Come più volte ribadito sulle nostre pagine, amiamo il mercato indie. Completa e valorizza l’offerta ludica perché permette di affiancare alle grosse produzioni tripla AAA più “standardizzate”, prodotti originali o comunque appartenenti a filoni videoludici più “rischiosi” perché ormai fuori tempo/moda per le masse.
Quello degli action adventure in 3D con visuale isometrica, come alcuni classici Zelda per capirci, è uno dei generi a cui facciamo riferimento.
Gli sviluppatori di Tiny Roar con il loro XEL hanno cercato di ritagliarsi un loro spazietto proprio in questo contesto. Saranno riusciti a regalarci un prodotto valido o no? Non vi resta che continuare la lettura per scoprirlo!
XEL, già uscito a luglio 2022 su PC e Nintendo Switch, è disponibile dal 21 aprile 2023 su PlayStation 4 e PlayStation 5 e dal 19 maggio 2023 su Xbox One e Xbox Series X|S.
Versione testata: PlayStation 4
Che gioco è?
Come accennato in apertura di recensione, XEL è un action adventure in 3D con visuale isometrica.
La storia si mette in moto utilizzando uno dei più classici cliché dei videogiochi. La nostra protagonista, a seguito di un incidente, perde la memoria, tanto da non ricordarsi nemmeno il suo nome. Faremo subito la conoscenza di un robottino di nome Chap che ci introdurrà al mondo di gioco, un’ambientazione sci-fi fantasy che cerca di coniugare passato e presente, un po’ come il mondo di Horizon di Guerrilla Games (a proposito, QUI trovate la nostra recensione di Burning Shores).
La trama e il background narrativo, per quanto stra-abusati, sembrano interessanti e ben costruiti, anche grazie all’ottimo doppiaggio in lingua inglese e agli eco, audio-diario sparsi nelle varie aree che forniscono dettagli aggiuntivi sulla storia, ma purtroppo non possiamo approfondire la questione perché… lo capirete tra poco.
Verremo catapultati in infiniti cliché anche appena prenderemo il pad in mano: XEL non offre nulla di veramente nuovo. Incapperemo in situazioni già vissute e stra-vissute, senza nessun particolare guizzo. Ma badate bene, questo non è sempre un problema.
Perché giocarlo?
Come ogni buon “Old Zelda-like” che si rispetti, passateci l’etichetta, gli enigmi sono un elemento principale dell’offerta ludica ed in XEL rappresentano la parte più riuscita del pacchetto, quella che spinge il giocatore a continuare a giocare.
Avremo a disposizione vari gadget da combinare per risolvere i vari puzzle e soprattutto un’abilità specifica della protagonista che le permette di saltare, in zone specifiche, nello spazio-tempo. Come già accennato, non c’è nulla di nuovo, anzi, ma tutti gli enigmi sono pensati bene e stuzzicano il videogiocatore con soluzioni sempre logiche e mai banali. Purtroppo, i pregi di XEL finiscono qui.
Perché no?
Altri due elementi fondamentali degli “Old Zelda-like” sono i combattimenti e l’esplorazione, questa anche legata alla componente puzzle di cui sopra… e purtroppo qui dobbiamo stendere il proverbiale “velo pietoso“.
I primi sono veramente pessimi. Gli attacchi, le parate e le schivate sono legnosissimi. I nemici sono pochi e con un singolo pattern offensivo. Le hitbox sono deplorevoli. Insomma, non riusciamo a salvare niente. Se proprio vogliamo essere buoni, le boss fight dispongono di fasi più elaborate che rendono gli scontri un tantino più piacevoli, ma la legnosità e lentezza di fondo restano, essendo intrinsechi al game design.
Lentezza e legnosità che pervadono anche le fasi esplorative, non solo per la comunque scarsa reattività dei comandi, ma anche per il level design delle mappe. Sono enormi e vuote, piatte tanto da rendere gli spostamenti veramente tediosi. Questo aspetto ammazza il ritmo del prodotto: XEL a lunghi tratti è veramente noioso da giocare.
Il comparto tecnico, inoltre, è veramente lacunoso. Bug e glitch che richiedono il riavvio (e che possono far perdere molti minuti di gioco, visto che non esiste un save automatico), compenetrazioni, caricamenti lunghissimi e soprattutto cali di frame rate inspiegabili.
Già così il quadro presentato non è dei migliori, vero? Ma non è finita qui, dobbiamo chiudere la questione che abbiamo lasciato in sospeso prima. Volete sapere perché abbiamo scritto che non possiamo approfondire la questione relativa alla narrativa? Perché non abbiamo potuto finire il gioco.
Dopo quasi 3 ore di gioco, pensiamo quindi approssimativamente a metà avventura, quando tutte le vicende sarebbero dovute entrare nel vivo e il gameplay sarebbe potuto “esplodere” con conseguenze positive anche su varietà e ritmo, siamo incappati in un “game-breaking bug“. Abbiamo riavviato il gioco, lo abbiamo riscaricato, cancellato il save e siamo ritornati in quel punto, ma niente da fare… non ci è apparso il prompt dei comandi necessario ad utilizzare una valvola e chiudere un getto che ci avrebbe permesso di attraversare una porta e arrivare nella stanza successiva.
Abbiamo fatto ricerche in rete e abbiamo scoperto che:
- è successo a molti altri;
- non è l’unico game-breaking bug del titolo;
- sono presenti anche nella versione PC, che è uscita quasi un anno fa.
Commento finale
Alla luce di quanto detto, XEL è un titolo altamente sconsigliato. Siamo di fronte ad un prodotto che, in condizioni “normali” avrebbe potuto ottenere una sufficienza risicata e non di più. In questo stato, però, è una testimonianza di scarso rispetto degli sviluppatori verso il proprio pubblico. Non è possibile che nel 2023 escano videogiochi che non possono essere portati a termine. Ci dispiace amaramente constatare quanto appena detto, ma non potevamo fare diversamente.