A distanza di nove anni dal primo capitolo, Arrowhead Game Studios e Sony riportano sui nostri schermi il franchise di Helldivers. E lo fanno cercando di abbracciare una fetta di pubblico ancora più grande rispetto a quella che apprezzò il capostipite. Come? Passando ad un più “appetibile” e cinematografico sistema di gioco in terza persona.
Helldivers 2, dunque, abbandona la visuale isometrica e i comandi da twin-stick shooter del primo capitolo, proponendosi come un vero e proprio third person shooter. Ma non uno qualsiasi. Uno veramente ben riuscito e che ci ha incredibilmente sorpreso. Volete saperne di più? Non vi resta che continuare la lettura.
Helldivers 2 è disponibile dallo scorso 8 febbraio 2024 su PlayStation 5 e PC.
Versione testata: PlayStation 5
Per la Super Terra!
Diciamolo subito, Helldivers 2 non ha una trama classica o dei personaggi approfonditi. Non ha niente di quello che canonicamente rientra nell’ambito di un comparto narrativo “standard”.
Il video iniziale è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per capire il contesto ed il mood del gioco. Mette subito in mostra l’evidente vena parodistica della produzione di Arrowhead Game Studios. Potremo citarvi lo scontato Starship Troopers, o la meno scontata puntata dei Simpson in cui la marina militare traviava giovani menti al ritmo di “Yvan Eht Nioj”. Ecco, siamo a quel (geniale) livello.
Insomma, per quanto riguarda la narrativa non c’è molto da dire. Ma permetteteci comunque di fare un plauso agli sviluppatori e a Sony per avere avuto il coraggio di mettere al centro del background del prodotto, e ancora di più della campagna pubblicitaria, la tematica dell’esportazione della democrazia, così difficile da affrontare, soprattutto oggi. A volere ribadire che la nostra industria preferita ha raggiunto un livello tale di maturità da potersi permettere anche queste “piccole denunce”, al pari degli altri media.
Esportare la democrazia non è mai stato così divertente
Helldivers 2 è uno sparatutto cooperativo online in terza persona in cui eliminare minacce aliene grazie ad una grande varietà di armi, corazze e stratagemmi.
Il gunplay, anche e soprattutto grazie all’ottimo utilizzo delle peculiarità del Dualsense, riesce ad essere veramente appagante e viscerale. Debellare la feccia aliena restituisce una scarica di dopamina che genera assuefazione. Anche grazie allo spettacolo visivo che viene proposto a schermo. E non solo per l’eccelsa direzione artistica. Esplosioni, tempeste metereologiche di diversi tipi, scariche di piombo, laser e acidi. Gli effetti di luce e i particellari rendono ogni scontro dannatamente appagante anche dal punto di vista meramente visivo. E in modalità Prestazioni anche a 60 fps piuttosto stabili, al patto di scendere a qualche compromesso per quanto riguarda la risoluzione dell’immagine. Se cercate una analisi più approfondita delle performances tecniche della versione PC non perdetevi la recensione di Helldivers 2 (PC) a cura del nostro Edoardo.
La soddisfazione deriva anche dalle sensations restituite dalla cooperazione con altri videogiocatori, magari coordinando le azioni con la chat vocale perfettamente integrata. Helldivers 2, infatti, è un gioco che seppure tecnicamente si possa approcciare da soli, è pensato per essere giocato con altri. E lo mette subito in chiaro. Anche la terza delle nove difficoltà disponibili è cattivissima con chi decide di esportare la democrazia in solitaria.
La sopraggiunta necessità di coordinarsi con altri videogiocatori regala un nuovo strato di pianificazione all’intero paradigma ludico. Oltre alla possibilità di creare delle rudimentali build grazie alle varie corazze che favoriscono alcuni aspetti a discapito di altri, sono gli stratagemmi di cui sopra il vero fiore all’occhiello del gameplay (e game plan) di Helldivers 2. Questi non sono altro che delle abilità speciali dalla potenza devastante ma con limiti di utilizzo e tempi di cooldown, che si attivano premendo sequenze di tasti. Un po’ come facevamo negli anni 90 per immettere i cari vecchi cheats.
Dopo aver superato un brevissimo tutorial, Helldivers 2 ci catapulterà subito nel cuore dell’azione, senza troppe pretese. Ci verrà affidata una nave che fungerà da base operativa da cui gestire tutti i vari potenziamenti, l’equipaggiamento e le missioni.
Tramite il supporto olografico centrale potremo aprire una mappa della galassia, divisa in vari settori, in cui scegliere la prossima missione da affrontare. E in cui ci verranno indicate, oltre ai vari obiettivi speciali, anche le statistiche globali. La necessità di fare squadra di cui prima, unita a questo semplice espediente ha permesso di far prosperare un così forte senso di appartenenza alla community senza precedenti. Situazione fondamentale per il successo di un Game as a Service.
La varietà di missioni è più che discreta, potendo scegliere tra tutti i classici archetipi del genere (eliminazione orda, missioni di scorta, missioni di recupero, etc.). Durante l’esplorazione della mappa (generata proceduralmente) sarà inoltre possibile imbattersi in una miriade di obiettivi secondari o rinvenire sul campo materiali/valute (come i campioni) che serviranno a sbloccare e potenziare tutto il necessario per continuare ad esportare democrazia a livelli di difficoltà sempre maggiori.
A tal proposito, riteniamo la gestione delle tre valute in-game, ottenibili tutte semplicemente affrontando missioni su missioni, perfetta. Regala al videogiocatore e all’esperienza tutta un senso di progressione davvero ben calibrato e stimolante.
Stay in Hell, ‘Divers
Come abbiamo ribadito recentemente nella nostra recensione di Suicide Squad: Kill the Justice League, valutare un Game as a Service pochi giorni dopo il D1 è molto difficile.
La base di partenza ludica è senz’altro ottima, ma non possiamo dimenticare che ad oggi, ad esempio, Helldivers 2 presenta “solo” due tipologie di fazioni nemiche, i Terminidi e gli Automatron. Un Game as a Service vive grazie alla sua community, e gli sviluppatori devono riuscire a far sì che questa resti sui server del gioco anche nei mesi a venire, dopo l’euforia iniziale. Ottima anche l’infrastruttura online, seppure siano presenti, nel momento in cui scriviamo, due grossi problemi.
Prima di tutto, il matchmaking, sulla carta rapidissimo, non funziona come dovrebbe, nonostante i ripetuti hotfix degli sviluppatori. Per entrare in una lobby potranno volerci anche svariati minuti. Fortunatamente una volta che si inizia a giocare il netcode è perfetto, tanto che vi sembrerà di giocare offline. Ed è presente anche il graditissimo crossplay. L’altro riguarda la capacità dei server. Gli sviluppatori probabilmente non si aspettavano il successo che Helldivers 2 sta effettivamente riscuotendo e nei momenti “clou” (ad esempio, nel weekend) è davvero difficile giocare a causa della capacità di carico massima raggiunta dai server.
Successo comunque strameritato, lo ribadiamo, probabilmente anche grazie al price-tag di 39,99€ e alla gestione delle tanto (giustamente) odiate micro-transazioni, per nulla predatoria.
Commento finale
Vogliamo essere sinceri, nemmeno nelle nostre più rosee aspettative ci saremmo aspettati che Helldivers 2 riuscisse ad essere un titolo così dannatamente divertente. L’ottimo gameplay e la sua capacità di farci sentire parte di una squadra, e ancora più in grande di una community, valgono il prezzo del biglietto. Ora è compito degli sviluppatori far crescere la loro creatura, ma ad oggi, pur con qualche problemino relativo alla fruizione che scommettiamo verrà risolto in tempi brevi, riteniamo che Helldivers 2 sia il miglior Game as a Service presente sul mercato. Se non vi siete ancora arruolati, fatelo subito, c’è un sacco di spazzatura aliena da buttare!