Comparto grafico, sonoro e conclusioni finali
Ultimo paragrafo di questa lunga recensione lo riserviamo ovviamente al comparto tecnico.
Abbandonato lo stantio engine del secondo episodio, Forza Motorsport 3 si mostra davvero performante con un motore grafico nuovo di zecca ed assolutamente in grado di competere con i migliori del genere. I modelli delle auto sono visivamente splendidi, coadiuvati da una serie di filtri, textures in alta definizioni ed altri effetti di luce che le rendono prossime al realismo. Il risultato, soddisfacente, purtroppo però non riesce a raggiungere gli incredibili livelli di Gran Turismo 5, forse colpa di una palette di colori ancora un po’ irrealistica, che crea una sorta di misto tra fantasia e realismo.
La realizzazione dei circuiti è altrettanto esemplare e rispetta naturalmente la conformità dei tracciati reali con eventuali difetti. Qualche textures ed effetti di luce ambientali stonano un po’ con il risultato finale, nonché la presenza di un leggero aliasing, fastidioso agli occhi più attenti.
Il comparto audio è praticamente perfetto. Oltre le musiche sempre ispirate e mai fastidose e ripetitive, e il campionamento dei suoni delle auto, di ogni auto, è incredibile. Specialmente giocato con un buon impianto, difficilmente distinguerete l’effetto da quello di una reale vettura, accompagnati peraltro da vari effetti ambientali come quello del vento alle alte velocità, l’acqua di eventuali cascate nelle vicinanze, lo stridere delle gomme o il contatto ed il rombo degli avversari. Un lavoro esemplare. Da manuale.
Conclusioni finali
Forza Motorsport 3 è tutto quello che sarebbe dovuto essere. O quasi. I miglioramenti al già ottimo secondo capitolo sono evidenti, e mirati a rendere più coinvolgente ed appagante la modalità singolo giocatore, permettono alla nuova produzione di Microsoft e Turn 10 di salire senza problemi sul trono del migliore simulatore automobilistico (in attesa di Gran Turismo 5). Il gioco poi appare perfetto per tutti: novizi ed esperti, grazie ad un perfetto bilanciamento tra accessibilità e simulazione che è raro vedersi nel genere. La mancanza di gare in notturna o piovose ci lasciano un po’ l’amaro in bocca, ma considerati i “soli” due anni di lavorazione siamo di fronte ad un prodotto curato e ben fatto. Il migliore della serie e sicuramente un capolavoro dell’automobilismo videoludico. Giù il cappello.
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