Recensione Darksiders


Io sono il Dio della Guerra

Per ritornare ad avere la sua grande forza e possenza, persa come gli angeli della tradizione biblica una volta caduto, Guerra deve percorrere la sua strada verso la verità attraverso un mondo terreno ormai trasformato , distrutto , quasi irriconoscibile nel quale demoni e angeli hanno posto i loro campi di battaglia. Guerra deve attingere energia dalle anime per poter ripristinare la sua forza e per trasformarla in mosse speciali.

Utilizzando il sistema di pulsanti e leve per sferrare colpi e muoversi si scopre quanto il protagonista sia decisamente violento, ansioso di immagazzinare più anime possibili dalle varie creature disseminate e dagli uomini ormai divenuti mostri ambulanti. Il genere umano è ormai soltanto un ricordo.

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Grazie alla leva analogica destra si può far ruotare l’inquadratura permettendo al giocatore di avere sempre la migliore visuale per combattere e avere maggiore controllo durante gli attacchi in mischia. Questa caratteristica si rivela davvero utile permettendo al giocatore di non ritrovarsi fuori dall’inquadratura principale se un mini boss si piazza tra la nostra visuale e il protagonista Guerra.

La personalità del titolo si fa sentire già dopo la prima mezz’ora di gioco e la trama aiuta molto ad aumentare il coinvolgimento. Una volta presa confidenza con il sistema di controllo, i combattimenti si rivelano alla portata anche di chi magari si affaccia per la prima volta a questo genere, ma è soltanto con il livello di difficoltà Apocalittico, che vi sarà possibile apprezzare la buona intelligenza artificiale dei nemici. Troppo facili i due livelli di difficoltà precedenti con boss di fine livello che danno troppo spazio alla vostra iniziativa.

La barra di energia posta in alto a sinistra dello schermo informa il giocatore della energia vitale e di quella delle abilità, utili soprattutto per sapere quando è bene infierire a testa bassa e quando invece sferrare un colpo per poi allontanarsi subito evitando un contrattaco ch e potrebbe rivelarsi fatale.

Come dicevamo, Guerra ha perso i suoi poteri. Nel proseguire i vari stadi del gioco si acquisiscono nuove armi barattando con alcuni demoni un quantitativo di anime oppure terminando una piccola missione. Queste armi sono accessibili in un inventario a cui si può accedere in ogni momento per decidere quale usare. Oltre alle armi anche i poteri magici del nostro protagonista sono accessibili attraverso un comodo inventario ed inoltre queste possono essere gestite in forma molto intuitiva assegnandole ad una determinata direzione della levetta digitale. Sebbene all’inizio sarete accompagnati esclusivamente dalla vostra fedele spada e dai vostri pugni di ferro sul braccio sinistro ben presto avrete possibilità di arricchire il vostro arsenale con spade più performanti e lame rotanti che possono essere scagliate come boomerang affettando tutto ciò che viene reso come obiettivo. La raccolta di artefatti dispersi vi permetterà di ampliare la vostra forza bellica con nuove mosse speciali, armi inedite e sbloccando Trofei/Obiettivi.

Gli sviluppatori hanno pensato di arricchire il gameplay inserendo in alcune fasi di gioco diversi enigmi. Di solito questi sono necessari per varcare un passaggio, oppure per ottenere informazioni riguardo la verità ricercata dal nostro eroe. Queste fasi, che vi permetteranno allo stesso tempo di fare pratica con le armi o mosse appena sbloccate, obbligano il giocatore a utilizzare le abilità di Guerra per risolvere rompicapi creati ad arte. Purtroppo alcune di queste fasi sembrano durare davvero troppo, interrompendo eccessivamente lo svolgimento dell’azione di gioco. Se da un lato sono una piacevolissima alternativa alle fasi action, dall’altro alcune di queste vista la loro lunghezza rischiano di risultare addirittura noiose. Per fortuna portarle a termine vi ricapulterà nell’ azione frenetica in cui potrete sfogare tutta la rabbia nata dal tradimento e ritornare a godere della violenza di Guerra.

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Decisamente entusiasmanti le sessioni in cui il gameplay si trasforma, passando ad esempio a volare a bordo di un grifone oppure sul dorso di un destriero galoppando e infliggendo il segno della vostra forte e possente lama a chi si pone davanti al vostro cammino. A differenza di altri titoli, le fatality se cosi’ possiamo chiamarle, sono sempre eseguite attraverso la semplice pressione del tasto azione, senza dunque i tanto cari a Kratos e compagni, QTE.

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