sembra reagire al nostro passaggio, le piante che si piegano quando le calpestiamo o il fogliame che svolazza a causa dello spostamento d’aria provocato dalle nostre bombe.
Il personaggio principale è ben dettagliato, tant’è che si possono vedere oltre alle mani anche le gambe, i piedi, cosa che in altri FPS anche recenti non è possibile. Questo permette al giocatore di medicarsi da solo per estrarre una pallottola, una freccia conficcata nel piede, ecc.
La risoluzione è 720p e 30fps, e non si notato cali di frame rate.
Unico leggero difetto è il tearing che si fa presente quando si è all’interno di case o in alcune zone abitate. L’effetto tearing è lo “slittamento” orizzontale dell’immagine, come su piani diversi, che si nota soprattutto con i movimenti veloci. Per eliminare questo fastidioso (soprattutto negli fps, dove si nota molto) effetto, i programmatori devono utilizzare in modo ottimale un rapporto tra il framerate e la frequenza d’aggiornamento in modo da sincronizzare l’aggiornamento verticale del segnale video in riferimento all’aggiornamento dei frames che compongono l’animazione. Nei PC si ricorre al v-sync, mentre nelle console si può far solo uso di maggior buffer video (buffer triplo) che garantisce più stabilità.
La necessità di garantire al giocatore un completo(free roaming) e permettere un impatto nel gioco quasi da Realtà Virtuale, qui si parla di 50km quadratidi territorio Africano riprodotto, si è dovuto scendere a patti con il dettaglio grafico. L’impatto complessivo resta comunque di altissimo livello.
Le condizioni meteo che cambiano inaspettatamente, passando da una giornata nuovolosa alla pioggia, al vento che muove i detriti, al fuoco che si spande nella foresta, alle foglie che si muovono e si rompono al nostro passaggio sono incredibilmente ben realizzate. Tutte variabili che non si erano mai viste in un videogioco e che conferiscono a questo Far Cry 2 un appeal incredibile.
I programmatori hanno inserito il sistema ciclico del giorno e della notte e il giocatore potrà utilizzare uno degli accampamenti dei nemici per dormire, recuperare le forze e poi svegliarsi all’orario impostato all’orologio da polso, per poter affrontare le missioni anche col favore del buio, sfruttando il fatto che alcuni nemici potrebbero essere addormentati sulle brande, ma gli altri ancora più vigili perché di ronda. Insomma, il giocatore è libero di decidere l’orario migliore a seconda di come vuole approcciarsi alla missione tenendo conto della conformazione del terreno e della disposizione dei mercenari su di esso.
Longevità
Il titolo garantirà circa 50 ore di gioco. Grazie al fatto che si tratta di un free-roaming , questo gioco potrebbe richiedere ancora più ore per essere completato totalmente, ovvero completando tutte le missioni in modo sempre diverso.
Un altro punto a favore è la serie di eventi casuali che possono capitare al giocatore come ad esempio l’inceppamento delle armi che si inceppano perchè vecchie o arrugginite, l’auto che si danneggia negli scontri o perchè colpita dai proiettili, la vista che si appanna per la stanchezza accumulata quando si corre per troppo tempo senza mai fermarsi.
Editor Mappe
Una delle caratteristiche sicuramente più apprezzate di questo FC2 è la possibilità di generare delle mappe dal nulla.La cosa sorprendente è il poter costruire un campo di battaglia scegliendo nei minimi particolari l’altezza delle dune di sabbia, i palazzi, gli appostamenti, le auto, gli alberi, praticamente tutto.
Le mappe create possono essere usate nel gioco in modalità ONLINE, nella quale affrontare giocatori in rete, sfidandosi in duelli all’ultimo sangue, creando cooperazioni ,gruppi e fazioni e sfidarsi per conquistare il territorio avversario.
Conclusione
Ubisoft ha saputo utilizzare la sua esperienza nella ricreazione di ambienti incredibilmente vasti accumulata con Assassin Creed, ie trasferirla in un titolo bellico molto più ampio e articolato.
La giocabilità è su ottimi livelli. Il free-roaming potrebbe annoiare qualche giocatore impaziente o che vuole solo essere nel vivo dell’azione. L’Online è su buoni livelli anche se è limitato nel tipo di missioni da svolgere, ma coinvolgente per il fatto di poter creare le mappe.
In definitiva il titolo è consigliato a tutti quei giocatori che vogliono provare un’ esperienza nuova , un’ alternativa al solito mira e spara con poca tattica, bloccato dalla linearità del gioco, e che vogliono immergersi in un un concetto di gioco nuovo, innovativo, dove la sensazione della guerra come sopravvivenza non è mai stata così vera