Recensione LINKS

Qui non contano i fatti, ma le parole!

Red Glove stupisce ancora una volta il mercato dei giochi da tavolo con una proposta tanto semplice quanto efficace. Cosa pensa una persona, quando si pronuncia la parola “rosso”? Ad alcuni viene in mente una fragola, ad altri un cuore, ma perché poi non pensare ad un pallone colorato? Links fa leva su questa semplice verità del nostro cervello: pensiamo tutti a cose diverse, ma sempre con qualcosa in comune.

Lo scopo del gioco è trovare un collegamento tra varie parole, a patto che quella (o quelle) di partenza e quella (o quelle) di arrivo condividano almeno una caratteristica. Gli abbinamenti verranno proposti in tutte le salse, per un totale di sette diverse modalità di gioco. L’offerta propone sfide di tutti i tipi e basate su vari livelli di difficoltà. Quanto tempo avete a disposizione per giocare? Quanti sono i giocatori presenti? Non importa, perché Links ha una soluzione per ogni circostanza. Basta sapere la parola giusta al momento giusto.

La “parola” alla confezione

Red Glove ha pensato proprio a tutti ideando Links, e lo si capisce sin dal primo sguardo alla confezione: piccola, pratica, squadrata, entra all’interno di un qualsiasi zainetto da viaggio, o in una busta per brevi tragitti, senza creare particolari problemi. La filosofia a base di carte, che già di per sè non occupano una quantità di spazio eccessivo, la fa da padrone.

Nel dettaglio la confezione è già pronta per giocare dopo pochi secondi: al suo interno troviamo il regolamento di gioco (che illustra tutte le modalità presenti), la clessidra per scandire il ritmo dei vari turni, 65 carte azzurre (le carte “facili”), 55 carte rosse (le carte “difficili”) e 30 pedine stella (per segnare il punteggio o comunque i dati sul tabellone di gioco improvvisato).

A prescindere dal contenuto, Links richiede una superficie piana sufficientemente estesa per disporre tutto il materiale. Non servirà allineare tutte le oltre cento carte in una sola volta, ovviamente, ma la loro disposizione seguirà comunque alcune forme geometriche che richiedono spazio. Insomma, sopratutto se il numero di giocatori supera le tre unità, è consigliabile disporre di un tavolo di una certa dimensione.

Gira, guarda, parla!

In Links lo scopo della partita è creare collegamenti tra le carte, collegamenti basati su almeno una caratteristica in comune. La parola va pronunciata e gridata ad alta voce, e può essere una cosa, una persona o un animale. Facciamo un esempio rapido: vanno collegate le carte “Giallo” e “Vegetale”. Cosa potremmo dire, prima che siano gli altri a farlo? “Limone” va benissimo: è giallo ed è un vegetale. “Fiore” potrebbe invece venire contestato dagli altri giocatori, perché bene o male rientra nel mondo vegetale, ma il colore giallo non è una caratteristica così importante come per il limone. Cominciate a capire il meccanismo?

Naturalmente, complice anche l’infamia dei nostri amici, è possibile che la correttezza di una nostra scelta venga contestata: ovvero qualcuno può sostenere che la nostra parola non va bene per eseguire il collegamento. Che cosa si fa in quel caso? La scelta viene messa ai voti. Se la metà dei giocatori o la maggioranza di essi decide che la parola è corretta, allora la parola è corretta. Fine della storia.

Le carte possiedono due colori diversi: possono essere verdi o rosse. In questo modo è possibile regolarsi sui gradi di difficoltà della partita. Le carte verdi sono quelle di difficoltà “standard”, “normale”, quelle rosse invece sono pensate per gli esperti, comunque richiedono collegamenti più difficili da realizzare e meno immediati. E’ anche possibile mescolare i due mazzi per creare partite personalizzate, dosando le carte in base alle proprie esigenze.

Tante modalità, per tutti i gusti

Links propone in tutto sette diverse modalità di gioco. Il numero di giocatori richiesto va dai 2 fino al massimo di 10, ma non è tutto: ci sono partite veloci e immediate, altre che vanno giocate a squadre, altre ancora sono adatte all’aperto, e qualcuna è anche pensata per i più piccoli, o comunque consente loro di confrontarsi con gli adulti senza particolari problemi.

La versione classica è Links Original: qui dobbiamo collegare con le nostre pedine stella due lati di una griglia composta da carte, trovando gli opportuni collegamenti tra di esse ad ogni turno. Le pedine si collegano solo su carte adiacenti, ma in qualsiasi direzione: verticale, orizzontale o in diagonale. Una volta per turno, il mazziere estrae una carta.

A quel punto tutti i giocatori, contemporaneamente, pensano il più velocemente possibile ad una parola che colleghi la caratteristica della carta appena estratta ad una qualsiasi delle altre carte presenti nella griglia. Il primo che riesce nell’impresa esclama la parola e piazza la sua pedina su quella carta della griglia. E così via, fino a collegare due lati della griglia di carte tra di loro.

Non mancano varianti molto interessanti: Links Negative richiede di esclamare la parola che non ha (e non può avere in nessun caso) un collegamento con le caratteristiche delle carte in campo. Links Cruel e Links Speedy sono ancora più veloci: è una sfida ad eliminazione progressiva, all’ultima parola.

Commento Finale

Links è un gioco da tavolo immediato, rapido e divertente. Propone un gran numero di sfide molto variegate, e ci permette di tenere il cervello e i riflessi sempre pronti. Viene anche venduto al prezzo budget di 16.50€, non c’è quindi nessun motivo particolare per non concedergli una possibilità anche in famiglia.



PRO


CONTRO

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