Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno, la nostra recensione

Dopo anni dal primo capitolo torna nei negozi il tanto acclamato JRPG dei ragazzi di Level 5 che ha stupito, commosso e fatto sognare tutti. Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno è finalmente realtà!

Versione testata: PlayStation 4

Era il lontano 2010 quando Level 5, in collaborazione con i ragazzi dello Studio Ghibli, lanciò sul mercato Ni no Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea per Nintendo DS, un jrpg che avrebbe stravolto il genere. Semplice e accattivante, si presentava sul mercato in una versione pensata appositamente per console portatili. Dopo un anno venne portato su Playstation 3, e, dopo altri due anni, venne lanciato in tutto il mondo.

Non esente da difetti, era riuscito a conquistare comunque i cuori di tutti i suoi utenti, facendo breccia sui sentimenti umani e sull’empatia delle persone. Il successo, pertanto, fu assicurato, e ciò permise ai ragazzi di Level 5 di poter lavorare e mettere mano su un eventuale secondo capitolo.

Secondo capitolo che è diventato realtà, e, grazie a semplici e delicati innesti, un prodotto che sarebbe dovuto passare in sordina e dedicato a una ristretta nicchia è invece diventato un gioco per tutti, specialmente per i sognatori.

Con queste premesse, Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno raccoglie la pesante eredità lasciatagli dal predecessore, nella speranza che possa essere degno di portare tale nome.

Il destino di un regno in bilico.

Ambientato secoli dopo gli eventi del primo Ni no Kuni, Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno ci porta a indossare i panni di Evan. Evan Pettiwhisker Felix è il futuro erede al trono di Gatmandù, figlio di Re Leopold, prematuramente scomparso. Durante la cerimonia di incoronazione, tuttavia, il perfido Ratoleon, consigliere del vecchio Re, ordirà un colpo di stato per ottenere il trono, spodestando i felinidi in nome dei murinidi.

Con questa semplice premessa veniamo introdotti nel mondo di Ni no Kuni II. Nell’aiutare Evan a scappare dal castello ci penserà Roland, un presidente del nostro mondo catapultato misteriosamente nell’Altro Mondo. Grazie alle sue primitive abilità con la spada, riuscirà a portare Evan fuori dal castello, e consentendogli di fatto di vivere un altro giorno ancora.

La nostra scelta iniziale sarà quella di riprendere lentamente il trono; tuttavia, con il passare dei capitoli, l’obiettivo virerà verso qualcosa di più fanciullescamente impossibile, almeno nel nostro mondo. Aiutato da compagni straordinari, Evan si avvierà quindi nell’ottenimento del suo nuovo obiettivo. Purtroppo nuovi pericoli incombono, e sarà sempre la bravura del Re a far sì che questi possano essere scongiurati o meno.

La trama, di per sé, è molto infantile e richiama temi per lo più sognati quando si era ancora bambini. La qualità dei dialoghi, il contenuto delle missioni, la tenacia di Evan e companion sono in tutto e per tutto non maturi. A nulla serve la presenza di Roland, Zoran e altri personaggi adulti; anche loro, purtroppo, scadranno nell’immaturità, in un pessimo effetto domino per chi cerca un determinato tipo di contenuto. Le stesse animazioni dei personaggi, inoltre, richiama una fanciullesca perduta e ricercata da un utente che forse ha bisogno di sentire narrare di storie di atti eroici e tenacia.

Un mondo pieno di attività.

Quando Evan non è impegnato a perseguire i suoi obiettivi, è molto indaffarato. Una grossa qualità di Ni no Kuni II, infatti, è la varietà di contenuto e di attività da fare. Bisogna riconoscerlo, in questo gioco non ci si annoia mai e non si finisce mai di scoprire cose nuove.

Tra le varie attività, ovviamente, non potevano mancare le tanto famose e agognate side quest. Queste sono divise in due specifiche categorie: le fetch quest e le attività di Venturio.

Sì, purtroppo in Ni no Kuni II le side quest non hanno spessore, sono solamente vai da A a B, procurati e consegna quell’oggetto o uccidi x mostri e riscuoti la taglia. Nient’altro. Sono più un modo diretto di reclutare talenti, sui quale tornerò dopo a parlarne.

Le attività di Venturio, dall’altro lato, sono la stessa identica cosa. Anche loro sono un ripetersi costante della stessa azione per ottenere gettoni Venturio da spende da Soluzioni al Volo. Con questi gettoni sarà possibile acquistare talenti o acquistare oggetti sul mercato.

Inoltre, come se non bastasse, sono gli stessi contenuti delle side quest a essere infantili quanto e se non più della trama principale. Tuttavia, ciò non stona con l’atmosfera del gioco, e sicuramente, nella sua negatività, è un punto a favore.

Un mondo vuoto.

Il mondo dove si muovono gli eventi di Ni no Kuni II è un mondo intero. Non è uno scherzo, il gioco è ambientato su di un intero pianeta, composto solamente da due continenti. Tuttavia, prima di gioire, bisogna fare molte raccomandazioni.

Il mondo è esplorabile in stile Chibi, con visuale dall’alto e con scontri che si aggrano in base al livello e alla vicinanza con il mostro in questione. Una volta nello scontro, la visuale ritorna in terza persona e non isometrica e i personaggi riacquistano la loro veste anime. Solamente nelle città, nei dungeon e in altre poche occasioni i personaggi avranno il loro caratteristico stile anime. Inoltre, le distanze non saranno regolari, e poche volte avremo la sensazione di star attraversando un continente, e non, per esempio, una semplice regione.

In questo mondo sarà possibile muoversi a piedi, in nave o con l’aeronave; le ultime due le acquisiremo con il proseguimento della trama principale. Personalmente, ho trovato poco ingegnoso il modo in cui alcune regioni del mondo prima di un determinato capitolo siano inaccessibili. Il fatto di far volare una nave per nascondere una specifica località per motivi di trama lo ho trovato poco azzeccato e adatto con il contesto del gioco.

I dungeon, inoltre, non godono di particolare fantasia, e, a parte quelli principali della trama che sono più elaborati, tutti gli altri sono praticamente identici tra di loro. Senza fare troppi paragoni, la sensazione di Deja Vù avuta con Dragon Age II torna nello stesso modo, se non più pressante ancora. Difatti, molte volte ci saranno zone praticamente identiche all’interno dello stesso dungeon.

Infine, il mondo non sembra per niente popolato, anzi. Escluse le quattro principali città e due insediamenti, sembra che il mondo sia lasciato alla sua distruzione, e che non ci siano altri popoli a viverlo. La stessa sensazione, tuttavia, si respirava anche nel primo capitolo.

Tra altri mondi, cioffi e creature del maleficio.

Il gameplay di Ni no Kuni II: Revenant Kingdom è molto semplice, con la difficoltà tarata verso il basso. Purtroppo, o per fortuna, non ci sarà alcuna sfida a tenerci impegnato, e il gioco scorrerà più per inerzia che per bravura.

Il combat system è un live action. Durante le battaglie controlleremo tre compagni, ognuno con le sue caratteristiche, armi e abilità. Non solo, sarà possibile avere al nostro fianco quattro diverse categorie di cioffi, che sostituiscono i vecchi famigli. Questi ultimi sono divisi in diversi elementi, quali il fuoco, il vento, l’acqua, la luce e l’oscurità. Inoltre è presente una categoria di cioffi normali. Ogni signolo cioffo dei cento presenti avrà caratteristiche uniche, e, se combinati bene, possono dare vita a effetti devastanti, e potranno sconvolgere ancor di più il già precario equilibrio delle battaglie. Non solo, l’equalizzatore ci permetterà di focalizzarci con Solario ancor di più e ottenere pertanto determinati effetti e boost in base alla situazione.

Tra le altre cose da vare, menzione particolare alle “nove” porte oniriche. Disponibili da metà gioco circa, ci catapulteranno in veri e propri labirinti procedurali alla fine dei quali sarà presente un boss da sconfiggere. Tuttavia all’interno di questi non è incentivata l’esplorazione. Infatti, dopo un po’, le ricompense non saranno elevate al livello di pericolo della zona, e si finirà con il cercare direttamente l’uscita del labirinto stesso.

Altra menzione alle Creature del Maleficio, nemici corrotti dai poteri oscuri più forti delle loro controparti normali. Sconfiggerli non sarà semplice, ma la ricompensa finale e intermedia varrà la pena. Tuttavia, rispetto ai loro corrispettivi, non presenteranno nuovi moveset o mosse speciali, e saranno facilmente intuibili nei movimenti.

Per governare bisogna essere abili strateghi.

A questo punto è doveroso annoverare due importanti aggiunte di Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno. Infatti, oltre alle succitate attività, in questo gioco sarà possibile prendere parte a battaglie campali e alla gestione del nuovo regno, Eostaria.

Le prime sono battaglie in stile Chibi, nelle quali al massimo governeremo quattro truppe con l’obiettivo di distruggere tutte le fila del nemico. I compagni che potremo portarci saranno direttamente selezionati dai talenti, e ognuno di loro avrà un proprio attributo e specifiche abilità. La giusta combinazione di questi ci permetterà di vincere quello che a conti fatti è l’aspetto più difficile del gioco.

Nella gestione del Regno, dall’altra parte, troviamo tutte meccaniche ovvie a chi ha bazzicato nei giochi di strategia. Tra le costruzioni degli edifici, il miglioramento degli stessi e il potenziamento del castello potremmo trovare utili vantaggi. Difatti aumenteremo le ricerche che i singoli talenti possono compiere e otterremo boost e bonus per i combattimenti, le battaglie campali e l’esplorazione in sé per sé.

Per gestire il regno è stata creata un’apposita valuta, la quale sarà condivisa dalle battaglie campali, e null’altro.

Caratteristiche tecniche.

Dopo aver sviscerato con particolare minuzia anche la versione PC del titolo (oltre la versione PS4, che è oggetto di recensione), posso dire che Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno è sviluppato con i setting a metà tra medio e alto, con i filtri attivi. Questo almeno su PS4 Slim. La qualità delle texture, degli ambienti, dei particellari e dell’Aliasing renderanno l’esperienza indubbiamente piacevole all’occhio, senza troppi fronzoli o arricciamenti di naso.

L’aspetto preoccupante, tuttavia, è il frame rate. Sebbene il titolo raggiunga i tanto agognati 60 fotogrammi per secondo, fa una fatica immane nel mantenerli costanti. Ciò accade anche e soprattutto durante i combattimenti. Considerando che è presente un’opzione per avere i frame di invincibilità durante le schivate, il connubio con il frame rate ballerino può rendere veramente frustrante l’esperienza di gioco.

L’audio invece è sempre lo stesso. Poche musiche sono state aggiunte, in quanto è stato preferito utilizzare nuovamente quelle del vecchio capitolo, per creare una sorta di collegamento. Sicuramente colpiscono e sono belle, ma non mi sento di premiare particolarmente un riutilizzo di materiale.

Conclusioni.

Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno è sicuramente un ottimo prodotto, con caratteri tuttavia infantili. Per chi cerca un prodotto maturo sicuramente non è consigliato, per chi tuttavia vuole volare con la fantasia e rievocare vecchie emozioni è la scelta giusta, in grado di stupire e commuovere.

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Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno
8.1 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4, XBOX One
Pro
    - Varietà di contenuto
    - Trama commovente
    - Meccaniche di ruolo adatte ai neofiti
Contro
    - Troppo infantile
    - Dungeon e musiche riciclati
    - Side quest monotone
Riassunto
Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno è un prodotto che fa affezionare, ma di certo il suo tono leggero non è adatto a chi cerca un'avventura al 100%. Consigliato per gli amanti dei GDR, per i bambini e per chi vuole passare 100 ore in leggerezza.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

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PRO


CONTRO

Cristian Cantalamessa
Cristian Cantalamessa
Laureato in amministrazione aziendale, collaboro per passione. Cerco sempre di portare e far usufruire di contenuti interessanti, spero di riuscirci. Buona lettura, per chi vorrà!

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