La crisi economica non conosce bandiera: Microsoft e Sony pronte a importanti tagli di personale
Recessione
[AGGIORNAMENTO] A dispetto di quanto ipotizzato nel corpo dell’articolo, sembrerebbe, stando agli ultimi rumors, che mentre Sony sarebbe orientata a mantenere invariata la propria forza lavoro nel settore gaming, Microsoft avrebbe già provveduto alla riduzione del personale nel settore E&D, Entertainment and Devices. In particolare il gruppo ACES, responsabile dello sviluppo della serie di Flight Simulator sarebbe stato chiuso e probabilmente nuovi tagli arriveranno nei prossimi mesi.
La recessione economica che ha colpito gli Stati Uniti continua a mietere vittime. Sony ha infatti annunciato un nuovo taglio di personale in conseguenza dei preoccupanti risultati fiscali che hanno registrato una perdita di circa due miliardi di euro. In particolare il settore entertainment, nel quale rientra anche la divisione Playstation, ha registrato debiti per 336 milioni di euro. In conseguenza di cio’ la compagnia sarebbe pronta ad una riduzione di personale nei settori motion picture, music e game, anche se non è ancora ben chiara ancora la portata di questi tagli. Precedentemente Sony aveva già annunciato la chiusura di due fabbriche giapponesi per l’assemblaggio di TV LCD con una conseguente riduzione del personale di circa 2000 unità
Ma se Sony piange, Microsoft di certo non ride. La compagnia di Redmond ha infatti annunciato che in conseguenza di un calo di fatturato dell’11% nel secondo quarto fiscale, attuerà una serie di licenziamenti, circa 5000, che porterà ad una riduzione dei costi per circa un miliardo e mezzo di dollari, di cui 700 milioni di dollari nel solo 2009. I tagli, 1400 già attuati oggi, e 3600 nei prossimi diciotto mesi riguarderanno i settori R&D, marketing, sales, finance, legal, HR, e IT.
A differenza di Sony pero’ in Microsoft nel settore Gaming e Entertainment possono dormire sonni più tranquilli considerando che, sempre stando ai dati sul fatturato resi noti oggi, il settore Xbox 360 ha registrato una crescita del 3.5%.
Quel che sembra chiaro da questi dati è che la supposta immunità del settore Games a questa ondata recessiva che ha colpito il mondo è stata solo il frutto di un’ illusione e che come spesso, troppo spesso accade le prime “misure anticrisi” adottate dalle compagnie riguardano il taglio dei posti di lavoro, cosa che non fa altro che aggravare la crisi vista la conseguente riduzione dei consumi.