Multi…che?
Il multiplayer, ebbene si. Assassin’s Creed: Brotherhood per la prima volta nella serie proporrà un comparto multiplayer. Un bene o un male? E’ chiaro che l’attuale generazione di console ha fatto del multiplayer una componente essenziale e sono pochi i titoli che non lo propongono. A volte però è meglio lasciare le cose così come stanno, questo è uno di quei casi. Nonostante nero su bianco le modalità siano intriganti, l’esperienza di gioco non riesce ad essere gratificante. Il titolo proporrà mappe prese random tra spezzoni di città presenti in Assassin’s Creed II e Brotherhood nelle quali mediante un contratto di assassinio dovremmo uccidere altri giocatori.
Le modalità presenti nel gioco sono varie: Ricercato, Caccia all’uomo, Alleanza e così via. Fatto sta però che tutte convergono allo stesso obiettivo (descritto qualche riga fa). In base alla modalità selezionata varia il numero di giocatori con cui ci troveremo a giocare. Potremo agire da soli contro altri assassini anch’essi in singolo, in gruppi da quattro persone (modalità abbastanza votata alla tattica) o anche in coppia al fianco quindi di un singolo assassino in una modalità di scontro tra clan di assassini. Come già detto però, a parte questo cambia davvero troppo poco per poter premiare la diversificazione del comparto multiplayer.
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Il punto sta che questi giocatori a loro volta potrebbero avere come obiettivo la nostra eliminazione, dunque saremo prede e predatori. Purtroppo le tecniche di mimetizzazione tra passanti o tra gruppi di persone intenti a discutere non giocherà il ruolo che dovrebbe. Inoltre spesso si cade in fastidiosi eventi quali l’essere uccisi durante l’animazione che ci avrebbe portato ad uccidere il nostro bersaglio, si, vi sentirete non poco frustrati.