Abbiamo avuto il piacere di provare i primi 120 minuti di Flintlock: The Siege Of Dawn, l’action RPG Roguelite di A44 Games la cui data di uscita è stata annunciata durante l’evento Xbox Games Showcase. Il titolo sarà disponibile per Playstation 5, Xbox (al day one su Game Pass) e PC (Steam, Epic game store) e i preordini sono già aperti.
In un mondo in cui Dei e soldati si scontrano in una battaglia per il destino dell’umanità, chi avrà la meglio?
Versione testata: PC (Steam)
Storia di una geniera
La protagonista di questo Soulslike è Nor Vanek, una geniera dell’Esercito Della Coalizione., forza militare che mira a difendere il mondo dagli Dei e dal loro esercito di Morti del Grande Abisso. Nor, insieme ai suoi commilitoni, nello specifico, occupano le trincee che sorvegliano la Porta che separa il mondo umano dal mondo dei Morti, fino a quando questa non viene aperta e i Morti invadono Alba, portando morte e distruzione.
Nor ci viene presentata come un’orfana di guerra, con un odio viscerale nei confronti degli Dei, che incolpa di aver ucciso tutte le persone che amava, e che viene adottata da Baz dal quale viene addestrata e con cui combatte tutt’ora per arginare l’ondata di devastazione che minaccia il suo mondo. Si è sempre distinta per la sua dedizione alla Coalizione e per il suo coraggio (ispirato dalla sua lealtà verso Baz e dalla sua sete di vendetta).
Dopo un primo combattimento con una delle Divinità fuoriuscite dal Grande Abisso, la nostra protagonista perde conoscenza e si risveglia in una grotta, dove avviene il primo incontro con Enki, un Dio Volpe, con il quale, dopo un’iniziale diffidenza da parte della protagonista, si stabilirà un’alleanza con l’obbiettivo di sconfiggere gli Dei. Enki, all’interno del gioco, può essere paragonato ad Atreus in God Of War, solo incredibilmente più vecchio, avendo accesso a millenni di esperienza. Nel corso dell’avventura i due personaggi comunicheranno fra loro approfondendo la lore del titolo e il legame che pian piano va creandosi; scopriremo che Nor vuole vendetta ma non prova piacere nell’uccidere, anzi vuole uccidere i suoi nemici il più velocemente possibile in quanto nessuno merita di soffrire, mentre Enki, le cui motivazioni al momento ci sono oscure, è spinto da un odio pari a quello della nostra protagonista.
Polvere da Sparo, Acciaio, Magia ma soprattutto Reputazione
Un Soulslike adatto a tutti, infatti il gioco ha 3 livelli di difficoltà tra cui potrete scegliere: storia, normale e folle. Il gameplay è dinamico e divertente, Nor in combattimento potrà contare su un’accetta, un’arma da fuoco e la magia di Enki. Le armi da fuoco hanno un numero limitato di munizioni a disposizione (con la pistola iniziale sono 3), ma gli slot di polvere nera possono essere ricaricati colpendo i nemici in corpo a corpo: 4 colpi a segno corrispondono a uno slot polvere nera. Per caricare le abilità di Enki invece Nor dovrà uccidere nemici per riempire l’apposita barra.
Avanzando nel gioco otterremo anche un Arma da Fuoco di Riserva, una sorta di fucile da cecchino, che farà più danni rispetto all’arma da fuoco principale ma che andrà ricaricata dopo ogni colpo tramite un quick time event.
Per quanto riguarda le abilità della nostra protagonista e le abilità magiche di Enki (come ad esempio congelare un nemico a mezz’aria e assorbirne la salute), queste si potranno sbloccare e potenziare spendendo punti reputazione in un albero delle abilità molto ricco, presso uno dei numerosi checkpoint. La prima abilità di Nor ci viene donata da Enki: si tratta del Salto con la Polvere che può essere sfruttato, a seconda della combinazione di tasti usata, come salto in lungo o doppio salto in alto, molto utile per l’esplorazione in game, o per limitare, o annullare, i danni da caduta, dovrete, però, avere un buon tempismo.
Il combattimento è ben realizzato e decisamente non noioso, avrete la possibilità di usare combo e colpi dall’alto grazie al sopracitato Salto con la Polvere, schivata, parata, parry e contrattacco.
Ad ogni attacco, abilità e combo eseguiti da Nor ed Enki vengono assegnati dei punti, si tratta della Reputazione, di fondamentale importanza nel gioco, li guadagnerete inoltre andando avanti nella storia e completando azioni: vincendo minigiochi, raccogliendo oggetti, completando missioni principali e secondarie. Potrete usare la reputazione per sbloccare e potenziare abilità, per potenziare e acquistare armi, e varianti estetiche per Nor. Ma, come nel mondo reale, la reputazione può essere persa: quando si subiscono danni, il moltiplicatore di reputazione si azzera e la reputazione accumulata viene riscossa, messa da parte e pronta per essere spesa, invece, in caso di decesso, tutta la reputazione accumulata si azzera, ma in stile Darksouls può essere ripristinata raccogliendola dal luogo in cui è avvenuto il trapasso.
Esploriamo Alba
Fuori dalla battaglia Nor può esplorare il mondo di Alba: ci imbatteremo in vari raccoglibili e oggetti interagibili, piume che permetteranno di far livellare Enki, statue di antenati a cui chiedere favore, ottenendo un moltiplicatore temporaneo all’acquisizione della reputazione, strade sbloccabili come brecce nei muri apribili tramite barili esplosivi e “”fratture” dei simil-portali che Enki potrà sfruttare per farci raggiungere zone che sembravano altrimenti inaccessibili.
Fra un combattimento e una missione secondarian, potrete imbattervi nei Borghi, villaggi invasi dai Morti che hanno ucciso gli abitanti che vi risiedevano e fatto scappare i superstiti. Ogni Borgo sarà presidiato da un mini-boss, sconfiggendolo permetterete alla popolazione di riabitarlo e farlo letteralmente rifiorire: una volta liberato, infatti, sarà subito visibile il cambio di scenario, sia nei colori che nell’ambiente vero e proprio. Da ruderi incendiati e distrutti con scale di grigio come colori principali, a case ricostruite e abitate e a giardini fioriti, la zona riprenderà immediatamente vita e colore. Completare questa operazione vi garantirà reputazione. Tutto ciò fa si che il senso di progressione non avvenga solo nell’evoluzione psicologica e delle abilità di Nor e nell’avanzamento della storia principale: ci sarà progressione anche nel mondo intorno a voi e nelle comunità che incontrerete. È il tipo di approccio che ci aspetteremmo da un gioco di ruolo più tradizionale rispetto a un Soulslike.
Al centro di ogni borgo è presente una Caffetteria con un checkpoint e una Ostessa, parlando con lei si potranno svolgere le stesse azioni dei checkpoint che troviamo sparsi per il mondo, riposare (ripristinando le cure), salvare e potenziare le abilità, e ci verranno anche consegnate una ricompensa e una missione secondaria.
I personaggi di Flintlock sono molto curati e caratterizzati e, talvolta, fuori dal comune, come l’Ostessa, che rimane impressa in mente, il suo design ci ha infatti molto colpito per il modo in cui tiene fra le mani il suo volto e il numero non-tradizionale di arti.
Oltre ai checkpoint e alle Caffetterie, troveremo anche Falò con cui interagire, dove i genieri potranno creare migliorie per armi e armature: basterà raccogliere i materiali necessari (zolfo, ferro e legna) e avere abbastanza reputazione a disposizione.
Un nuovo Gwent?
Continuando ad addentrarci nei territori di Alba e parlando con i suoi abitanti, oltre a sbloccare missioni secondarie, potremo essere sfidati a Rivalsa, un minigame che ci viene presentato come gioco molto popolare e tradizionale che rappresenta il passaggio al Grande Abisso, nel quale si utilizza un tabellone e delle monete come pedine (i Soldi), ed è composto in due turni di attacco e difesa. Per vincere la partita sarà necessario avere la meglio sull’avversario in entrambi i turni. In attacco sarà necessario creare una frattura triangolare usando tre soldi, nel secondo turno, quello difensivo, dovremo invece impedire all’avversario di realizzare una frattura a sua volta. Ogni sfidante che incontrerete presenta una plancia di gioco diversa con diverso numero di turni a disposizione, e, quindi, diversi livelli di difficoltà. Vincendo otterremo reputazione, ma non vi preoccupate, in caso di sconfitta non ne perderete. Esplorando l’ambientazione potrete trovare monete con abilità speciali da poter usare in Rivalsa, come “Spinta” soldo che permette di spingere di una casella una moneta avversaria.
Tecnicismi
Abbiamo provato l’anteprima di Flintlock: The Siege Of Dawn con la nostra Nvidia RTX 3070Ti, 32 GB di RAM e Intel Core i7 di 13° generazione, e, a parte qualche calo di framerate, non abbiamo riscontrato problematiche grafiche o tecniche. Vale la pena sottolineare che il gioco è ancora in produzione, quindi siamo fiduciosi che piccole problematiche come questa verranno risolte, magari con la patch del day one.
Il gioco è estremamente curato graficamente, sia per quanto riguarda le ambientazioni, ispirate anche alla Nuova Zelanda, paese degli sviluppatori, sia per i personaggi, estremamente curati nei dettagli delle armature e del viso – vedi le lentiggini di Nor.
Le musiche sono perfettamente inserite nel gioco, andando a creare un’atmosfera quasi magica.
Commento Finale
Dopo queste due orette di gioco ci sentiamo di definire Flintlock: The Siege Of Dawn un Soulslike con qualcosa in più. Gameplay divertente, grafica molto curata e una trama che ti fa venire voglia di saperne di più sono un’ottima ricetta per un gioco di successo; inoltre il modo in cui A44 tratta il mondo di Alba e la sua popolazione, così vivi e reattivi alle nostre azioni, potrebbe davvero segnare un nuovo cammino per i Soulslike, rendendoli molto più che semplici copie di Dark Souls. Noi non vediamo l’ora di poter mettere le mani sulla versione completa.
Si ringrazia Cosmocover per averci permesso di provare in anteprima Flintlock- The Siege Of Dawn.