Recensione Contra: Operation Galuga, la vita da civile non esiste

Contra: Operation Galuga segna il ritorno di una serie tanto storica quanto sfortunata. L’IP Konami, nata nelle sale giochi giapponesi del lontano 1987, ha seguito una parabola piuttosto triste nel corso degli anni.

Con i primi capitoli a cavallo con gli anni ’90, la serie ha scritto pagine di autentico splendore dell’intrattenimento ludico culminate nel 1992 con quel Contra III: The Alien Wars capace di ottenere anche una nomination a Game of the Year dall’illustre rivista Nintendo Power. Sfortunatamente, con l’avvento delle console a 32-bit la serie si è persa nel tentativo di rincorrere una nuova anima capace di modernizzare un concept, quello del run ‘n gun, che trovava sempre meno spazio nel nuovo panorama videoludico. Proprio quando la serie ha ricordato le proprie origini più coerenti, abbiamo assistito a piacevolissime iterazioni come Shattered Soldier o il quarto capitolo numerato, uscito solo per Nintendo DS. A cinque anni dal tremendo Rogue Ops (addirittura tredici se consideriamo l’ultimo capitolo godibile, Hard Corps: Uprising, sviluppato da ArkSys), la serie si ripropone con Operation Galuga.

Sviluppato da WayForward, la produzione è una rivisitazione accurata del classico degli anni ’80, con una nuova presentazione generale nonché contenuti aggiornati e migliorati. Ma sarà abbastanza per dare nuova linfa ad una serie così ancorata ai propri ortodossi diktat?

Contra: Operation Galuga sarà disponibile dal 12 Marzo per Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, PC (via Steam), Xbox One ed Xbox Series.


Versione testata: Xbox Series


Credo che mi piacerà il futuro

Isole Galuga, al largo della costa della Nuova Zelanda. Un misterioso sciame di meteoriti illumina la notte di questo paradiso naturale. Qualche tempo dopo, il gruppo terroristico Red Falcon occupa l’arcipelago, piegando le forze speciali mandate a risolvere la situazione. Il timore è quello che i malviventi stiano realizzando armi gravitazionali, capaci di generare danni incalcolabili. Gli esperti soldati d’assalto dell’unità Contra, Bill Rizer e Lance Bean, vengono spediti per fronteggiare la minaccia. Sarà l’inizio di una guerra senza esclusione di colpi in cui sarà in ballo lo stesso destino dell’umanità.

L’incipit dalla modalità Storia di Operation Galuga attua una vera e propria re-immaginazione del capitolo originario, attraverso una presentazione più avvincente e curata. Non ci aspettavamo di certo le profondità tematiche di Rambo o una trama con particolari colpi di scena, ma il Contra reinterpretato da WayForward ha quantomeno il merito di aver dato un po’ più di contesto e piacevolezza ad una trama fondamentalmente pretestuosa ed esagerata per permetterci di imbracciare le armi e fare casino.

I filmati sono semplici ma funzionali e danno almeno un gradevole contesto all’azione.

Colori saturi, esplosioni luminose ed un gusto squisitamente a cavallo tra anni ’80 e ’90. Questa è la cifra stilistica scelta dal team di sviluppo californiano, che recupera un gusto artistico che omaggia direttamente i primi capitoli tralasciando alcuni arditi esperimenti del passato recente. Nel farlo, la grammatura tecnica scelta è perlopiù modesta. Non aspettatevi infatti un comparto grafico di prim’ordine o effettistica di nuova generazione. Operation Galuga fa della semplicità e praticità le sue caratteristiche primarie, poggiandosi sulle solide basi di performance tecniche stabili.

Una decisione che ci sentiamo di condividere, complice anche la natura contenuta della produzione, anche se forse avremo preferito maggiore spazio per l’estro, indiscutibile, di chi ha curato una saga sgargiante come quella di Shantae.

Ci vuole un pazzo per beccare un pazzo

Al di là del biglietto da visita meramente estetico, come si colloca ludicamente Operation Galuga nel contesto della serie?

WayForward recupera le caratteristiche fondamentali del run ‘n gun Konami, coi suoi pregi e difetti, ma preservando una forte matrice identitaria. Storicamente infatti Contra non è un gioco molto tenero con il proprio pubblico, mettendo in scena complicati livelli colpi di pericoli. In passato, alcuni capitoli sono stati capaci di portare addirittura all’esasperazione i fan, venendo additati come estremamente complessi e con una difficoltà ben superiore alla media (anche in periodi storici in cui il genere era senz’altro più diffuso e masticabile). In questo senso Operation Galuga è a tutti gli effetti un degno esponente della serie. Preparatevi dunque a percorrere ambientazioni stracolme di avversari, proiettili che sibilano in ogni direzione, bombe che esplodono e mortalità assortite. Per farcela attraversi gli otto livelli del titolo, riveduti ed ampliati con nuove aree e nemici, sarà necessaria una manualità ed una reattività d’altri tempi.

I fan della serie si sentiranno a casa.

Ma non c’è solo una reverente aderenza al classico in Operation Galuga. Gli sviluppatori infatti hanno optato per addolcire l’esperienza, rendendola più moderna e variegata.

Completare i vari livelli (o fallire provandoci) permetterà ai giocatori di accumulare una valuta ingame. Questa potrà essere investita in un apposito store per potenziare i personaggi con abilità uniche, miglioramenti alle loro caratteristiche e perk vari. Sarà possibile ad esempio decidere di equipaggiarsi con una specifica arma iniziale, oppure avere a disposizione più secondi di invincibilità dopo un respawn. Un pizzico di roguelite insomma, che non può essere che ben accetto in un titolo altrimenti fin troppo spietato per il panorama videoludico odierno.

Se invece Operation Galuga non rappresenta il vostro primo rodeo nel genere, sarete lieti di sapere che WayForward ha pensato anche ai giocatori più smaliziati. La modalità Sfida mette il giocatore di fronte ad obiettivi specifici da raggiungere, in determinate situazioni di livelli delimitati. Dalle time trial alle prove di abilità delle armi, passando per vere e proprie sfide di sopravvivenza. Un’aggiunta gagliarda che farà battere il cuore dei vecchi gamer e che ha il merito indiscutibile di incrementare l’offerta ludica della produzione.

Non mancano anche sezioni a bordo di veicoli.

Per piacere, rimettetemi in frigorifero

In sé e per sé, Operation Galuga è un competente ritorno della serie, capace di offrire ciò che da sempre contraddistingue Contra: sparatorie forsennate, azione rapidissima e… punizioni esemplari.

Nonostante le attenzioni riposte al bilanciamento al fine di rendere il prodotto più accessibile di quanto non lo sia storicamente mai stato, il risultato finale è anche stavolta arcigno. Il nuovo Contra è ancora complicato, richiede una manualità puntuale ed una rapidità di pensiero altrettanto fulminea. Se il sistema di perk e miglioramenti, unito ad una gestione delle difficoltà più malleabile, permette ad Operation Galuga di essere sommariamente più facile dei precedenti capitoli, preparatevi tuttavia ad incontrare spesso la schermata di game over.

I boss… beh, sono boss di Contra, quindi vi brutalizzeranno.

In questo senso, la tradizione degli enormi e cattivissimi boss della serie è anche stavolta confermata con forza. Non stupitevi dunque di trovarvi di fronte ad avversari capaci di riempire lo schermo non solo con la loro stazza, ma anche con il fragore dei loro intensi attacchi. Morire sarà decisamente facile in tali frangenti, portando i giocatori a far fagotto e riprovare da capo… un po’ come in sala giochi. Probabilmente le contaminazioni da roguelite faranno bene al titolo, ma abbiamo riscontrato che comunque Operation Galuga preserva lo spirito autentico della serie. Il che potrà essere tanto un elemento positivo per alcuni, quanto negativo per altri.

Particolarmente divertente è la prospettiva multiplayer. Nella modalità Storia essa si estende ai soli Bill e Lance, ma passa a quattro giocatori nella più concisa modalità Arcade. Ovviamente, preparatevi a non capirci nulla all’inizio, per ricchezza degli elementi a schermo. Ma il divertimento sarà garantito.

Una piccola nota a margine finale riguarda il price tag della produzione. Di solito non facciamo riflessioni su questi aspetti se non in casi molto particolari ed Operation Galuga è uno di questi. Fatichiamo infatti a comprendere le ragioni di un prezzo fissato a 39,99€ (in digitale) quando, per fare paragoni estremamente simili per ambizioni e pubblico di riferimento, abbiamo visto nel corso degli ultimi anni revival di titoli 2D molto più completi venduti a prezzi molto più bassi. Esempi come Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons, Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge o Streets of Rage 4 sono abbastanza evidenti. E non lo diciamo per sminuire il lavoro compiuto da WayForward, ma è indubbiamente complesso piazzarsi sul mercato con un titolo come questo, con un price tag del genere. Inevitabile aspettarsi di finire strozzati in mezzo a competitor molto più grandi ed altisonanti.

In coop è divertente ora come allora.

Commento finale

Contra: Operation Galuga segna il ritorno sulle scene della storica serie Konami, dopo uno hiatus di parecchi anni, soprattutto se andiamo a ripescare l’ultimo capitolo con una qualità degna del prestigio di questa IP. Gli sviluppatori di WayForward rielaborarono accuratamente il classico gioco run ‘n gun d’azione degli anni ’80, riuscendo a replicare le sensazioni originarie con una piccola spruzzata di modernità. L’operazione è sicuramente riuscita, tuttavia le caratteristiche più ortodosse della saga (spigolosità della difficoltà, in primis) potrebbero ancora oggi rappresentare un rilevante deterrente per molti giocatori.

7.3

Contra: Operation Galuga


Contra: Operation Galuga segna il ritorno sulle scene della storica serie Konami, dopo uno hiatus di parecchi anni, soprattutto se andiamo a ripescare l'ultimo capitolo con una qualità degna del prestigio di questa IP. Gli sviluppatori di WayForward rielaborarono accuratamente il classico gioco run 'n gun d'azione degli anni '80, riuscendo a replicare le sensazioni originarie con una piccola spruzzata di modernità. L'operazione è sicuramente riuscita, tuttavia le caratteristiche più ortodosse della saga (spigolosità della difficoltà, in primis) potrebbero ancora oggi rappresentare un rilevante deterrente per molti giocatori.

PRO

Contra è tornato | Contenutisticamente sia per novizi sia per esperti | Dinamico ed impegnativo |

CONTRO

Graficamente un po' povero | La curva della difficoltà riserva sempre degli spigoli importanti | Le boss fight potrebbero farvi imprecare abbastanza |

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