In un tripudio di zampette, ragnatele e, ovviamente, fiamme disinfestatrici, ci tuffiamo nella nostra prova dell’Early Access di TinyBuild, Kill It With Fire 2. Vale la pena armarsi e andare a caccia di ragni già ora o conviene aspettare?
[Attenzione, può contenere ragni, ogni oggetto infiammabile potrebbe incendiarsi nel tentativo di sterminare i ragni. 4news.it declina qualsiasi responsabilità per danni a creature con otto zampe, rivolgetevi al vostro sterminatore di fiducia per qualsiasi informazione. Evitare se aracnofobici]
Versione testata PC (Steam Build 0.6.1.55)
Da Prey a Predatore
Kill It With Fire 2 ci mette nuovamente nei panni di un disinfestatore di ragni professionista e inizia, parodiando apertamente Prey e Prey: Mooncrash di Arkane Studios, in un appartamento “posticcio” dove saremo costantemente sotto l’occhio vigile di alcune telecamere, intente a riprendere le nostre prime reazioni verso alcuni “ragni di prova”. Sfondando la prima finestra (intenzionalmente o per errore) ci renderemo conto dell’inganno: ci troviamo dentro un negozio Ikea (ovviamente la sua versione non protetta da copyright) e non, come avremmo potuto sospettare all’inizio, in un elaborato esperimento scientifico riguardante i Mimic. I colpi di scena scorrono rapidissimi in Kill It With Fire 2, e saremo quasi immediatamente rapiti da un raggio traente e caricati su una nave spaziale, ultima roccaforte degli umani di un universo parallelo ormai invaso dai ragni. Se la trama vi sembra, finora, un delirio, non spaventatevi: è esattamente così. Dopo una breve introduzione da parte della IA di bordo della nave spaziale, ultimo “membro dell’equipaggio” rimasto, e, ovviamente, dopo aver firmato il contratto di assunzione (le regole prima di tutto!), potremo iniziare a ripulire i corridoi della nostra HUB centrale e a raccogliere le prime armi del nostro arsenale, per poi tuffarci, tramite un vero e proprio StarGate, verso i vari mondi che compongono l’avventura.
Armi tutti i gusti +1
L’armamentario disponibile per il nostro sterminatore sarà vasto e in costante espansione, già dalla prima ora di gioco. Dalla semplice cartelletta con cui tenere traccia delle missioni da svolgere e con cui uccidere qualunque cosa abbia più di quattro zampe (a nostro parere l’arma definitiva, come la crowbar di Half-Life) al precisissimo rilevatore di forme di vita aracnidi, preso direttamente dalla serie di Alien, avremo una scelta vastissima e spesso utile anche al di fuori del combattimento, come la Pozione Ragno, che ci permetterà di assumere la forma dei nostri arci-nemici per infilarci in passaggi troppo stretti per gli umani o saltare sulle pareti. Con un totale, al momento della recensione, di 27 armi e oggetti utili, e altre 18 previste in arrivo nei vari aggiornamenti, Kill It With Fire 2 ci offre una scelta vastissima di strumenti di sterminio, e svariati upgrade per ognuno di essi, sbloccabili attraverso sfide di varia natura e acquistabili con crediti e chiavi inglesi disseminati nei vari livelli.
Sottile ma forte come la tela di un ragno
Il gameplay e la trama del titolo TinyBuild sono riassumibili in poche righe: vai, uccidi i ragni, completa le sfide (spesso simili a mini-giochi), torna alla nave, sblocca nuove aree e parti per una nuova dimensione. Nonostante la semplicità della trama e il gameplay ridotto all’osso, la varietà delle sfide e la generale atmosfera “silly” del gioco trascinano e intrappolano proprio come una tela di ragno: saremo costantemente spinti dalla curiosità al livello successivo, area dopo area, challenge dopo challenge, fino alla fine e ai titoli di coda (al momento, dato che, trattandosi di un Early-Access, manca il livello finale con “L’Inferno degli Aracnidi” in stile DOOM, quindi Kill It With Fire 2 per il momento ci pone davanti ai titoli di coda senza aver affrontato il boss finale), in una spirale di missioni assurde, comicità nonsense e parodie della pop-culture e del mondo nerd.
Piacevole l’aggiunta, selezionabile dal menu principale, della modalità Spider Hunt, ripresa direttamente dalla modalità Prop-Hunt di Call of Duty, in cui potremo sfidare i nostri amici, o sconosciuti tramite matchmaking, a un “classico” gioco di nascondino, ragni contro sterminatori.
Segnaliamo inoltre che l’intero gioco può essere affrontato in cooperativa con tre amici, sebbene non sembri esserci una particolare “spinta” tattica o collaborativa, dato che non avremo mai, fatte salve alcune challenge, HP di cui preoccuparci o situazioni troppo complesse da poter essere affrontate tranquillamente in solitaria. Tuttavia, la possibilità di giocare con gli amici aggiunge rigiocabilità e divertimento a un titolo, al momento, non particolarmente longevo e che fa affidamento più sulla comicità che, come detto in precedenza, su un gameplay lungo e complesso.
A caccia di bug
Un po’ come nei titoli Bethesda, in Kill It With Fire 2 i bug sono, tutto sommato, una feature. Sebbene pochi e di natura prettamente grafica e fisica, i bug del gioco regalano momenti di ilarità, soprattutto se capiteranno in cooperativa con gli amici: ragni che muoiono a mezz’aria e si incastrano in qualche texture, qualche oggetto che si compenetra, calderoni che esplodono perché un ragno ci si uccide dentro: grazie al generale NON prendersi sul serio del titolo saranno più le risate rispetto alla frustrazione legata ai piccoli bug che potremo riscontrare nell’avventura e, grazie ai frequenti checkpoint, eventuali bug che potrebbero farci sparire un oggetto da raccogliere per completare la missione o qualche ragno sprofondato nel terreno, non ci fermeranno a lungo: basterà rilanciare il gioco e ripartiremo pochi istanti prima del problema, più agguerriti che mai (ricordiamo, in ogni caso, che ci troviamo davanti a un early-access ancora “molto early”, ma, tutto sommato, già parecchio rifinito, per il genere).
Dal lato tecnico si mostra la natura squisitamente indie del titolo: la grafica semplificata all’estremo permette sia un discreto livello di fluidità (da noi apprezzata grazie a una RTX 3070, con I7 di 11esima generazione e 32GB di RAM) senza alcun calo di framerate nonostante i molti effetti e oggetti su schermo, sia una vasta compatibilità, anche su eventuali “potato-PC“, espandendo il bacino di utenza anche a giocatori con rig più economici.
Dal punto di vista sonoro Kill It With Fire 2 offre un buon livello di audio direzionale, consentendoci sia di riconoscere facilmente quali tipologie di ragni si trovino intorno a noi, sia la direzione in cui si trovino, rendendo quasi il rilevatore di aracnidi più utile per identificare i Mimic (che fanno da “Jammer“) rivelando la loro presenza tra gli oggetti delle stanze, che non per trovare gli altri aracnidi. Ci basterà, infatti, aguzzare le orecchie e iniziare a rovistare e lanciare oggetti in giro per trovare qualsiasi ragno convinto di potersi salvare dalla nostra (giusta) ira, anche senza abusare del nostro fidato radar.
Saranno molti i jump-scare coadiuvati dall’audio direzionale (disattivabili dal menu, per gli aracnofobici abbastanza coraggiosi da affrontare comunque il gioco, ma pur sempre intimoriti dai ragni).
Di buona qualità le musiche di accompagnamento, sempre tematizzate in base alla mappa e alla situazione in cui ci troveremo.
Commento Finale
Al momento – sebbene ancora nelle prime fasi di aggiornamento da Early-Access – Kill It With Fire 2 è appagante e divertente e offre già una decina di ore di gioco, aumentate a 13/15 per i completionist più accaniti. Con tre mappe e svariate nuove armi in arrivo nei prossimi sei mesi, il titolo TinyBuild promette e mantiene, ascoltando e rispondendo direttamente alla community anche tramite il canale Discord accessibile anche dal menu di gioco. Alla modica cifra di 14,79 € su Steam, (per la versione XBOX e PS5 manca ancora una data di uscita ufficiale), potrebbe valerne la pena, sia che vogliate giocarlo da subito (tornando, eventualmente, quando sarà pubblicato il livello finale), sia che siate disposti ad attendere i prossimi aggiornamenti. Consigliato a chi ama i riferimenti alla pop-culture e a chi desidera giocare senza impegno (pur con alcuni picchi di difficoltà in alcune challenge), sconsigliato, ovviamente, agli aracnofobici, a meno che non credano nelle terapie d’urto.