Recensione Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes

Hulk, spacca!

Versione testata Wii U.

Infinity, prodotto videoludico di punta della Disney Interactive, il 18 settembre scorso è stato rilasciato in versione 2.0 per console di nuova e vecchia generazione (QUI la presentazione ufficiale). Dopo aver abbracciato numerosi franchise nel corso dell’ultimo anno, da Monsters University a Gli Incredibili, da Pirati dei Caraibi a Cars, Toy Story, Ralph Spaccatutto e molti altri, fino a Frozen, Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes va a sfruttare una delle più ricche licenze acquisite dalla Walt Disney Company negli ultimi anni.

Nati dal genio di Stan Lee, gli eroi dell’universo Marvel diventano così dei giocattoli interattivi pronti a prendere vita nella Scatola dei giochi, all’interno di un videogioco che sembra sempre più acquistate una propria identità rispetto alla concorrenza. Tra nuove abilità e possibilità creative, andiamo dunque ad analizzare questo ultimo lavoro degli Avalanche Studios.

Dal film al videogioco

Rispetto alla versione precedente, la prima differenza evidente appare fin dall’unboxing (QUI le immagini dettagliate del nuovo packaging): abbiamo infatti un solo mondo di gioco, quello degli Avengers, con 3 supereroi subito a nostra disposizione, Thor, Iron Man e la Vedova Nera. E’ poi inclusa la base di gioco per trasportare gli eroi nella console, nonché due dischetti con mondi aggiuntivi di cui parleremo in seguito. 

Un passo indietro a livello di contenuti dunque? Non necessariamente. Il mondo degli Avengers è innanzitutto leggermente più vasto di quelli visti per Monster University, Pirati dei Caraibi e Gli Incredibili. La modalità storia, in una Manhattan piuttosto estesa (purtroppo non tutto il visibile è esplorabile ed il colpo d’occhio illude dopo le prime esplorazioni), si dispiega nel corso di circa 6 ore, con una narrazione migliore rispetto al precedente capitolo: dobbiamo ora sventare i piani dell’astuto Loki, tornato alla carica, con i suoi giganti di ghiaccio ed un nuovo misterioso alleato, per conquistare la terra. Non siamo di fronte a nulla di straordinario ed i pochi che non conoscono il background della vicenda si possono trovare un po’ spaesati; la resa dei personaggi in scena è però decisamente buona e la lineare vicenda narrata è un valido incentivo a proseguire nell’avventura, non solo per i giocatori più giovani.

L’approccio in questo mondo è di tipo open-world, con missioni che si attivano parlando con determinati personaggi (da Fury a Captain Marvel, ma non solo). La varietà lascia invero un po’ a desiderare, soprattutto nelle diverse tipologie di nemici (ne abbiamo contate circa 5, esclusi i boss), ma siamo su livelli più che discreti, con attività che vanno dall’eliminazione di un determinato numero di avversari (che a difficoltà estrema richiede molta pazienza), alla scorta di un veicolo, fino al salvataggio di civili. Alle missioni principali vanno poi aggiunte una serie di sfide di abilità: salti, corsa e raccolta di oggetti sono solo alcune delle possibilità offerte per accumulare punti esperienza e prendersi una pausa dal difficile mestiere del supereroe.

Il gioco può essere inoltre affrontato in modalità multigiocatore: si può così collaborare con un amico in split-screen oppure invitare gli amici online a visitare le nostre creazioni o ad affrontare una missione particolarmente impegnativa. Il multiplayer prevede due giocatori in locale e fino a 4 online.

Mjöllnir ne vuole ancora!

Grossissimi poi i passi in avanti fatti sul fronte della profondità di gioco: se in passato l’aumento di livello dei personaggi era fine a se stesso, stavolta gli Avalanche Studios hanno deciso di creare dei veri e propri alberi delle abilità, che permettono, al costo di un preciso numero di punti abilità, di acquistare mosse speciali, migliorare la salute e potenziare i colpi a distanza e corpo a corpo. Ognuno dei personaggi ha il suo “albero” personale, mentre il level cap fissato al livello 20 obbliga i giocatori ad un primo assaggio di quelle scelte tipiche di sistemi di crescita ben più complessi.

Lo stile dei vari superoeroi a nostra disposizione è così reso in maniera pressochè perfetta: le movenze, sia in volo che in combattimento, di Iron Man e Thor sono straordinariamente fedeli, così come le tecniche di combattimento corpo a corpo della Vedova Nera. Abbiamo avuto modo di provare anche Captain America (venduto separatamente al prezzo di 12,90 euro) ed anche i suoi movimenti rimandano ad animazioni eccellenti. Altro fiore all’occhiello sono le mosse speciali, anch’esse sbloccabili e potenziabili tramite skill points, che non sono solo devastanti, ma sono anche molto piacevoli da ammirare. Purtroppo la possibilità di volare mina non poco il bilanciamento della difficoltà di alcune missioni, riducendo ad una mera formalità anche lo scontro con il boss finale. Un vero peccato, perché con i personaggi non volanti ci pone di fronte ad una sfida davvero impegnativa.

Va infine ricordato che alcuni personaggi, come Nova del mondo di Spieder-man per esempio, possono attraverso i mondi di gioco, a patto che si siano trovati i gettoni corrispondenti sparsi per le strade della città (due personaggi “extra” sono selezionabili in ciascun mondo). I vecchi personaggi 1.0 sono invece utilizzabili solo nella scatola dei giochi, mentre i mondi di gioco sono totalmente incompatibili; i giochi dei vari mondi, però, sono sbloccabili e utilizzabili nella toybox, posizionando sulla base Infinity le statuette da noi possedute.

Crea, personalizza, gioca

Arriva in versione 2.0 anche la Scatola dei giochi, che aveva dato buona dimostrazione di sé già un anno fa. Presentato da un tutorial introduttivo tutto sommato esaustivo, selezionabile dal menù principale e obbligatorio se si vogliono sbloccare alcuni elementi essenziali, questo potente editor mette a disposizione del giocatore numerose novità. Tra le più interessanti spicca senza dubbio la presenza dei creatori automatici, dei personaggi non giocanti in grado di crare in pochi minuti intere città, piste da corsa e strutture complesse. Il giocatore diviene così libero di non perdere ore nella creazione delle marcostrutture, dedicando così il tempo a propria disposizione per curare i dettagli e gli aspetti più strettamenti estetici della propria toybox.

Da questo punto di partenza, non obbligatorio, è possibile poi creare veri e propri livelli di gioco personalizzati da condividere con la community, che può ora vantare anche altre innovative possibilità. E’ infatti stata introdotta l’interazione tra diverse scatole dei giochi, tra le quali ci si può spostare attraverso un’apposita porta. Aggiunta, infine, anche la sezione INterni, che porta il medesimo editor già visto nella scatola classica all’interno di un edificio personalizzato: qui possiamo aggiungere stanze più o meno grandi su vari piani, corriodoi, caminetti con porte nascoste, pareti, pavimenti e decorazioni personalizzate. Si può, insomma, arredare questo spazio proprio come fosse la nostra casa, far arrivare degli amici Npg (personaggi non giocanti) e soddisfare le loro richieste, per guadagnare nuove ricompense da utilizzare in questa modalità sandbox sempre più sorprendente.

Da non dimenticare la riconferma dei gettoni Extra-power, che, oltre a potenziamenti, nuovi temi per la toybox e giocattoli, permettono anche di avere a disposizioni veri e propri giochi extra. Nello Starter Pack, per esempio, troviamo da subito Assalto ad Asgard, un tower defence con tanto di trappole, cittadini da proteggere e nemici da friggere, e Fuga dalle Kyln, una rocambolesca evasione arcade, con visuale dall’alto, che ci vede intenti ad abbattere nemici, risolvere enigmi e potenziare i nostri alleati per affrontare le sfide proposte nel miglior modo possibile.

Si vola a rilento

Tra gli alti e bassi della modalità storia e le eccellenze della scatola dei giochi, spicca poi anche una realizzazione tecnica non proprio all’altezza delle aspettative. La qualità visiva della produzione è tutto sommato buona e, nonostante la versione da noi testata fosse stata annunciata in sub-HD, Wii U riesce ad upscalare senza grossi problemi la risoluzione, fino ad un 1080p discreto. La modellazione poligonale “giocattolosa” e gli scenari sono buoni ma nulla di più: gli edifici di Manhattan sono talvolta riciclati, anche se l’Empire State Building e la torre degli Avengers riescono a dare qualcosa di più ad uno skyline che, sotto la neve, rimane sempre molto suggestivo. Soprattutto quando lo si attraversa in volo con Thor o all’interno dell’armatura creata da Tony Stark.

Giudizio insidabilmente negativo, invece, per l’ottimizzazione, sia generale che su console Nintendo. Il titolo presenta tempi di caricamento biblici: parliamo di un’attesa quasi sempre vicina al minuto e mezzo (e sembra che nemmeno su PS4 e Xbox One ci sia una situazione migliore). Alcuni rallentamenti in-game, poi, uniti a qualche calo di framerate e a problemi non risolti di compenetrazione poligonale, pur non minando la giocabilità, danno al lavoro degli Avalanche un aspetto più “sciatto” di quanto non sia in realtà. Pessimo, infine, il lavoro di sviluppo su Wii U: Disney Infinity 2.0 potrebbe trovare in Nintendo il pubblico perfetto per il suo prodotto, eppure gli sviluppatori hanno deciso di offrire un qualcosa di tecnicamente inferiore e senza significative aggiunte che possano sfruttare la presenza del GamePad. Off-screen solo in singolo (con split-screen per il multi), menù su secondo schermo scarno e nessuna mappa visualizzabile sul paddone sono gravi e reiterate mancanze delle terze parti. Inutile lamentarsi che l’utenza nintendara dia fiducia solo ai prodotti di “casa”, finché le third party continueranno ad offrire questo trattamento di serie B.

Disney Infinity 2-085

Commento finale

Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes è un concentrato di contraddizioni: da una parte Disney fa un lavoro superbo per migliorare il gameplay con una serie di ottime innovazioni, dallo skill tree fino alle animazioni di combattimento, trasformando anche la toybox in un qualcosa di finalmente unico e sfruttabile da tutti. Dall’altra non riesce ad ottimizzare al meglio un titolo graficamente non all’avanguardia, risentendo di uno sviluppo cross-gen troppo appiattito su PS3 e Xbox 360, che finisce per penalizzare soprattutto Wii U, ma anche le versioni per PlayStation 4 ed Xbox One. Le difficoltà tecniche non possono però, da sole, affossare un titolo di questo tipo, rivolto soprattutto ad un pubblico di giovani e a collezionisti interessati più alle bellissime statuette che al disco di gioco.

Peccato che questo secondo capitolo, nonostante gli evidenti passi in avanti in molti settori, finisca per rimanere così un “diamante grezzo”. A tal proposito speriamo che, prima dell’uscita dello Starter Pack Disney Originals, prevista per novembre, gli sviluppatori possano mettere una pezza ad alcuni difetti con qualche patch. Altrimenti Aladdin, e tutti i fan, dovranno aspettare la versione 3.0 – con l’arrivo della principessa Leila? – per vedere espresse tutte le potenzialità di questo ambizioso progetto a lungo termine.

Pro Contro 
– Supereroi con stile da vendere
– Gameplay più profondo e appagante
– Statuette ben realizzate
– Scatola dei giochi 2.0
– Volare sbilancia la difficoltà di gioco
– Tempi di caricamento biblici
– Troppi rallentamenti
– Sviluppatori pigri per la versione Wii U
  Voto Globale: 78 
 
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