Level Up
Durante la fase iniziale del gioco, veniamo introdotti al nuovo sistema di controllo e gestione del nostro personaggio. Come in ogni gioco di ruolo che si rispetti vi sono dei punti esperienza da accumulare per far progredire il nostro eroe. In questo contesto i “punti esperienza” sono stati sostituiti dai “sigilli della gilda”. Le modalità per ottenere questi sigilli sono varie: possiamo porre fine alle creature nemiche che popolano le terre di Albion, instaurare rapporti amichevoli con i vari personaggi non giocanti che abitano le città oppure completare le missioni principali che ci vengono affidate. E’ interessante analizzare come progredisce il nostro personaggio con i vari sigilli acquisiti durante l’avventura; premendo il tasto start veniamo trasportati nel Santuario, un luogo immaginario dove il nostro maggiordomo Jasper ci guiderà nelle varie stanze presenti.
Sarà possibile indossare i nuovi vestiti acquistati o trovati durante l’avventura, equipaggiare le nuove armi o magie, aprire i regali ricevuti dagli abitanti o da giocatori umani, scegliere le missioni attive ed attivare una sorta di teletrasporto, o viaggio rapido, verso la nostra destinazione. Selezionando la “Strada per il Trono” si possono impiegare i nostri Sigilli della Gilda per aprire i vari forzieri sparsi sull’immaginaria strada per conquistare il regno di Albion. Questo espediente permette oltre che migliorare le caratteristiche del nostro PG, di visualizzare anche il progresso nel gioco. Ogni forziere richiede un numero diverso di sigilli per poter essere aperto e il contenuto non riguarda solo le capacità belligeranti del nostro personaggio. Si possono anche sbloccare nuove espressioni buone o cattive per interagire con le altre persone, la capacità di compravendita immobiliare in grado di creare un piccolo impero, nuovi colori per abiti e capelli, possiamo scegliere di aumentare la nostra abilità nell’uso delle armi bianche, della magia o delle armi da fuoco. Inoltre possiamo incrementare il nostro rendimento nei vari lavori disponibili nel gioco, per ottenere molte più monete d’oro del solito.
Ciò che risalta è senza dubbio la semplificazione che ha subito questo sistema di gestione personaggio ed inventario. Purtroppo questo voler semplificare a tutti i costi è stato applicato anche al sistema di combattimento, dove con la X utilizziamo l’arma bianca, con Y l’arma a lunga gittata e con B la magia. Tenendo premuto uno dei tasti elencati sopra, si potenzia l’attacco rendendoci però vulnerabili sino al termine del caricamento. Durante gli scontri con i nemici è impossibile non notare la scarsa IA mostrata dai nostri avversari; inoltre è sufficiente pigiare tasti senza pensare ad una strategia per aver la meglio sui mostri che abitano Albion, davvero un peccato.
A testimonianza di quanto appena detto è possibile finire il gioco senza mai morire, sbloccando così il relativo obiettivo; è piuttosto triste vedere come sia facile avere la meglio sui boss facendo qualche capriola per evitare i suoi attacchi e mandarlo al tappeto premendo assiduamente un unico tasto del joypad. Possiamo quindi dire che durante i combattimenti, Fable III si avvicina di più ad un Hack ‘n’ Slash piuttosto che ad un gioco di ruolo, senza impegnare troppo l’utente finale.