Recensione Blur

blur_thumbLo stile arcade torna di moda

Versione testata Playstation 3

Il tempo dei giochi arcade sembra essere ritornato prepotentemente. Dopo Split/second nel panorama videoludico arriva, sviluppato dalla inglese Bizarre Creations, Blur, (già autori della premiata serie Project Gotham Racing), un titolo di corse automobilistiche divertente come pochi, in grado di svecchiare il panorama dei titoli racing presenti su console.

Il concept è divertimento puro: corse tra autoveicoli, precisione nella guida, sportellate, mettetela come volete ma per vincere in Blur tutto questo non basta. Cio’ che serve è un po’ di sana distruzione!.

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Il gioco si sviluppa attraverso una carriera principale e diverse sfide secondarie su ben 14 tracciati. Questi sono riproduzioni parzialmente fedeli di luoghi reali. Nel senso che il tracciato ha sullo sfondo e di contorno veri ambienti che ricordano città come ad esempio Barcellona, ma si articola attraverso strade e sentieri creati ad arte. La bravura dei ragazzi di Bizarre Creations sta nell’aver saputo mescolare elementi e features presenti in mostri sacri del settore in primis Wipeout, capostipite del genere, senza dimenticare Project Gotham e Burnout, e nell’aver saputo creare nel giocatore l’impressione di conoscere il titolo da sempre, il family feeling, come si dice nel settore automobilistico. Resta a casa invece quella fastidiosa sensazione di deja-vu che troppo spesso accompagna i titoli di questa generazione.

Appena girato il contatto del nostro bolide un ottimo tutorial ci accompagnerà alla scoperta delle funzionalità del gioco, degli indicatori sul video, del tipo di sfida da affrontare e cosa ancora più importante ci fornirà suggerimenti per poter migliorare. In ultimo un esauriente filmato spiegherà infine il significato di ogni potenziamento. Dopo questa prima fase di apprendimento Blur è già pronto per essere goduto a pieno.

I powerUp sono naturalmente l’elemento del gameplay più interessante della produzione; Posti come detto prima in vari punti della pista, sempre gli stessi per ciascun tracciato, sarà bene imparare a padroneggiarli con cura e ricordarsi la loro posizione prima di affrontare una curva: uno scudo o una riparazione, potrebbe infatti fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. In totale sono otto i PowerUP a vostra disposizione e se ne possono accumulare al massimo 3.

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I potenziamenti sono:

Scudo, rilascia una fonte di energia che avvolge la vostra vettura e la rende protetta da attacchi esterni di altri potenziamenti
Mina, rilascia al suo passaggio una sfera che esplode al contatto per danneggiare chi ivi nsegue magari nella vostra scia
Turbo, incrementa la velocità per pochi secondi, utile per un sorpasso importante o per recuperare velocemente il terreno perduto
Saetta, equipaggia la vettura di tre colpi di scarica elettrica che si possono lanciare solo uno alla volta per colpire il malcapitato di turno
Scarica, lancia una bolla di energia verso la vettura che si trova davanti a voi raggiungendola finchè non la colpisce, anche se questa si trova molto distante
Urto, rilascia una fonte di energia attorno alla propria vettura scatenando l’instabilità di quelle attorno
Ripara, come dice il nome stesso, permette di ripristinare lo stato di salute della vettura riparando i danni subiti

La parabola di difficoltà del gioco è ben calibrata, offrendo sfide piuttosto semplici nelle prime ore per poi diventare sempre più complesse a mano a mano che il gioco progredisce e si sbloccano nuovi eventi e autovetture. La potenza dei PowerUp è ben calibrata, potendo si fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta, anche negli ultimi 100m,  ma permettendovi allo stesso tempo di dedicarvi anche alla strada senza trasformare il titolo in una gara di autoscontro.

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