Recensione eFootball PES 2020

Prima di iniziare a parlarvi di PES 2020, una doverosa precisazione, il gioco è stato acquistato personalmente da chi vi scrive. Pertanto, la recensione mira ad essere quanto più oggettiva possibile.

Versione testata: PlayStation 4 Pro

Dopo il buon PES 2019, Konami ritorna con il nuovo capitolo della celebre iterazione calcistica: eFootball PES 2020. Ho avuto modo di provare il gioco durante la Gamescom 2019 e a dirla tutta non mi aveva convinto del tutto. Sarà che si trattava di una demo build, sarà per il fragore e la confusione di quei giorni, ma nella mia testa, era rimasto qualche piccolo dubbio sulla formula di gioco proposta dallo sviluppatore.

Le sensazioni offerte dalla versione completa sono state (fortunatamente) ben diverse da quelle avute nel corso della demo in terra Teutonica. A partire dai menu (ai quali non avevo dato grosso peso in sede di prova), stavolta rivisti e resi più adatti ai tempi moderni (anche se ancora a tratti goffi e labirintici), passando per il gameplay e ad una delle modalità che ho amato di più negli anni, la Master League. Lo sviluppatore ha concentrato parecchie risorse per rendere la modalità “manageriale” più verosimile possibile. Qui, troviamo la prima significativa aggiunta, le scene dinamiche che permettono sostanzialmente di vivere un preciso momento della carriera da allenatore, una scelta di formazione, un match importante, un nuovo acquisto. Sono prive di audio, ma offrono un bel tocco in più e quella maggiore sostanza di cui necessita una modalità del genere.

Aggiungendo questi filmati, è stata però rimossa la possibilità di personalizzare il proprio manager. Adesso, possiamo selezionare leggende del calcio come Diego Armando Maradona, Lothar Matthäus o Johan Cruyff. Detto questo, la modalità Master League è strutturata bene e si lascia giocare. Abbiamo molte opzioni per la personalizzazione, inclusa la possibilità di impostare il budget di trasferimento iniziale a diversi livelli. Le commissioni di trasferimento sembrano anche molto più realistiche rispetto al passato. Tuttavia, la CPU prende ancora decisioni preoccupanti durante la finestra di trasferimento, ostacolando almeno parzialmente le operazioni di mercato. Inoltre, non è così raro assistere a trasferimenti alquanto fantasiosi, come ad esempio Robben a fine carriera che si trasferisce al Barcellona, oppure Gabriel Jesus che viene acquistato dalla Roma, si avete letto bene, proprio dalla Roma. Ci sono molte informazioni a nostra disposizione nella Master League. Tuttavia, trovarla può rivelarsi difficile. Una volta presa la giusta dimestichezza, fra budget, osservatori, trasferimenti in entrata e uscita, avrete a disposizione ogni mezzo necessario per costruire un team vincente.

L’altra modalità principale offerta dal pacchetto è quella myClub, che è la versione di Konami per contrastare il FIFA Ultimate Team di EA Sports. Qui, apriremo i pacchetti di carte per provare a ottenere i migliori giocatori attualmente in circolazione e qualche iconica leggenda. PES myClub offre maggiori possibilità di costruire una grande squadra rispetto a FIFA, ma con un’offerta contenutistica striminzita. Abbiamo avuto anche un grosso problema nel non riuscire a trovare una partita competitiva in un lasso di tempo ragionevole. Durante il gioco, siamo rimasti in attesa di un abbinamento per parecchio tempo, il che probabilmente è dipeso dal fatto che PES 2020 non ha server dedicati. Tutto il resto è più o meno lo stesso. Diventa un Mito consente di creare un personaggio e trasformarlo in una stella del calcio. È una modalità carriera di base e la cosa più emozionante che offre è che il creatore del personaggio è molto divertente e curato. La nuova modalità Matchday sembra divertente, ma, ancora una volta, almeno nei primi giorni post lancio, abbiamo faticato a trovare una partita online. Adesso la situazione sembra essersi risolta, salvo ancora qualche lieve incertezza.

Licenze

Naturalmente, non possiamo non parlare dell’eterna battaglia sulle licenze fra PES e FIFA. Se state cercando il gioco con il maggior numero di campionati e giocatori, FIFA è ad oggi la scelta migliore. Tuttavia, PES permette di modificare quasi tutto e alcuni intrepidi giocatori, hanno creato file opzioni che consentono di importare su PES 2020 divise, loghi e quant’altro. È una soluzione perfetta? Assolutamente no, ma sicuramente è il giusto compromesso che permette di giocare con la Juventus (completamente licenziata in PES 2020) piuttosto che con il Piemonte Calcio. Ricordiamo che le modifiche funzionano esclusivamente offline.

Gameplay

In questa stagione, Konami ha aggiunto diversi strumenti che dovremo incorporare nel nostro skillset. Il primo è il nuovo dribbling dinamico che il team ha implementato con l’aiuto di Andres Iniesta. Anche per i comuni mortali, il dribbling dinamico è la soluzione più efficace nel crearsi lo spazio necessario per andare a calciare o per effettuare un passaggio calibrato. PES 2020 rappresenta in modo realistico gli errori dei calciatori con lo scopo di creare più occasioni per sfruttare le distrazioni dell’avversario. Sono state aggiunte anche una nuova serie di tecniche di tocco e di stop, per controllare il pallone a seconda del nostro stile di gioco. Adesso, ogni giocatore controllerà la palla in un modo specifico che si adatterà anche alla precisa situazione di gioco. Un’altra gradita aggiunta è la precisione del calcio sensibile al contesto su tiri e passaggi. È davvero utile quando ci troviamo in una situazione di contropiede e vogliamo mettere un nostro giocatore dietro la difesa avversaria.

Se riusciamo a cronometrare correttamente quando passare la palla, ci ritroveremo in un 1v1 contro il portiere. Queste situazioni non si verificano spesso, ma se eseguite bene, risultano essere efficacissime. PES 2020 ci costringe anche a essere più consapevoli dell’uso del pulsante di scatto. Invece di martellarlo e premerlo costantemente, sarà necessario dosarlo nel migliore dei modi e usarlo solo quando ne abbiamo bisogno. La fisica della palla notevolmente migliorata completa tutte queste aggiunte e modifiche del gameplay per creare un pacchetto totale. La palla non si sente magnetizzata ai piedi dei giocatori. Ciò significa che un passaggio mancato comporterà una possibilità 50/50 che potrebbe portare ad un contatto fisico fra noi e il difendente o eventuale attaccante se ci troviamo nella situazione opposta.

Inoltre, se la postura del corpo è errata, la palla non andrà magicamente verso il giocatore corretto. Anzi, potremmo assistere ad errori grossolani o a palloni diretti in tribuna. PES 2020 richiede un po’ di pratica prima di essere padroneggiato, ma bisogna ammettere che chi deciderà di acquistarlo, sperimenterà il calcio più gratificante che esista. Detto questo, per quanto quasi perfetto possa essere il gioco sul campo, a volte può sembrare poco realistico. Poiché la palla non è magnetizzata ai piedi di un giocatore, è capitato piuttosto spesso che i difensori controllati dalla CPU, si facessero superare senza grossi problemi, o e evitassero di contrastarci. Ciò è avvenuto sia ai livelli più bassi e sia a quelli più alti. È qualcosa di davvero strano.

Purtroppo, le “Stranger Things” con PES 2020 non si fermano qui. Questo capitolo ha forse gli arbitri peggiori di sempre. A falli evidentissimi, si contrappongono situazioni bizzarre in cui magari non c’è stato un tocco così evidente e l’arbitro invece fischia e ci sventola in faccia il cartellino giallo. Come se non bastasse, ciò si traduce in un’altra situazione frustrante, ovvero i calci piazzati. Ogni calcio piazzato, anche da trenta metri o più, viene scagliato verso la porta con precisione chirurgica. Che il calciante si chiami Messi o magari abbia un nome semisconosciuto, il gol su punizione è una certezza quasi assoluta. È così incoerente come cosa che fa male al realismo tanto ricercato dallo sviluppatore, il che inficia negativamente sull’esperienza complessiva.

Grafica

Konami ha riposto particolare attenzione nel 3D Scan. Il livello di dettaglio raggiunto è a dir poco fenomenale. Tatuaggi, acconciatura, move set, sono stati riprodotti fedelmente. Ovviamente ci riferiamo ai giocatori più blasonati.  Per quanto riguarda gli stadi, Allianz Stadium e Old Trafford, sono stati scannerizzati totalmente, grazie ad un lavoro eccellentemente svolto dallo sviluppatore giapponese. Tutto questo è accompagnato dal vero fiore all’occhiello che ormai contraddistingue la produzione da diversi anni, ovvero il Fox Engine. Il motore grafico riesce a gestire al meglio il sistema di luci e ombre, offrendo un livello di dettaglio notevole.

In definitiva

PES 2020 è un caso strano. Da un lato, prende tutto ciò che non piace di FIFA e lo migliora. Il prodotto sul campo (in attesa di FIFA 20 che sarà pubblicato fra pochi giorni) è molto buono e sotto alcuni aspetti risulta essere avanti rispetto alla sua controparte EA Sports. D’altra parte, tutto ciò che FIFA fa bene, con PES fa fatica. I menu di FIFA sono chiari e facili da usare. I menu di PES sono goffi e in qualche modo labirintici. Ultimate Team è una modalità giocabile sia online che offline. MyClub va bene, ma le offerte offline sono sostanzialmente inesistenti. Le carte non risultavano neanche aggiornate al momento del lancio. I giocatori hanno dovuto aspettare giorni per ottenere elenchi completamente aggiornati per un gioco appena uscito. Tutto sommato, al netto delle solite pecche in termini di licenze, qualche amnesia in termini di gameplay, PES 2020 è un buon videogioco di calcio. Tuttavia, possiamo capire perché molti preferiscano la semplicità di FIFA e l’immediatezza offerta dal titolo EA Sports. PES 2020, richiede dedizione e pratica, altrimenti non sarà possibile padroneggiare tutte le meccaniche offerte dall’ultima iterazione sportiva targata Konami.  Se siete disposti a perdere un po’ di tempo nel far pratica, PES 2020 è il gioco calcistico che fa per voi.

eFootball PES 2020
8.0 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC
Pro
    - Giocabilità migliorata
    - Graficamente sempre al top
    - Master League al top
    - Il dribbling dinamico permette di creare occasioni uniche...
Contro
    - ... a patto di fare pratica per governarlo al meglio
    - Difesa non sempre impeccabile
    - Arbitri peggiorati
    - Pochi campionati con licenza ufficiale
Riassunto
Tutto sommato, al netto delle solite pecche in termini di licenze, qualche amnesia in termini di gameplay, PES 2020 è un ottimo videogioco di calcio. Tuttavia, possiamo capire perché molti preferiscano la semplicità di FIFA e l’immediatezza offerta dal titolo EA Sports. PES 2020, richiede dedizione e pratica, altrimenti non sarà possibile padroneggiare tutte le meccaniche offerte dall’ultima iterazione sportiva targata Konami. Se siete disposti a perdere un po’ di tempo nel far pratica, PES 2020 è il gioco calcistico che fa per voi.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale



PRO


CONTRO

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