Recensione in pillole: Tandem: A Tale of Shadows

Che gioco è?

Tandem: A Tale of Shadows è un puzzle game con caratteristiche platform che mescola in modo interessante la grafica a scorrimento laterale in 2D, alternata ad una visuale dall’alto.

Nei panni di Emma e il suo orsacchiotto Fenton, dobbiamo indagare sulla scomparsa del mago Thomas Kane. Per farlo, ci troviamo a vagare per quattro diversi mondi dalle caratteristiche magiche e misteriose. Utilizzando in alternanza Emma e Fenton, dovremo quindi superare tutti i rompicapo che compongono i livelli di ogni mondo, affrontare il boss che lo controlla e proseguire nella nostra ricerca.

Versione testata: PS4


Perché giocarlo?

Tandem: A Tale of Shadows offre parecchi spunti interessanti sotto l’aspetto del gameplay che lo rendono un titolo intrigante.

Su tutti, la prima cosa che colpisce quando si avvia il titolo è la possibilità di switchare tra i due personaggi in ogni momento. Il passaggio tra un personaggio e l’altro comporta anche un cambiamento nella visuale di gioco. Se controllando Emma ci troviamo a giocare con una visuale dall’alto che ci offre una panoramica completa dello scenario di gioco, Fenton è caratterizzato da una grafica a scorrimento laterale in 2D. Questo passaggio provoca anche un cambiamento nei comandi di gioco. Fenton, infatti, potrà saltare da un ostacolo all’altro come accade tipicamente nei platform. Emma, al contrario, sostituisce il comando di salto con la possibilità di correre. Entrambe le abilità sono state inserite sapientemente da Monochrome Paris e vengono sfruttate a dovere nel superamento dei livelli.

Nonostante il gioco non abbia una longevità smisurata, Tandem: A Tale of Shadows introduce parecchi elementi nuovi con il procedere dei livelli. Come da manuale del genere, i primi livelli sono più semplici con una difficoltà che aumenta progressivamente avanzando nei mondi di gioco. Di conseguenza, gli ostacoli che vanno a complicare l’avventura di Emma e Fenton diventano sempre più complessi.

Fenton, ad esempio, si può spostare soltanto se si trova nella luce, sfruttando le ombre che possiamo creare con la lanterna di Emma come piattaforme per muoversi. Col progredire dei livelli, però, molti degli ostacoli andranno a spegnere temporaneamente la lanterna di Emma, rendendo impossibile l’utilizzo di Fenton. Al contrario, altri ostacoli serviranno da piattaforma per l’avanzare di Fenton ma avranno al loro interno dei nemici che uccideranno istantaneamente Emma.

Il titolo di Monochrome Paris inserisce inoltre parecchi easter egg da trovare all’interno degli scenari. Questi vanno ad approfondire un minimo la trama di gioco e ne estendono la longevità data la difficoltà nel trovarli.

Perché no?

Nonostante delle premesse piuttosto interessanti, Tandem: A Tale of Shadows presenta molte problematiche che ne limitano il valore.

La mancanza più grave è sicuramente quella che riguarda il comparto narrativo. La storia è solo accennata e presentata tramite un filmato introduttivo che precede il menu principale del gioco. Sappiamo che Emma è affascinata da questo mago e che vuole ritrovarlo e sappiamo che Fenton cade da una carrozza e si unisce ad Emma nella ricerca. Da qui in poi, nonostante la nostra ricerca di Kane avanzi spedita, non vengono più forniti dettagli sulla storia.

I livelli scorrono uno dopo l’altro con la stessa animazione che parte nel momento in cui Fenton prende il cristallo che offre a Emma e sblocca il mondo successivo ma non ne capiamo il motivo. Anche i boss che delimitano l’accesso ai mondi successivi, pur essendo molto belli da vedere e interessanti nel gameplay, non offrono aggiunte significative alla narrazione, limitandosi al ruolo di semplici livelli speciali.

Inoltre, sotto l’aspetto del gameplay, il titolo di Monochrome Paris presenta alcuni bug che possono diventare problematici. Quelli che abbiamo sperimentato si sono verificati nel controllare Fenton. In alcuni casi, se si salta in un fascio d’ombra, si può venir risucchiati rimanendo a fluttuare a mezz’aria. In questa situazione, premendo ripetutamente il tasto per saltare siamo riusciti ad oltrepassare l’ostacolo senza bisogno di utilizzare Emma per rimuoverlo. Si tratta di normali problematiche che possono affliggere un titolo al day one e non sarà difficile rimuoverle con future patch ma è nostro compito sottolinearle.

Commento finale

Nonostante tante buone idee, Tandem: A Tale of Shadows non riesce a convincere fino in fondo. Se, da una parte, l’aspetto del gameplay lascia molti buoni spunti, dall’altra, il comparto narrativo ha delle evidenti carenze. È molto interessante la scelta di utilizzare due personaggi in modo alternato, cambiando di conseguenza anche la visuale di gioco e alcuni elementi dei comandi come il salto e la corsa ma i personaggi rimangono totalmente piatti. Insomma, la bella atmosfera che si crea grazie al comparto tecnico è vanificata da una storia che non coinvolge per niente.

7

Tandem: A Tale of Two


Nonostante tante buone idee, Tandem: A Tale of Two non riesce a convincere fino in fondo. Se, da una parte, l’aspetto del gameplay lascia molti buoni spunti, dall’altra, il comparto narrativo ha delle evidenti carenze. È molto interessante la scelta di utilizzare due personaggi in modo alternato, cambiando di conseguenza anche la visuale di gioco e alcuni elementi dei comandi come il salto e la corsa ma i personaggi rimangono totalmente piatti. Insomma, la bella atmosfera che si crea grazie al comparto tecnico viene vanificata da una storia che non coinvolge per niente.

PRO

Interessante gestione della camera

CONTRO

Comparto narrativo poco curato
Antonio Rodofile
Antonio Rodofile
Già da prima di imparare a scrivere, i miei genitori mi hanno messo un pad tra le mani. Quel pad, nel corso degli anni, ha cambiato forma, dimensioni, peso ma la passione è rimasta invariata. Dopo tanti anni di studi tra media, cinema e videogiochi, sono sbarcato un po' per caso e un po' per destino nella critica videoludica che concilia le mie due più grandi passioni: scrivere e giocare.

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