Più grande, più sanguinoso, più avvincente
Dovendo descrivere in poche ma significative parole la nuova campagna in singolo di Modern Warfare 2 potremmo dire più guerriglia , più sangue , più azione, il tutto intessuto in una trama ben congeniata che si sposerebbe per un gran film da grande schermo. Rispetto al primo capitolo i ragazzi di Infinity hanno tentato di rendere ciascuna sezione di gioco un incessante susseguirsi di azioni spettacolari, un bombandardamento di emozioni senza soluzione di continuità che stordisce il giocatore lasciandolo, se si apprezza il genere FPS, assolutamente senza fiato. Alcune scene sembrano studiate apposta per suscitare forti scosse emotive che forse richiedono una certa maturità per essere comprese a pieno; Modern Warfare 2 è infatti prevalentemente una esperienza di gioco per adulti.
Per comprendere quanto appena detto ecco un video del 4 livello chiamato “Niente Russi” che mostra l’attacco terroristico all’aereoporto russo. Il giocatore impersona Joseph Allen, un agente della CIA infiltrato con il nome falso di Alexi Borodin nel gruppo ultranazionalista di Makarov, costretto suo malgrado a terrorizzare, nel vero senso della parola, l’opinione pubblica uccidendo a sangue freddo molti civili. Diciamo subito che questa missione può essere saltata; all’inizio del gioco si può stabilire se saltare le missioni a contenuto ritenuto offensivo oppure si può optare per decidere nel checkpoint precedente di proseguire o meno a quella successiva.
Questo video è vietato ai minori di anni di 18.
Un’altro esempio è quando la Task Force 141 deve intervenire nei quartieri di Rio de Janeiro in Brasile dovendo sparare in pieno giorno nelle vie della città colme di civili vittime incolpevoli dello scontro a fuoco, fino ad arrivare nelle favelas, la parte più degradata della città, con abitazioni costruite molto vicine e non molto alte. Qui il pericolo è ovunque, dietro ogni angolo, alle spalle, dai tetti. Non mancano i cani inferociti sguinzagliati per infliggervi un letale morso al collo.
La sensazione di essere in guerra è ben riprodotta. Non tanto per gli effetti grafici ma per le animazioni dei personaggi resi molto realistici ed inseriti ottimamente nel contesto. Quando ad esempio si spara alle gambe, potremo vedere un civile accasciarsi dal dolore e morire poco dopo, mentre un nemico si trascinerà come può per poter riprendersi e continuare a camminare zoppicando. L’intelligenza artificiale ha degli alti e bassi, come ormai siamo abituati con titoli di questa serie.
Le ambientazioni sono 7 e molto varie, dalle fredde montagne ghiacciate, alle aride lande del deserto, dalle umide postazioni in mezzo al mare, alle calde città equatoriali.
La storia viene vissuta senza pause, tutta d’un fiato in 18 livelli per una durata circa di 7 ore alla difficoltà regolare Soldato, mentre ne serviranno poco meno di 9 ore a Veterano.