Recensione in pillole: Mars Horizon

Toccare il cielo con un dito non è mai stato così facile, grazie al lavoro svolto dai ragazzi di Auroch Digital in Mars Horizon, titolo sviluppato in collaborazione con l’ESA (European Space Agency).

Versione testata: PC

Dagli albori della civiltà umana l’uomo sogna di esplorare la volta celeste, e illustri uomini di scienza hanno rischiato tanto per poter scoprire cosa si nascondesse oltre la coltre blu che ci accoglie. Negli ultimi secoli, questa curiosità si è accentuata, e le scoperte in ambito astronomico sono state sensazionali e notevoli.

Anche nel campo cinematografico, le produzioni in ambito “stellare” sono sempre state accolte positivamente dal pubblico, basti pensare ai kolossal Star Wars e Star Trek, al più recente Interstellar. Nel campo videoludico, poi, la scena è dominata da Destiny 2, mentre No Man’s Sky sta offrendo un’esperienza più romantica. Scanzonata a tratti.

Mars Horizon si colloca in questo contesto, offrendo un gestionale spaziale che ha come scopo ultimo l’approdo su Marte. Il tutto condito dal supporto dell’Agenzia Europea, l’ESA.

La base di partenza

Appena il gioco inizia, pone al giocatore il primo bivio. Si dovrà, infatti, scegliere di mettersi a capo di un’agenzia spaziale. Le scelte sembrano limitate (Europa, Stati Uniti, Cina, Russia o Giappone), ma la possibilità di creare la propria offre molta più liberta di quanta possa sembrare di essercene.

Le prime missioni, ovviamente, sono introduttive, e servono per far comprendere al giocatore le meccaniche di gameplay e gestione che dovrà poi sviluppare. I “turni” del gioco sono gestiti di mese per mese, e forzerà l’utente a pianificare gli investimenti, a farlo concentrare sulle tecnologie preferite e a fargli svolgere operazioni di raccolta dati. Tutto questo consentirà di ottenere fondi per ampliare e finanziare l’esplorazione stellare. Inoltre, in base alle nostre scelte muteranno anche i rapporti con le agenzie rivali, da amichevoli a competitivi e viceversa.

Un’organizzazione serrata

Ogni volta, dopo che il giocatore avrà impostato la missione attiva, sarà obbligatorio impostare il lancio vero e proprio. I requisiti di questa procedura contano la calibrazione delle risorse, la costruzione di razzi e strumenti accessori e/o il miglioramento della propria base operativa.

Sebbene la costruzione di per sé non sia eccessivamente complicata, la gran presenza di componenti e parametri è sì alta che le modifiche – fortunatamente – non si riducono a un semplice “metti e leva” di volta in volta dei pezzi migliori.

Anche il lancio del razzo non è un semplice schiacciare il tasto giusto, ma è influenzato – positivamente o negativamente – da una serie di parametri aleatori. Tutti questi fattori influenzeranno la capacità di raccogliere dati in maniera impeccabile, obbligando a volte il giocatore a dover ripetere nei mesi successivi l’operazione poiché non andata troppo a buon fine.

Una concorrenza serrata

In Mars Horizon, lo costruzione e il miglioramento della propria base operativa rappresenta un ottimo diversivo per ampliare l’offerta ludica. La vera chicca, poi, sta nella sinergia tra gli edifici; difatti, ogni costruzione andrà inevitabilmente a influire positivamente o negativamente sulle sue complementari e opposte. Decidere di installare una determinata area rispetto ad un’altra consentirà al videogiocatore di personalizzare in maniera unica la propria base.

Tutto questo processo porterà al confronto con le altre agenzie spaziali già presenti. Queste non saranno una macchietta sullo sfondo; difatti, per raggiungere determinati obiettivi dovremo collaborare e/o intralciare le nostre avversarie. Inoltre, per ogni evento non ci sta una sola risposta corretta; pertanto, ogni scelta è veramente demandata al gusto del videogiocatore, che dovrà sopportare e agire secondo il peso delle proprie scelte.

Sonoro e grafica

Mars Horizon, dato anche il budget contenuto, si presenta in una veste grafica veramente povera, nonostante negli hub riesca a regalare qualche immagine degna di nota. Tuttavia, ciò non basta per rilanciare un comparto grafico che non esce in maniera eccelsa, per usare un eufemismo.

Il comparto sonoro, invece, offre una OST veramente ben scritta, nonostante nell’economia del titolo appaia come poco più di un simpatico sottofondo e mai si ha il senso che sia presente e importante per seguire le vicende del titolo.

Conclusione

Mars Horizon è un gran bel gioco. Offre un gameplay tipico dei gestionali, ma unico nel genere spaziale. L’interattività della CPU è veramente ben sviluppata, tanto da considerarsi il piatto forte del titolo. Per gli amanti del genere è un must have, e per chi vuole introdursi a questa categoria è sicuramente un ottimo trampolino di lancio. Peccato che il comparto grafico poteva spingere un po’ di più, ma è perdonabile nell’economia del titolo.

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8.2

Consigliato


Mars Horizon è un gran bel gioco. Offre un gameplay tipico dei gestionali, ma unico nel genere spaziale. L'interattività della CPU è veramente ben sviluppata, tanto da considerarsi il piatto forte del titolo. Per gli amanti del genere è un must have, e per chi vuole introdursi a questa categoria è sicuramente un ottimo trampolino di lancio. Peccato che il comparto grafico poteva spingere un po' di più, ma è perdonabile nell'economia del titolo.

PRO


CONTRO

Cristian Cantalamessa
Cristian Cantalamessa
Laureato in amministrazione aziendale, collaboro per passione. Cerco sempre di portare e far usufruire di contenuti interessanti, spero di riuscirci. Buona lettura, per chi vorrà!

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