Recensione Limbo

A che gioco giochiamo?

Limbo è un gioco che può essere classificato come un Puzzle–Platform. Un titolo senza ombra di dubbio atipico, nel quale non basta solamente avere riflessi pronti per saltare buche, evitare i numerosi nemici e dondolarsi appesi a funi per giungere al traguardo. Pur facendo uso di soli due tasti (salto e azione), oltre all’abilità basilare di evitare gli ostacoli, è richiesto anche l’utilizzo della materia grigia per affrontare gli enigmi che di volta in volta ci si pareranno d’innanzi. I puzzle da risolvere non sono di una difficoltà assurda, ma nemmeno mai banali. Nei livelli più avanzati del gioco potremo assaporare l’ottima fisica inserita nel titolo.

Fisica che dovremo combinare alle nostre capacità logico-cognitive per risolvere puzzle più complessi di quelli affrontati in precedenza. Durante i 24 capitoli che compongono l’avventura capiterà molto spesso di morire; infatti gli stessi sviluppatori hanno definito Limbo un “trial and error”. A dispetto del protagonista, il gioco è molto violento, e anche se non assisteremo ai classici fiumi di sangue o particolari effetti truculenti, la morte del fanciullo viene lasciata immaginare a noi giocatori, tramite effetti sonori inequivocabili.

La mia tv deve avere qualche problema

Se state ancora tentando di regolare meglio l’immagine del vostro monitor o televisore, lasciate perdere. Limbo è un gioco dall’artwork in bianco e nero, come citato precedentemente. E’ inutile girarci attorno: l’aspetto tecnico è ciò che fa di Limbo un titolo estremamente interessante. Grazie ad una direzione artistica di prim’ordine e all’eccellente comparto sonoro possiamo vivere dei momenti di ansia e terrore allo stato puro. screenshot02-800x450Non stiamo parlando di un horror game a tutti gli effetti, però dopo aver incontrato il ragno gigante nella foresta, il senso di paura e preoccupazione ci accompagnerà per il resto del nostro pellegrinaggio in chiaro-scuro. Le ambientazioni che fanno da sfondo alla nostra avventura sono piuttosto varie e mai fuori luogo, disegnate in modo sublime e animate alla perfezione. Il senso di abbandono e di solitudine che avvertiremo sarà difficile da dimenticare facilmente.screenshot03-800x450

Per quanto riguarda il sonoro vi basti pensare che il gioco non gode di una vera e propria soundtrack, in compenso gli ottimi effetti sonori, tra lugubri scricchiolii, versi di animali e molto altro fanno immedesimare ancora di più il giocatore nell’atmosfera minimalista completando con l’immaginazione quello che l’occhio non vede. Inoltre, gli effetti sonori presenti non serviranno solo da contorno, ma vi torneranno utili anche in alcuni rompicapi; non voglio anticiparvi nulla per non rovinarvi la sorpresa. A voi il piacere di scoprirli.

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