Dopo le strabilianti cuffie da gioco wireless open back Atlas Air, abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani sulla terza generazione di Stealth 600, l’ultima versione delle cuffie da gioco wireless di fascia media di Turtle Beach, e la prima della linea a disporre di connettività Bluetooth. Include una batteria con durata di circa 80 ore e controlli fisici (davvero molto apprezzati) per mixare la chat, il volume, i preset EQ e un pulsante di switch rapido (QuickSwitch) tra connessioni wireless a 2,4 GHz e Bluetooth 5.2, oltre a molte altre regolazioni – se utilizzate su PC o mobile – tramite l’app Swarm. Ad un prezzo di circa 100 €, è stato necessario (inevitabilmente) scendere a compromessi, in particolar modo in termini di confort e qualità audio, con un suono complessivamente (e prevedibilmente), si piuttosto buono ma non così brillante. Ma andiamo con ordine!
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Specifiche tecniche
Cuffie
- Connettività: Senza fili, Bluetooth
- Driver: Nanoclear da 50 mm
- Risposta in frequenza: 20Hz – 20kHz
Microfono
- Uni-Direzionale, Flip-to-Mute
Padiglioni auricolari
- Materiale del cuscino auricolare: Tessuto, Memory foam
Batteria
- Polimeri di litio ricaricabile
Confezione di vendita
La confezione delle Stealth 600 Gen 3 è minimale. All’interno della scatola, troviamo le cuffie, un manuale di istruzioni/guida rapida, un cavo di ricarica da 0,7 m (da USB-A a USB-C) e il dongle USB.
Design e qualità costruttiva
Il design delle cuffie è semplice e lineare, potremmo definirlo anonimo e poco attraente. Disponibili in nero o bianco (per le versioni PlayStation o Xbox; la versione PC è disponibile solo in nero), la Gen 3 pesa 320 grammi, circa 30 g in più rispetto alla Gen 2 Max. Ad incidere, sicuramente la batteria molto più grande e l’aggiunta della connettività Bluetooth. Non è purtroppo inclusa una sacca per il trasporto, ma c’è da dire che i padiglioni auricolari ruotano il giusto in modo tale da consentire di “stenderle” in piano per riporle in un cassetto o in una borsa. Sono realizzate in plastica opaca rigida il che fa si che le cuffie siano al contempo tanto flessibili quanto molto resistenti. I cuscinetti auricolari in tessuto e memory foam sono relativamente comodi e freschi durante le sessioni di gioco. L’archetto – invece – è in similpelle con una imbottitura a malapena sufficiente.
La vestibilità è piuttosto aderente (con tanto di buonissima cancellazione passiva del rumore) con una forza di serraggio elevata soprattutto sulla metà inferiore della testa, sotto l’orecchio, rispetto alla porzione superiore (con l’archetto che non preme in modo fastidiosissimo sul cuoio capelluto). Questa pressione l’abbiamo percepita dopo un’oretta e mezza di gioco/ascolto. Quasi dimenticavamo, le Stealth 600 sono in tutto e per tutto compatibili con gli occhiali (glasses friendly), ed effettivamente è così. La cuffia può sopportare altresì una buona dose di forza di trazione e torsione senza evidenziare alcun punto debole e torna – agevolmente – alla sua forma originaria. Non abbiamo percepito scricchiolii o rumori particolari, il che è un bene.
Il microfono è nascosto all’interno del padiglione auricolare sinistro e si inclina leggermente in avanti, ma la sua posizione non è regolabile come la maggior parte dei microfoni delle altre cuffie. Per quanto riguarda gli ingressi e i controlli, sono posizionati sul retro e sul fondo dell’auricolare sinistro. Includono le rotelle del volume e del microfono, un pulsante di switch rapido (QuickSwitch) che consente all’auricolare di passare dalla modalità 2,4 GHz a quella Bluetooth e una porta USB-C per la ricarica. I pulsanti di accensione, modalità audio e associazione Bluetooth si trovano leggermente più indietro rispetto a quelli citati. Essendoci così tanti pulsanti è necessario un po’ di tempo per ricordarne l’esatta posizione. Tutti sono facilmente raggiungibili, comodissime le ruote del volume e del microfono; abbiamo avuto qualche difficoltà a trovare rapidamente il tasto QuickSwitch, in quanto è ben “incastonato” nell’auricolare sinistro.
Connettività
Il prodotto è facilissimo da installare. Basta inserire il dongle USB, accendere le cuffie, impostarle sulla modalità wireless e si è praticamente pronti a partire. Offrono anche una certa versatilità essendo pienamente compatibili con PC, Nintendo Switch, Steam Deck e mobile.
Qualità del suono
Le Stealth 600 di Turtle Beach – grazie ai driver Nanoclear da 50 mm – sono decisamente orientate sui bassi e i medi, creando un soundstage piuttosto ampio; in particolar modo abbiamo testato le cuffie giocando a Forza Motorsport, F1 24 e proseguendo nel meraviglioso viaggio di Senua in Senua’s Saga Hellblade 2. Sebbene siamo stati costretti ad impostare il volume quasi al massimo (da dire senza alcuna tipologia di distorsione), siamo stati in grado di immergerci abbastanza bene nei titoli citati, udendo adeguatamente quasi tutti i dettagli, anche quelli più piccoli. In Hellblade 2 abbiamo potuto sentire le voci di Senua nella sua testa distintamente in ogni padiglione auricolare separatamente, mentre nei due titoli racing, Le Stealth 600 hanno permesso di godere piuttosto bene dei rombi dei motori.
Certo, le cuffie più costose fanno si che i suoni risultino essere più brillanti e corposi, ma vi garantiamo che le Stealth 600, considerando il prezzo, riescono (soprattutto una volta trovato il giusto mix) a difendersi piuttosto bene. Il preset “Superhuman Hearing” (attivabile anche premendo il pulsante di accensione una seconda volta) permette altresì di amplificare determinati segnali sonori, in particolar modo la direzione da cui proviene uno sparo o il rumore dei passi dei nemici, il che potrebbe risultare utile nei competitivi, negli sparatutto ma anche in giochi come come Resident Evil 4, Alan Wake 2 e altri titoli similari che pongono l’accento sull’immersività ambientale. Detto questo, non perdendo di vista l’obiettivo di queste Stealth 600, si tratta di un auricolare multipiattaforma per il gaming, e svolge bene il suo compito, producendo un suono chiaro e a volte roboante, sia che sia connesso tramite wireless a 2,4 GHz o Bluetooth 5.2.
Le cuffie hanno mostrato un buon bilanciamento e dettaglio anche per l’ascolto di musica. Le abbiamo testate con diversi generi e possiamo dirvi che il suono è piuttosto buono sia nelle frequenze più basse (anche se, pur regolando i vari parametri dell’EQ, a nostro giudizio, manca un pelino di grinta) e sia in quelle più alte. Nello specifico, per fare un piccolo esempio, Turn the Page dei Metallica (in realtà si tratta di una cover del famoso pezzo scritto da Bob Seger), dove le Stealth 600 Gen 3, sono riuscite a farci godere appieno i riff solidi, veloci, furiosi e il grande ritornello di Hetfield e soci.
Microfono
Considerando che si tratta di un microfono non flessibile e unidirezionale, non è male sia per quanto riguarda i livelli di volume e sia in termini di chiarezza della voce. Turtle Beach ha aggiunto la tecnologia di riduzione del rumore AI multipiattaforma per eliminare ulteriormente i rumori di fondo, il che fa in modo che l’utente possa avere una comunicazione chiara anche nelle situazioni più “rumorose”. Il mic si disattiva facilmente quando viene portato verso l’alto e si nasconde talmente bene che in termini di design sembra quasi un microfono retrattile.
Qui di seguito, le nostre prove microfono con Noise Gate attivato e Noise Gate disattivato:
App
Su PC, il software Turtle Beach Swarm II di Stealth 600 dà accesso a diverse impostazioni, tra cui un equalizzatore a 10 bande per cuffie e microfono. Abilita anche l’audio spaziale basato su Waves3D. Quando utilizzato con console Xbox Series X/S, Stealth 600 ottiene il Dolby Atmos, DTS:X o Windows Sonic. L’app Swarm II è disponibile in due formati diversi, un’app desktop e un’app mobile; di base fanno la medesima cosa, ma la versione desktop presenta un po’ più di funzionalità in termini di personalizzazione (ad esempio di modificare e mappare i pulsanti delle cuffie). Usando la versione mobile è possibile modificare alcune impostazioni di base come il volume principale, la sensibilità e il monitoraggio del microfono e il controllo della durata della batteria.
Il software si è comportato bene anche lato aggiornamento. Sia le cuffie e sia il dongle richiedevano un aggiornamento firmware che abbiamo installato senza riscontrare alcuna problematica. L’update è stato anche piuttosto veloce, richiedendo non più di 2/3 minuti di tempo.
Durata della batteria
Infine, un plauso per la durata della batteria di 80 ore. È una durata enorme considerando il prezzo, e si è rivelato essere vera durante il nostro periodo di test.
Commento finale
Le Turtle Beach Stealth 600 Gen 3 ci hanno piacevolmente sorpreso riuscendo a raggiungere un equilibrio quasi perfetto tra prestazioni/suono, comfort e prezzo. Il suono, grazie ai driver Nanoclear da 50 mm – è piuttosto buono – sia lato gaming – permettendo all’utente di immergersi abbastanza bene nei titoli che sta giocando, udendo adeguatamente quasi tutti i dettagli, anche quelli più piccoli e sia lato musica/intrattenimento. Il microfono non flessibile e unidirezionale, non è affatto male sia in termini di volume e sia per quanto riguarda la chiarezza della voce e supporta la tecnologia di riduzione del rumore AI multipiattaforma che consente di eliminare ulteriormente i rumori di fondo. Da rivedere – in parte – il confort; i cuscinetti auricolari in tessuto e memory foam sono relativamente comodi e freschi ma l’archetto – invece – ha una imbottitura a malapena sufficiente portando le Stealth 600 Gen 3 ad avere sulla testa una forza di serraggio superiore rispetto ai competitor, il che dopo una manciata di ore potrebbe portare qualche lieve fastidio. Ottima la dotazione tecnologica (stavolta è stato aggiunto anche il Bluetooth 5.2), le personalizzazioni accessibili dall’app Swarm II (sia per PC che per mobile) e la durata della batteria, a dir poco eccelsa. Ad un prezzo del genere (99,99 €), non è facile trovare di meglio.