Recensione Gran Turismo 5

granturismo5_thumb2Cosa ci riserva il quinto capitolo della serie?

Versione testata Playstation 3.

Cinque anni. Cinque lunghi, interminabili anni sono passati dall’annuncio di Gran Turismo 5. Sono cambiate tante cose da quel lontano E3 2005 quando Kazunori Yamauchi ha rivelato il nome provvisorio del progetto  “Gran Turismo Vision” per la console appena nata di casa Sony, Playstation 3. Mentre lo svilupppo del titolo iniziava, nel 2004 secondo quanto il boss di Polyphony Digital ha reso noto in una intervista, con 150 persone  che si dedicavano alla creazione del quinto capitolo della serie, sui nostri monitor e televisori sono successe tante cose.

La concorrenza infatti non rimaneva di certo a guardare, sfidando anno dopo anno, titolo dopo titolo, piattaforma su piattaforma, il re dei simulatori. La parola simulazione in questo scontro virtuale tra il concreto delle produzioni succedutesi fino ad oggi e l’aura quasi magica che circondava il titolo di Poliphony,  assumeva giorno dopo giorno un nuovo connotato, portando qualcuno a parlare, in attesa di provare qualcosa di concreto e considerando il tempo impiegato dal team nipponico, come di una simulazione di guida definitiva.

Alla fine dei giochi i nodi sono venuti al pettine: è valsa la pena attendere tutto questo tempo ? Continuate a leggere per scoprirlo.

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