Recensione Inkulinati, ne ferisce più l’inchiostro della spada

Dopo poco più di un anno trascorso in Early Access, lo strategico Inkulinati si presenta ai nastri di partenza con l’obiettivo di affascinare il pubblico. Al di là del buffo nome (quantomeno per il pubblico italiano), l’opera di esordio del team polacco Yaza Games attinge all’immaginario dell’arte medievale come nello stupendo Pentiment o nel trascurabile Saga of Sins. E mescola il tutto ad una infrastruttura strategica a turni, deliberatamente scanzonata ma non per questo superficiale. Tutt’altro.

Pubblicato da Daedalic Entertainment, il progetto Inkulinati parte ancor più da lontano, dopo una fruttuosa campagna Kickstarter capace di raccogliere quasi quattro volte il traguardo fissato dagli sviluppatori (oltre 70.000 dollari a fronte dei 20.000 richiesti). Un gioco di strategia a turni basato su livelli, che ha preso vita dalla carta così come fanno i disegni dei manoscritti medievali con il misterioso inchiostro “vivo”. Curiosi? Ve ne parliamo nella nostra recensione.

Inkulinati sarà disponibile in release completa dal 22 Febbraio su PC (via Steam), Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series e Xbox One.


Versione testata: Xbox Series


La cumbia dei marginalia

Se, nell’ultimo periodo, abbiamo avuto modo di vedere titoli adottare lo stile miniaturistico dei manoscritti medievali o rifarsi all’operato del pittore olandese Hieronymus Bosch, Inkulinati sceglie un’altra strada.

Impossibile infatti parlare della produzione di Yaza Games senza soffermarsi anzitutto sulla sua ricercatezza estetica, che riprende la tradizione medievale dei marginalia. Si trattavano di veri e propri meme ante litteram, piccoli disegni buffi ed apertamente irriverenti, che tendevano a farsi gioco della letteratura religiosa e filosofica dei manoscritti dell’epoca. Il team di sviluppo ha deciso di sfruttare questo immaginario per creare qualcosa di particolare, che colpisce e resta impresso per stile ed unicità. E sono proprio i marginalia a trascendere la loro funzione, da mera ispirazione artistica a vero e proprio nucleo ludico della produzione.

La direzione artistica è stupenda.

Ma chi sono gli Inkulinati a cui si riferisce il titolo? Al di là dell’equivocità goliardica che rievoca a noi incorreggibili italiani, si tratta di una crasi tra “ink” (inchiostro) ed “illuminati” (a rievocare gli omonimi manoscritti ricchi di illustrazioni). Così si autodefiniscono i membri di una sorta di setta, composta da artisti capaci di utilizzare l’inchiostro “vivo” in grado di animare le creature disegnate. Nello specifico, il gioco ci mette nei panni di un aspirate maestro Inkulinati che dovrà svelare il mistero di questi poteri ed affrontare lungo il cammino avversari e pericoli.

Un presupposto narrativo molto semplice che tuttavia non impedisce a Yaza Games di calcare la mano con il richiamo a personaggi storici, situazioni deliranti e rappresentazioni ironiche. Insomma, in linea generale il lavoro svolto dal team di sviluppo riesce pienamente ad incantare il giocatore, facendogli abbassare la guardia in attesa di strappargli una risata… per poi punirlo con la rigidità del proprio gameplay, cuore pulsante della produzione.

Hildegard è uno dei personaggi che incontrerete lungo la vostra avventura.

Ed elli avea del cul fatto trombetta

Dopo aver appreso i rudimenti nell’espansiva modalità Accademia, sarà il momento di iniziare il vostro Viaggio nell’omonima modalità.

Qui si avrà l’opportunità di creare e sviluppare il proprio personaggio, decidendo il tipo di percorso da intraprendere, come sviluppare il proprio esercito di creature e come portare avanti l’avventura. Perché se è vero che le regole di gameplay potrebbero riassumersi schematicamente nel disporre adeguatamente le proprie truppe e sconfiggere le avversarie stando attenti al terreno di battaglia, Inkulinati diventa presto molto più articolato. Non solo, com’è lecito, ogni Bestia avrà caratteristiche diverse, ma la disposizione in campo diventerà fondamentale. Questo a causa della conformazione 2D delle mappe, strutturate su più piani verticali e i cui margini diventano letali strapiombi tanto per i nemici quanto per voi. E se la gestione dell’inchiostro diventa imprescindibile per dar vita alle vili creature, è soprattutto lo studio delle loro abilità e delle combo con le specificità del terreno di battaglia che fa davvero la differenza. Anche quando vincere uno scontro diventa più un’equazione matematica che un atto di strategia dettato da statistiche e percentuali.

Tenete sempre d’occhio l’inchiostro.

C’è anche un bel pizzico di roguelite nella struttura generale, visto che le mappe sono generate proceduralmente. Una circostanza che permette al titolo di risultare non solo sempre imprevedibile, con incontri sorprendenti (uno non possiamo tacerlo: occhio al buon vecchio Dante Alighieri), ma anche grandemente rigiocabile. Non vi aspettate tuttavia di completare il titolo al primo colpo. Il percorso verso la vittoria è irto di pericoli e lungo la strada dovrete accumulare risorse e prestigio, gestendo un numero limitato di vite a disposizione. Terminate le vostre quattro possibilità complessive e dovrete ricominciare tutto da capo, magari stavolta cambiando le vostre tattiche.

Inkulinati inoltre pensa anche al PvP in locale, permettendo di affrontare amici e familiari per determinare chi è il più grande Maestro. In queste fasi è possibile scegliere il proprio esercito, i Talenti, l’avatar e il campo di battaglia, oltre ad altri parametri e opzioni.

Ovviamente, ciascuna Bestia ha caratteristiche proprie di movimento, attacco e difesa.

Occhio ai margini

Arrivati a questo punto, potreste essere molto attratti da Inkulinati, soprattutto se siete fan degli strategici. Tuttavia dobbiamo soppesare alcuni aspetti della produzione che, forse, non la rendono adatta proprio a tutti.

Anzitutto, Inkulinati da buon strategico ha un numero importante di meccaniche e regole da apprendere. Tuttavia, per sua stessa natura e per il poco spazio che lascia all’errore, dovrete abituarvi non solo a conoscere ogni sfumatura delle vostre armate animalesche, ma anche una precisa idea di come portare avanti uno scontro. C’è, in questo senso, ben poco spazio di manovra ed anche la minima leggerezza può costarvi tremendamente cara. Soprattutto nelle fasi più avanzate, dove i vostri avversari saranno altrettanto minuziosi col proprio inchiostro. Inkulinati non si può definire un titolo difficile, sia chiaro… ma schematico, questo si.

Le fiamme infernali vi costringeranno ad agire rapidamente e sacrificare inevitabilmente alcune Bestie.

E non credete di trovarvi in condizioni migliori all’inizio: infatti, ecco che la meccanica della Noia porta a depotenziare le Bestie che usate più spesso, costringendovi a variare spesso le vostre soluzioni tattiche. Da un lato un’idea interessante, ma dall’altro non esattamente user friendly con un titolo così geometrico. Il tutto viene reso inoltre ancora più incerto dagli eventi cataclismatici, capaci di sovvertire uno scontro in qualsiasi momento. Fiamme infernali improvvise potrebbero, ad esempio, ristringere sempre più i margini delle pagine, costringendovi a dover improvvisare o… capitolare senza grosse colpe.

Anche la contestualizzazione narrativa ci ha lasciati un pochino interdetti. Comprendiamo che la storia non è spesso un fiore all’occhiello del genere, e che soprattutto in questo ambito vince l’intento dissacrante, ma ci sarebbe piaciuto essere più coinvolti nella storia degli Inkulinati.

Da un lato, il titolo è abbastanza blando all’inizio… dall’altro lato, diventa molto impegnativo nelle fasi finali.

Commento finale

Inkulinati arriva finalmente alla sua full release e lo fa con un prodotto tanto affascinante quanto complesso. L’estetica medievale dei marginalia trasmette una personalità unica al progetto, così come un gameplay efficacemente strategico e stratificato. Tuttavia, come per tutti i titoli che decidono di abbracciare al contempo un art design peculiare ed un genere di nicchia, il risultato finale è inevitabilmente un prodotto che non è facile consigliare a tutti. Al di là delle indiscutibili qualità, l’opera di esordio di Yaza Games è un chiaro esempio di quello che il mercato indie sa riservare: soprattutto i fan della tattica dovrebbero buttarci un occhio.

7.7

Inkulinati


Inkulinati arriva finalmente alla sua full release e lo fa con un prodotto tanto affascinante quanto complesso. L'estetica medievale dei marginalia trasmette una personalità unica al progetto, così come un gameplay efficacemente strategico e stratificato. Tuttavia, come per tutti i titoli che decidono di abbracciare al contempo un art design peculiare ed un genere di nicchia, il risultato finale è inevitabilmente un prodotto che non è facile consigliare a tutti. Al di là delle indiscutibili qualità, l'opera di esordio di Yaza Games è un chiaro esempio di quello che il mercato indie sa riservare: soprattutto i fan della tattica dovrebbero buttarci un occhio.

PRO

Artisticamente curato e ricercato | Facile da apprendere, difficile da padroneggiare | Tanto solenne quanto irriverente |

CONTRO

Le fasi iniziali sono decisamente lente | Ancora qualche problemino di bilanciamento | L'estetica medievale potrebbe non incontrare il gusto di tutti |

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