Super Kiwi 64 è solo l’ultimo prodotto del game designer Marcus Horn. Con la sua etichetta di sviluppo Siactro, lo sviluppatore persegue l’obiettivo dichiarato di offrire esperienze nostalgiche agli appassionati a prezzi assolutamente stracciati. Titoli come Macbat 64 e Toree 3D (ed il suo seguito Toree 2) hanno conquistato un substrato di fan grazie alle loro esperienze genuine e divertenti, vendute spesso al costo di un caffè.
Con Super Kiwi 64, Siactro si propone di omaggiare nuovamente l’era dei grandi platform della quinta generazione di home console. Lo fa regalando al proprio pubblico un titolo schietto e sincero, nel rispetto della sua filosofia di game design.
Super Kiwi 64 è disponibile digitalmente dal 2 Dicembre per PC (via Steam) e per Nintendo Switch (via eShop).
Versione testata: Nintendo Switch
Che gioco è?
Come il nome suggerisce, Super Kiwi 64 è un piccolo omaggio a platform storici della casa di Kyoto come Super Mario 64 e Donkey Kong 64.
Protagonista è un piccolo kiwi. Non parliamo del frutto, bensì del tradizionale piccolo volatile simbolo della cultura neozelandese. Rimasto intrappolato su un’isola, l’uccellino dovrà raccogliere un numero sufficiente di risorse per poter alimentare l’aeroplano che potrà portarlo in salvo.
Nessun antefatto narrativo o particolari sviluppi: Super Kiwi 64 propone un semplice e sbrigativo incipit per catapultarci immediatamente in un hub dal quale potremo accedere agli otto livelli di cui è composto il titolo. Dal sottobosco funghino alle cripte dimenticate, passando per spiagge assolate, il titolo omaggia esteticamente e tecnicamente l’era dei 64 bit. Preparatevi dunque a costruzioni poligonali estremamente asciutte ed una direzione artistica piuttosto lineare, coadiuvate da una colonna sonora fresca e spigliata. Un’operazione orgogliosamente amarcord dedicata ad un pubblico di nostalgici affezionati.
Perché giocarlo?
Calarsi nei panni del piccolo kiwi riporta il giocatore indietro nel tempo nei tardi anni ’90.
Il merito principale di Super Kiwi 64 è quello di farci assaporare nuovamente l’esplorazione spensierata di livelli di piccole e modeste dimensioni, alla ricerca di tutti i collezionabili presenti. Oltre alla raccolta degli ingranaggi sparsi in giro, dovremo anche interagire con il mondo di gioco attraversando anelli, azionando pulsanti e raccogliendo chiavi. Il level design, benché molto semplice, propone una selezione di situazioni piuttosto piacevole da giocare e qualche piccola missione da scoprire intuitivamente. Un divertimento semplice, ma davvero senza tempo.
Lo sforzo di Marcus Horn di riproporre un’esperienza amarcord viene tuttavia elevato dall’introduzione di un sistema moderno di controllo del personaggio. Non temete dunque di ritrovarvi un animaletto ingovernabile e nervoso: il piccolo kiwi risponderà con reattività ai comandi, richiamando la pulizia di produzioni molto più recenti. Interessante è poi la possibilità di sfruttare il becco dell’uccellino per rimanere incastrati nelle pareti: potremo dunque usare questa situazione di stallo per saltare nuovamente e puntare nuovamente il rostro, così iniziando sezioni di scalate alla ricerca dei collezionabili più nascosti.
Perché no?
Abbastanza complesso indicare i motivi per i quali Super Kiwi 64 potrebbe non essere un titolo giusto per tutti.
Anzitutto, è impossibile non riflettere sulla natura dell’operazione. Un piccolo progetto vintage, completamente rivolto e dedicato ai più ferrei appassionati dell’estetica e ludica di molte generazioni fa. Un’idea portata avanti con coraggio e rispetto, ma soprattutto con una trasparenza ed un’onestà che passa anche dal price tag della produzione: appena 2,99€. Qualsiasi difetto che possa presentare una produzione di questo tipo, trova dunque ampie attenuanti.
Detto questo, dobbiamo segnalare che Super Kiwi 64, benché divertente, è un titolo estremamente breve. I fan del platforming non avranno difficoltà a completarlo in circa 40 minuti, segreti compresi. Una durata che viene ulteriormente evidenziata da una difficoltà sostanzialmente inesistente. Non solo l’uccellino non subirà danni da caduta, ma i nemici presenti saranno del tutto inoffensivi. Raccogliere tutti gli oggetti presenti nei livelli sarà dunque un mero esercizio di platforming esplorativo, la cui unica complessità sarà aguzzare la vista per non perdersi nulla.
Coloro i quali poi non subiscono il fascino dell’estetica low poly, non cambieranno idea con l’ultimo prodotto Siactro. Dalle texture all’effettistica, passando per l’illuminazione, ogni aspetto tecnico di Super Kiwi 64 è un omaggio ad un’era appartenente al retrogaming. Un aspetto delizioso per alcuni, forse troppo arcaico per altri.
Commento finale
Super Kiwi 64 è l’ultima fatica di Marcus Horn, game developer che negli anni si è posto un obiettivo con la propria etichetta Siactro: offrire ai giocatori esperienze nostalgiche a prezzi contenuti. L’obiettivo è nuovamente centrato: la produzione è un omaggio all’era dei classici del Nintendo 64, di cui eredita sia l’aspetto ludico che quello tecnico. Con un price tag di appena 2,99€ è quasi impossibile da sconsigliare, salvo che siate completamente refrattari all’estetica low poly. Per tutti gli altri, potete dargli una possibilità con la consapevolezza che sarà un’esperienza breve ma piacevole.