Il primo Freedom Planet, nato come fan-game di Sonic, nell’ormai lontano 2014 ottenne un successo di pubblico davvero inaspettato. Per Freedom Planet 2, GalaxyTrail ha preso quanto di buono fatto con il capostipite e ha ampliato la formula per dare alla sua creatura una più forte impronta personale.
Questo sequel è sempre un platform veloce ed adrenalinico, ma le tante introduzioni lo hanno reso un prodotto molto più variegato e corposo del precedente. E al tempo stesso più stratificato in termini di fruizione, grazie alle tantissime features Quality of Life relative alla personalizzazione della difficoltà.
Tra tradizione e nuove esigenze, dunque. In estrema sintesi, potremmo spiegarvelo così: è come se una perla delle console SEGA degli anni 90 fosse uscita oggi, con tutte le attenzioni relative alla stratificazione dell’approccio che le nuove generazioni impongono.
Freedom Planet 2, uscito già su PC, sarà disponibile dal 4 aprile 2024 anche su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e Nintendo Switch.
Versione testata: PlayStation 5
Una (banale) storia di eroismo e amicizia
In Freedom Planet 2 vestiremo i panni (o meglio, il manto) delle quattro eroine di Avalice: Lilac, Carol, Milla e Neera. Chiamate ad affrontare la potente Merga, un antico drago riemerso dalle profondità dell’oceano, la loro amicizia verrà messa a dura prova.
La narrativa di Freedom Planet 2 è quanto di più banale e scontato ci sia. Se da un lato, visto il genere di appartenenza, un substrato narrativo più sostenuto risulta comunque apprezzabile, è altresì vero che tutto ciò comporta una frammentazione del gameplay, nella prima run, che non vale la proverbiale candela. Anche a fronte di una caratterizzazione di personaggi e relativi dialoghi che ci sono sembrati in molti casi proprio sciocchi. Frammentazione demandata anche ad alcuni momenti di gioco in cui parlare con diversi NPC spostandoci tra gli hub tramite su una specie di world map.
Fortunatamente tra le tante modalità extra c’è la possibilità di affrontare il gioco saltando tutti i momenti narrativi (comprese le cutscene, addirittura con doppiaggio – in inglese – ) grazie alla modalità Classica, sbloccabile dopo aver finito la storia, chiamata modalità Avventura.
Una perla grezza degli anni 90…
Uno dei maggiori pregi di Freedom Planet 2 è da ricercarsi nella diversità di gameplay delle quattro protagoniste. Ognuna di esse rappresenta uno specifico archetipo (velocità, potenza, brawler, esplorazione) e dispone di specifiche abilità che cambiano totalmente il modo di affrontare i livelli.
Vien da sé che la varietà ludica, già solo sulla base di questa considerazione, è ad altissimi livelli. E tutto ciò è possibile grazie al superbo level design dei 24 stage di gioco che riesce ad esaltare in egual misura tutti e quattro i personaggi.
Ovviamente una base ludica comune c’è, e paradossalmente è l’elemento che, sfortunatamente, riteniamo meno riuscito. Se da un lato abbiamo addirittura un tasto per fare una specie di parry, che lo ammettiamo, ci ha gasato, dall’altro abbiamo dovuto fare i conti con l’eccessiva leggerezza di tutto il sistema di movimento. Non è nulla di estremamente invalidante, sia ben chiaro, ma tale aspetto ha fatto sì che Freedom Planet 2 non ci abbia convinto totalmente, nemmeno dopo le 10 ore impiegate per completare l’avventura.
Una perla grezza, dunque, che nonostante tale criticità ci ha divertito di gusto soprattutto grazie all’estrema varietà collegata alla differenziazione delle protagoniste.
…con tutte le features richieste dal pubblico odierno
Presentarsi con un titolo ludicamente “rigido” come quelli degli anni 90 negli anni 2020 sarebbe stato controproducente (come vi abbiamo anche raccontato nella nostra recensione di Slave Zero X).
GalaxyTrail non ha fatto questo errore e ad una presentazione audiovisiva retrò dannatamente ispirata, e ad un gameplay loop old style ha affiancato contenuti opzionali in abbondanza e soprattutto una serie di features Quality of Life e di personalizzazione dell’esperienza che faranno la felicità di tutti i videogiocatori.
Per quanto riguarda il primo aspetto, oltre alla modalità Classica (ed all’intrinseca rigiocabilità elevatissima per i motivi che vi abbiamo spiegato in precedenza) è presente una modalità Arena in cui affrontare diverse sfide, alcune davvero “challenging”, come direbbero gli anglofoni.
In riferimento al secondo aspetto, invece, è stato introdotto un sistema di revival che permette di resuscitare sul luogo della nostra dipartita (ovviamente con delle limitazioni), senza dover ricominciare il livello, un sistema di build che potenzia determinate caratteristiche delle nostre eroine ed un sistema di item equipaggiabili che fungono da modificatori (sia facilitanti che al contrario).
Quest’ultima trovata è bivalente. Da un lato permette anche ai videogiocatori meno avvezzi di completare gran parte delle sfide al costo di sacrificare il punteggio di fine livello, dall’altro permette ai più esperti proprio di poter raggiungere il rank massimo, ottenibile solo con quei modificatori che inaspriscono la sfida.
Commento finale
Freedom Planet 2 è un titolo ricco di contenuti, vario e stratificato. Tali pregi, di grandissima importanza, controbilanciano anche il sistema di movimento non propriamente convincente. Alla luce di ciò, pensiamo che una chance la meriti da tutti: potrebbe far breccia sia nell’animo dei più nostalgici che delle nuove leve.