Moonlighter 2: il ritorno ambizioso del celebre roguelike in chiave 3D

A sette anni dall’uscita del primo Moonlighter, Digital Sun alza l’asticella con Moonlighter 2: The Endless Vault. Il cuore dell’esperienza rimane lo stesso: dungeon da esplorare, tesori da recuperare e un negozio da gestire. Ma tutto è stato ampliato, approfondito, rielaborato. A partire dal mondo di gioco, ora completamente in 3D, che rende ogni spedizione più immersiva e dinamica.

Il protagonista è sempre Will, il giovane mercante che alterna la vita dietro il bancone con pericolose incursioni nei dungeon. La narrazione, stavolta, parte da una nuova città: Dresna, un crocevia vibrante di personaggi vecchi e nuovi, che funge da hub tra un’avventura e l’altra.

Esplorazione, rischio e ricompensa

I dungeon procedurali offrono biomi inediti come Aeolia e Hodo, ciascuno con nemici, meccaniche ambientali e reliquie differenti. Il combattimento è stato notevolmente potenziato: nemici con pattern variegati obbligano a cambiare approccio tattico, mentre i boss rappresentano sfide davvero impegnative. Un esempio? L’Herald, che impone al giocatore di disattivare barriere sonore e usare l’ambiente a proprio vantaggio.

Le nuove “reliquie” trovate nei dungeon aggiungono effetti passivi o combinazioni speciali se disposte correttamente nello zaino, spingendo il giocatore a gestire con attenzione ogni centimetro dell’inventario. Un’interazione che rende ogni run diversa e strategicamente stimolante.

Shopkeeping 2.0

Anche la parte gestionale ha fatto un grande salto in avanti. Aprire il negozio non è più un’azione passiva: ogni sessione porta effetti bonus (o malus) in base agli oggetti esposti, all’ordine degli scaffali e alle “streak” di vendita. Una logica che strizza l’occhio ai migliori gestionali, ma senza perdere il fascino accessibile dell’originale.

Il crafting e l’upgrade dell’equipaggiamento passano da NPC noti come Andre il fabbro e dalla nuova alchimia dei “gadget”, armi secondarie ricaricabili utili per variare il gameplay tra corpo a corpo e distanza.

Un roguelike più ambizioso, ma fedele a sé stesso

Moonlighter 2 non tradisce le sue radici, ma ne espande ogni sfumatura. La componente roguelike è più marcata: ogni run è unica, la costruzione del personaggio è più libera (tank, ranged, misti), e la posta in gioco — vendere o rischiare il bottino — è sempre al centro della tensione ludica.

Digital Sun ha dimostrato di saper ascoltare la propria community e crescere con essa, portando in The Endless Vault tutto ciò che mancava al primo capitolo, ma con una cura estetica e narrativa che promette un’avventura memorabile.

Luca Gentile
Luca Gentile
Gamer con il joystick sempre in mano e un cuore da Jedi. Viaggio tra pixel e mondi lontani. Che il game over non ci colga mai!

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