Tutti, almeno una volta, hanno guardato il cielo di notte chiedendosi come sarebbe navigare in mezzo a quel mare di stelle. Elite Dangerous: Odissey, tra alti e bassi, ci permette di coronare questo sogno.
Versione testata: PC
Ground control to Major Tom
Elite Dangerous: Odissey è un’espansione del gioco di esplorazione spaziale con elementi MMO sviluppato da Frontier Developement. Nel ruolo di un capitano spaziale, ci ritroviamo ad esplorare una galassia immensa e una miriade di pianeti differenti.
Il gioco ha componenti multiplayer e spesso sulle stazioni spaziali si incontrano altri giocatori che condividono la nostra stessa galassia in cerca di missioni e avventure. Ciò non toglie la possibilità di esplorare l’universo in solitaria, è sufficiente selezionare la modalità apposita quando si entra in partita.
La grande novità rispetto alle prime versioni di Elite Dangerous è la libera esplorazione dei pianeti. Rispetto alle versioni precedenti, infatti, il grande aggiornamento portato da Elite Dangerous: Odissey è l’elemento personaggio. Con esso arrivano anche tutta una serie di elementi come armi, equipaggio e attrezzi che portano maggiore varietà al gameplay. Il tutto inserito con delle meccaniche in prima persona.
In Elite Dangerous: Odissey si potrà dunque combattere, infiltrarsi in zone proibite per recuperare materiali illegali e guadagnare denaro portando a termine i contratti. Allo stesso modo si potranno sfruttare gli utensili per raccogliere informazioni sui pianeti e venderle agli NPC che si trovano sulle stazioni spaziali.
Now it’s time to leave the capsule, if you dare
Elite Dangerous: Odissey ha una mappa a dir poco sconfinata con una quantità impressionante di pianeti tra cui viaggiare. Ogni pianeta ha un proprio clima calcolato in base alla distanza dal sole e dalla sua composizione. Questo va ad influenzare le nostre possibilità di sopravvivenza sulla sua superficie che dipenderanno molto dalla capacità della nostra tuta. Considerando le distanze tra i pianeti, probabilmente non basta una vita per esplorarli tutti.
Il mondo però è tanto immenso quanto privo di motivazioni per andare avanti. Le varie missioni che possiamo ottenere sui diversi sistemi finiscono presto per essere ripetitive e poco interessanti. Così come la possibilità di raccogliere informazioni sul bioma degli astri esplorati. L’enormità di pianeti a disposizione contribuisce soltanto a creare un senso di frustrazione per il potenziale sprecato.
Vale lo stesso per i duelli aerei. Nonostante un tutorial dettagliato su come compiere i vari movimenti ai comandi della vostra nave, risulta molto difficile capire dove si trovano i nemici e ancor più complesso riuscire a colpirli. Essi vi ruoteranno intorno senza che voi riusciate a vederli. Tutto questo scoraggia il giocatore dall’esplorare l’universo con una propria navetta, rendendo più attraente l’utilizzo dei trasporti automatici messi a disposizione in Elite Dangerous: Odissey.
Decisamente meglio gli scontri a fuoco sulle superfici dei pianeti. Quando si esplorano a piedi i vari sistemi è infatti possibile ritrovarsi in mezzo a scontri con membri di fazioni ostili o criminali di varia natura. In questo caso il combat system si comporta meglio, restituendo un buon feeling e rendendo chiara la posizione dei nemici. Le armi iniziali sono una pistola ed una mitragliatrice ma è possibile trovarne di differenti.
Durante la libera esplorazione saremo inoltre in possesso di diversi tool che ci permetteranno di interagire con alcuni elementi ambientali. Abbiamo una fiamma ossidrica per rimuovere le coperture che proteggono i circuiti elettrici delle basi spaziali, una sorta di taser che servirà sia per sovraccaricare i sistemi elettrici che per ricaricare la nostra tuta e uno scan con il quale potremo identificare persone e oggetti. Questi strumenti si rivelano utili per lo svolgimento di missioni stealth oppure per capire se i personaggi con cui ci imbattiamo sono o meno ricercati.
Planet Earth is blue, and there’s nothing I can do
Uno degli elementi migliori di Elite Dangerous: Odissey è il comparto grafico. Esplorare i pianeti o le stazioni spaziali è una gioia per gli occhi. Molti dei mondi che possiamo esplorare hanno delle conformazioni totalmente diverse tra loro e dalla loro superficie è possibile ammirare scenari estremamente diversi. Alcuni hanno dei satelliti che ruotano intorno, altri sono così vicini ad altri pianeti da renderli visibili ad occhio nudo.
Inoltre, gli astri sono realizzati con cura e richiamano la composizione di alcuni dei corpi celesti che sono stati scoperti dall’uomo. Su di essi è possibile scoprire il loro bioma, la composizione del suolo ed eventuali note interessanti per poi rivendere le informazioni sulle stazioni spaziali.
Purtroppo una grafica così curata e un mondo così vasto rendono Elite Dangerous: Odissey molto pesante per i nostri hardware. Il gioco soffre di alcuni cali di frame e di qualche glitch o bug più o meno gravi. Il team di Frontier Developement è costantemente al lavoro e tutti i bug che abbiamo riscontrato sono stati prontamente risolti con delle patch immediate. Gli aggiornamenti frequenti indicano l’impegno e la cura che gli sviluppatori hanno del loro prodotto.
Commento finale
Elite Dangerous: Odissey riesce in parte a dare nuova linfa al gameplay della serie con tutto un nuovo sistema di combattimento da terra e con le impostazioni legate al personaggio ma c’è ancora molto lavoro da fare. Per ogni pregio si riesce a trovare un difetto ed è un vero peccato per un titolo che ha del potenziale enorme. L’universo immenso liberamente esplorabile è vuoto e privo di contenuti che spingano a giocarlo per più di poche ore e la varietà di opzioni concesse dal combat system viene vanificata da un sistema di comandi troppo complesso e confusionario. Anche la mancanza della localizzazione in italiano può essere un deterrente per i giocatori che non hanno sufficienti conoscenze della lingua inglese.
Frontier Developement è costantemente al lavoro sul suo gioco con patch, fix e nuovi contenuti, per cui siamo fiduciosi che Elite Dangerous Odissey possa migliorare nel tempo ma al momento non ci sentiamo di consigliarlo a prezzo pieno.