Recensione ASUS GTX 970 Direct CU II

La nuova generazione nVidia insieme all’architettura Maxwell: risultato raggiunto?

All’alba di PlayStation 1, nVidia ammise che le aziende produttrici di hardware per personal computer non erano pronte a fronteggiare l’avvento di nuovi sistemi da gioco e questo pesò tantissimo sulle prestazioni dei nuovi hardware. Oggi i tempi sono cambiati e, se durante la scorsa generazione il mercato delle console aveva subito un notevole cambiamento tra sesta e settima generazione, non è avvenuto lo stesso invece in questo ottavo appuntamento con Sony, Microsoft e Nintendo. Chi invece è riuscito in qualche modo a rivoluzionare da inizio anno il gaming, sono sicuramente due concorrenti molto forti, ovvero nVidia ed AMD che hanno lanciato sul mercato svariati modelli pronti a regalarci il massimo in ambito grafico. Dopo le R9 280x e le nVidia Titan dunque è arrivato il momento di mettere mano ad un nuovo gioellino, ovvero la nVidia GTX 970. Grazie ad ASUS, che ci ha fornito gentilmente un sample della sua nuova GTX 970 Strix Direct CU II, siamo in grado di fornirvi il nostro parere su uno dei componenti hardware che ha fatto più rumore negli ultimi mesi: mettetevi comodi.

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A confronto: sulla sinistra la nuova ASUS 970 Strix, a destra la Radeon Sapphire Radeon R9 280X Toxic

La tecnica della VGA

La prima cosa che balza all’occhio è l’archittetura: la scheda infatti è di pregevole fattura tecnica con un clock base di 1114MHz e BOOST fino a 1253Mhz ed un Memory clock a 7010MHz. Completano il quadro i 4GB di memoria video dedicata GDDR5 e supporto alle ormai imminenti DirectX 12. In termini di lunghezza la scheda colpisce, avendo una lunghezza di ben 28 cm, quindi prima di procedere ad un eventuale acquisto bisognerà assicurarsi che il case disponga di tale spazio libero sulla linea dello slot PCI Express. Il dissipatore si presenta a doppia ventola molto simile a quello del suo predecessore Direct CU II con un design di tutto rispetto, molto accattivante per gli amanti del modding. Unico neo la mancanza di rame nel dissipatore: è composto infatti da solo alluminio, nonostante il rame sia un miglior conduttore di calore. Ad ovviare (seppur in misure minime) ci pensa il backplate posteriore che permetterà così una ancor migliore dissipazione del calore. Ricordiamo inoltre che la scheda video presenta l’architettura Maxwell già introdotta nella scorsa serie nelle GTX 750 e 750Ti che riduce moltissimo i consumi, dettaglio non di poco conto. Uno SLI senza bisogno di un alimentatore da 750W ora come ora non è più un’utopia.

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I primi test

Dopo aver snocciolato in lungo ed in largo i dati e le caratteristiche tecniche della neonata 970, è tempo di dedicarci alle vere prove sul campo. Come di consueto, vi forniamo i dati di Unigine Heaven, test dedicato esclusivamente alle prove delle varie schede video.

La nostra configurazione di prova

Processore: Intel Core i7 860 @ 4GHz raffreddato con dissipatore a liquido AiO
Scheda madre: Gigabyte GAP55A-UD6
RAM: 2x4GB DDR3 – Crucial Ballistix Tactical 1600 CL8 @1528MHz CL 7-7-7-21 
Hard Disk: SSD Samsung 840 EVO 120GB + 1TB Seagate Barracuda 7200 rpm
Alimentatore: Corsair CX750

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Come possiamo osservare, le differenze tra la 780Ti e la GTX 970 sono piuttosto marcate, almeno quando si parla di massimi FPS. Il nuovo top di gamma di nVidia e ASUS rappresenta, con la sua spesa, il meglio al momento in circolazione.

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Nonostante l’assenza di rame nel dissipatore, le temperature raggiunte ci hanno stupiti: in IDLE la scheda video raggiunge al massimo i 41 gradi, mentre in FULL oscilla tra i 65 ed i 70 gradi. 
La scheda si presta anche per piccole operazioni di overclock: abbiamo effettuato i nostri test aumentando di 100MHz la memory e 200MHz il clock. 

Tempo di giocare

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Fin qui tutto bellissimo. Ma uno dei top di gamma di questa generazione come si comporta davanti ad alcuni dei titoli più pesanti al momento in circolazione. Andiamo a vedere dunque la media dei Frame Per Second, esaminandoli titolo per titolo. Partiamo da Shadow Of Mordor: il nuovo titolo Warner Bros fa esaltare la nostra nuova scheda video e viaggiamo su una media costante di 71 FPS, decisamente un ottimo risultato Metro: 2033 REDUX invece si attesta sui 33 FPS. Non è assolutamente un pessimo risultato, poiché l’opera di 4A Games risulta, ancora oggi, una delle più pesanti da far girare sui computer sopratutto nella sua reincarnazione nella versione REDUX. Metro Last Light REDUX, al contrario del suo “gemello” riesce a raggiungere i 40 FPS: un risultato nettamente migliore, visto che si tratta di un titolo uscito nel 2012 ed in questo “remastered” ci troviamo davanti ad alcune migliorie molto più pesanti. Dead Rising 3 è uno dei giochi che si è comportato meglio: con una media di 49 FPS, possiamo ritenerci soddisfatti del risultato raggiunto. Ultimo (ma non per importanza) il reboot di Tomb Raider, uscito nel 2013, che raggiunge i 55 FPS per secondo. Sicuramente un ottimo risultato, vista la complessità grafica dell’intera opera Square-Enix ed Eidos Interactive. In generale, la prova su “strada” della nuova GTX 970 ci lascia tremendamente soddisfatti: è vero che come affermava il direttore Arturo D’Apuzzo rimane poco indietro la “vecchia” 780Ti, ma ad oggi rappresenta ciò che è il top di gamma sul mercato e siamo sicuri che avrà tutto il tempo per dimostrarlo.

Commento finale 5stelleapp

Che dire, i test effettuati sono stati superati alla grande: è una scheda video che permette di giocare, con le dovute restrizioni e dei piccoli compromessi, addirittura in 4K, alla modica cifra di 350-400€. La fascia di prezzo e le prestazioni a dir poco estreme la collocano di diritto sul podio delle schede video dell’anno, se non addirittura sul gradino più alto. Il 4K incombe, le DirectX 12 sono dietro l’angolo: se siete in procinto di fare un upgrade del vostro PC senza spendere un occhio della testa, questa scheda video è quello che fa per voi. Anche in vista di un eventuale SLI che vi dovrebbe permettere di giocare alla nuova risoluzione senza problema alcuno. Complimenti a nVidia per aver sfoderato dal cilindro questo piccolo, grande, capolavoro, la strada che porta all’architettura Maxwell sembra essere quella giusta. Ora aspettiamoci grandi cose dalla 980 e dai prossimi modelli.

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