Recensione gioco da tavolo Nome in Codice, spionaggio ed ingegno nel best seller Cranio Creations

Con un successo travolgente da più di dieci milioni di copie vendute in oltre quaranta lingue, non è strano capire perché Nome in Codice sia divenuto uno dei titoli di maggior successo di Vladimír Chvátil. L’autore ceco, attivo nel settore da quasi trent’anni, è un nome celebre dell’industria dei board game al punto da aver meritato un posto nella Hall of Fame agli Origins Awards nel 2019. Il successo di Nome in Codice, in particolare, ha fatto il giro del mondo entusiasmando gli appassionati e coinvolgendo addirittura collaborazioni con Warner Bros, Fox, Disney e Blizzard Entertainment.

Premiato nel 2016 con il prestigioso premio Spiel des Jahres, Nome in Codice viene distribuito in Italia esclusivamente da Cranio Creations, che ne rappresenta uno degli evergreen più famosi. Si tratta di un gioco di deduzione e investigazione al contempo competitivo e cooperativo. Dovrete utilizzare gli indizi forniti dal vostro caposquadra per rintracciare tutte le spie della vostra squadra prima che ci riescano gli avversari.

In vista delle festività natalizie, quale occasione migliore per sedersi intorno ad un tavolo? Servizi segreti a raccolta, vi raccontiamo perché il titolo di Vladimír Chvátil è un must buy sia per gli appassionati del genere, sia per i giocatori occasionali. Attualmente disponibile su Amazon al prezzo scontato di 17,81 €, di seguito vi illustriamo tutti i dettagli della produzione.

Confezione di vendita

Nome in Codice può vantare un packaging convincente, che punta ad un buon compromesso con le esigenze di tascabilità per questa tipologia di giochi.

Le dimensioni della confezione, realizzata in cartoncino robusto, risultano infatti pienamente ragionevoli. Con un’altezza di 23 cm, una lunghezza di 16 cm ed una profondità di 5,2 cm, il pacchetto punta alla concretezza. Misure che finiscono con l’essere più modeste di titoli concettualmente simili come l’edizione classica di Taboo (il classico Hasbro che quasi ogni amante dei board game vanterà in libreria).

Al suo interno, l’unboxing rileva le immancabili fustelle dalle quali ricavare le venticinque Carte Agente del titolo, oltre a quaranta Carte Chiave (con relativo supporto in plastica), una clessidra e due mazzi da cento carte cadauno (relativi ai nome in codice). Particolarmente apprezzata è la presenza di diversi sacchetti PolyZip. Vista infatti la generosa presenza di carte e tessere, Cranio Creations ha ben pensato di prevedere la necessità di proteggerle nel corso degli spostamenti, onde evitare che potessero mescolarsi (ed inevitabilmente, rovinarsi) in modo fortuito. Un’idea senz’altro pragmatica che evita il ricorso a supporti interni rigidi. Peccato per la tradizionale abbonandanza di carta e cartone, che espone il gioco ad un potenziale deterioramento. Fortunatamente non parliamo di un titolo in cui le carte sono granché sollecitate nel corso della partita.

Completa la dotazione introduttiva il fondamentale manuale da gioco. Questo, pur se non particolarmente corposo, ha il merito di dettagliare accuratamente le regole di Nome in Codice e lo svolgimento regolare delle partite. Particolare merito risiede poi nella presenza di importanti chiarimenti sui criteri di validità degli indizi, con lungimiranti riflessioni sulla flessibilità delle regole (o loro inasprimento, laddove i giocatori preferiscano regole più rigide).

Regole della partita

In Nome in Codice, tra quattro ed otto giocatori si affrontano inscenando uno scontro tra opposte agenzie di spionaggio.

Divisi equamente in due squadre, ciascuna di esse sceglie un giocatore che fungerà da Capo dell’Agenzia mentre i restanti saranno i relativi Operativi. La fase di preparazione della partita prevede la disposizione di venticinque Carte Nome in Codice (seguendo uno schema 5×5) e l’estrazione casuale di una Carta Chiave (che sarà nota solo ai Capi). Proprio quest’ultima rivelerà a quali Carte Nome in Codice sono assegnati gli Agenti delle opposte Agenzie, ma anche la presenza di caselle vuote (gli Ignari Passanti) ed il letale Assassino.

L’obiettivo finale del gioco è identificare gli otto Agenti in incognito prima della squadra avversaria. Per farlo, il Capo dell’Agenzia dovrà fornire indizi che porteranno gli Operativi a dover indovinare dietro quale Carta Nome in Codice si nascondono gli Agenti. Ogni errore può portare a gravi conseguenze, come l’assegnazione di punti agli avversari o, peggio ancora, alla fine prematura della partita in caso di incontro con l’Assassino.

Proprio la scelta dell’indizio riveste il centro focale dell’esperienza, che deve osservare alcuni parametri fondamentali. Anzitutto, si deve trattare di una parola singola, senza nessuna ulteriore possibilità di aiuti. Il vocabolo scelto deve poi essere adeguatamente vago, in modo da suggerire la risposta giusta senza esplicitarla. Possibile altresì fornire un indizio polivalente, che possa addirittura portare ad indovinare più di un Nome in Codice. Ovviamente, sempre tenendo in debita considerazione i rischi di una scelta avventata che potrebbe mettere fuori strada la propria squadra.

L’esperienza di gioco

Il punto di forza più evidente di Nome in Codice è nella sua peculiare formula che mescola con sagacia elementi presi dal già citato Taboo e da Indovina Chi?, oltre che dalla più classica battaglia navale nell’ottica di un titolo tanto competitivo quanto cooperativo.

I giocatori incaricati di rivestire il ruolo di Capi dell’Agenzia avranno il compito di essere abili strateghi, destreggiandosi tra le insidie del tabellone del gioco per far capire ai propri compagni l’identità degli Agenti. In queste vesti, abbiamo apprezzato il compito mai banale di fornire gli indizi migliori evitando di fornire un vantaggio (diretto o indiretto) agli avversari e soprattutto la sconfitta istantanea legata all’Assassino (che ha una funzione molto simile al gatto esplosivo di Exploding Kittens).

Allo stesso modo, in qualità di Operativi dovremo ragionare sugli indizi del Capo dell’Agenzia, desumendo la corretta associazione di idee. Ogni errore può costare carissimo, pertanto il ragionamento e lo scambio di opinioni con i propri compagni apre le porte a scenari esilaranti, fatti di inevitabili e comiche divergenze.

L’unica pecca di questa formula ludica affascinante è, a nostro avviso, nelle varianti dedicate a due o tre giocatori. All’interno del manuale è infatti presente l’indicazione per divertirsi con Nome in Codice laddove i partecipanti siano in numero inferiore rispetto al minimo consigliato (quattro). Il gioco, in questi frangenti, riesce comunque a divertire e risultare godibile. Tuttavia l’esperienza che ne deriva non è al pari di quella con un maggior numero di giocatori. Vengono infatti a mancare taluni aspetti competivi che tanto galvanizzano ed intrigano nel porre, l’una contro l’altra, due nutrite squadre di spie.

Commento finale

Tanto intrigante quanto appassionante, Nome in Codice legittima il proprio status di best seller di casa Cranio Creations grazie alla solidità ed alla freschezza della propria esperienza ludica. A metà tra Taboo ed Indovina Chi?, con un tocco da classica battaglia navale, il gioco da tavolo ideato da Vlaada Chvátil è un vero e proprio classico moderno che non può mancare nella collezione di ogni appassionato. Pronti a vestire i panni di argutissime spie?

Si ringrazia Cranio Creations srl per il gioco

9.0

Nome in Codice


Tanto intrigante quanto appassionante, Nome in Codice legittima il proprio status di best seller di casa Cranio Creations grazie alla solidità ed alla freschezza della propria esperienza ludica. A metà tra Taboo ed Indovina Chi?, con un tocco da classica battaglia navale, il gioco da tavolo ideato da Vlaada Chvátil è un vero e proprio classico moderno che non può mancare nella collezione di ogni appassionato. Pronti a vestire i panni di argutissime spie?

PRO

Facile da apprendere | Premia l'ingegno, la strategia ed il lavoro di squadra | Con la giusta compagnia, diventa un party game delirante |

CONTRO

Le varianti per due e tre giocatori a tratti penalizzano l'esperienza | Molta carta implica molte possibilità di deteriorare i materiali senza la giusta attenzione | Al di là della tattica, c'è una dose di casualità legata al fattore umano |
Danilo Di Gennaro
Danilo Di Gennaro
Viaggiatore nel tempo, utilizzatore della Forza, ex SOLDIER di 1° classe. Accanto ad una passione incrollabile verso il media videoludico da oltre 30 anni, nel tempo mi appassiono quadrimensionalmente a tutto ciò che proviene dal Giappone, nonché a cinema, serie tv, supereroi e molto altro. Allons-y.

Rispondi

Ultimi Articoli

Related articles