Recensione Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary

PlatinumGames alla massima potenza.

Versione testata: PlayStation 4

C’è poco da fare, se dovessimo nominare un team di riferimento per gli action shooter in questo momento, non potremmo che far riferimento ai PlatinumGames. Gli studi di sviluppo giapponesi fondati da Shinji MikamiAtsushi Inaba e Hideki Kamiya, tutti cresciuti in Capcom, sono infatti il più importante esponente della scuola giapponese di action shooter.

Elementi chiave del loro modo di intendere il videogame sono: velocità, combo e tanta tanta “ignoranza”, un mix che ritroviamo in praticamente tutti i lavori del team: anche in Astral Chain e Nier:Automata, solo per citare i due titoli più recenti. E’ indubbio tuttavia che, sebbene la cifra stilistica del talentuoso team di artisti di PlatinumGames fosse in nuce già ai tempi di Capcom e di Devil May Cry, è con Bayonetta e Vanquish, pubblicati entrambi nel 2010, che PlatinumGames ha codificato il suo modo di intendere l’action. (Per un approfondimento sui PlatinumGames vi consigliamo di leggere l’articolo che trovate qui)

Bayonetta e Vanquish rappresentano infatti il meglio dell’offerta ludica dei PlatinumGames e i due titoli, sebbene non esattamente dei successi commerciali, hanno contribuito a rendere noto al grande pubblico il nome del team di sviluppo.

Proprio per omaggiare questi due titoli e celebrare il loro decimo compleanno, PlatinumGames ha pubblicato una versione rimasterizzata per console dei due titoli, acquistabile in  bundle ad un prezzo di 39€. Nelle intenzioni del publisher, oltre a fare un po’ di cassa con il minimo sforzo, c’è anche quella di far conoscere al grande pubblico questi due titoli che, come dicevamo, nonostante abbiano ottenuto un ampio consenso di critica e pubblico, hanno fruttato ben poco allo sviluppatore e al publisher SEGA.

Una remastered a metà

Rinviandovi agli altri contenuti pubblicati sulla nostra pagina (qui la nostra recensione di Bayonetta) per trama e gameplay, in questo articolo ci concentreremo principalmente sul bundle pubblicato per il decimo anniversario e quindi sul comparto tecnico che, ve lo anticipiamo, ci ha soddisfatti solo parzialmente.

L’operazione di conversione è partita dalla versione PC dei due giochi (apparsa per la prima volta nel 2017) e quindi il lavoro di adattamento delle texture alla nuova risoluzione dominante, ovvero 4k e 60fps, è stato piuttosto veloce. Se su PC il lavoro svolto dallo sviluppatore ha consentito di porre rimedio ai difetti delle versioni originali – ci riferiamo in particolare ai bug e alla scarsa ottimizzazione della versione PS3 di Bayonetta – e, con l’adozione di nuove texture in alta definizione e soprattutto con l’ottimizzazioni nel motore grafico, ha consentito di far girare il titolo in maniera egregia anche su macinini di qualche anno fa, non si può dire lo stesso di questa versione console. Non ci riferiamo al gameplay in sè che come vedremo mantiene quanto di buono visto sulla versione PC, ma agli elementi di contorno.

A stupirci in questa versione anniversario per console, infatti, è stata la superficialità con cui sono stati trattati gli aspetti non puramente ludici. Cutscenes, menù, nessuna aggiunta particolare come skin, armi o quant’altro, tutto è rimasto come nella versione originale, quindi in risoluzione SD, restituendoci la sensazione di un lavoro raffazzonato. Addirittura alcune cutscenes, soprattutto in Vanquish, soffrono di qualche lieve rallentamento e perdita di frame che non ci saremmo mai aspettati vista l’età del titolo in questione (2009) e l’assenza degli stessi su PC.

4K e 60fps granitici

Nonostante la superficialità con cui è stata trattata la “presentazione”, i due giochi in sé, pur non raggiungendo il livello della controparte PC, si mantengono su un livello più che buono, con una risoluzione 4k e 60fps sia per Bayonetta che per Vanquish. Bayonetta in particolare, oltre ad una risoluzione 4k e ad un  frame rate granitico a 60 fps, può godere ora di tempi di caricamento decisamente ridotti di oltre un 1/4 rispetto alla versione originale e di un livello di dettaglio paragonabile a quello dell’opzione “dettagli alti” nella controparte PC. Discorso parzialmente diverso, invece, per Vanquish, dove il lavoro di Armature Studio (lo studio incaricato della conversione) sembra essere stato più superficiale, con evidenti problemi di pop in di alcune texture e una qualità dei dettagli livellata verso il basso, che ci riporta indietro ai primi titoli per PS4.  La risoluzione 4k e il frame rate costante a 60fps, che si sposa tremendamente bene con il gameplay del titolo, tutto incentrato sul movimento, sulla velocità di esecuzione e sulla spettacolarità delle azioni, tuttavia ripagano ampiamente di queste mancanze, consegnandoci un gioco ancora tremendamente divertente.

Commento finale

Perché in fondo è a questo che potrebbe ridursi la nostra review: nonostante l’età, nonostante le mancanze e, consentitecelo,  la sciatteria con cui questa anniversary arriva sulla current gen, nonostante l’assenza di un qualsivoglia incentivo al riacquisto, Bayonetta e Vanquish sono ancora oggi due titoli incredibilmente divertenti da giocare. Con le loro esagerazioni da B-Movies, con quelle telecamere che indugiano su gonne sempre troppo corte, con quei dialoghi machisti e assurdi, ma soprattutto con quel gameplay frenetico, ricco, facile da comprendere ma difficile da padroneggiare nelle sue mille sfaccettature che ha reso celebre i PlatinumGames, Bayonetta e Vanquish a dieci anni di distanza dalla loro apparizione meritano ancora il nostro tempo.

In definitiva, se state cercando la piattaforma migliore su cui recuperare questi due titoli, il nostro consiglio è di orientarvi sulla versione PC; se invece disponete solo di una console current gen e non avete mai giocato ad uno o ad entrambi i titoli,  questa Anniversary è, anzi,  deve essere la vostra occasione per rimediare.

N.B.: il voto che vedete qui sotto è riferito alla rimasterizzazione console.

Voto: 7.0



PRO


CONTRO

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