Il simulatore di volo definitivo è pronto al decollo.
Quello di volare è probabilmente il desiderio più antico dell’uomo, affascinato da sempre dalla natura degli uccelli. Le leggi della fisica hanno reso irrealizzabile questo sogno per millenni, contando centinaia di tentativi ed esperimenti non riusciti. Tra questi ricordiamo le innovazioni tecnologiche di Leonardo Da Vinci, come il paracadute, o il mito greco di Dedalo e Icaro, i quali costruirono ali con piume di uccello finendo però con la morte del secondo.
Insomma, l’uomo ha sempre cercato di volare, complice anche la sensazione di estrema libertà che trasmette la vastità del cielo. Il primo volo con equipaggio andato a buon fine fu compiuto nel 1783 da due francesi, che riuscirono a volare per 26 minuti sopra Parigi a bordo di una mongolfiera ad aria calda. Da quel momento l’interesse verso la conquista dei cieli conobbe un deciso incremento, ma la svolta definitiva avvenne precisamente il 17 dicembre 1903: con un vero e proprio aereo a motore, i fratelli Wright riuscirono a volare per 12 secondi percorrendo una distanza di 36 metri. Quell’evento cambiò il mondo per sempre, segnando un’evoluzione continua nel campo dell’aviazione nei decenni seguenti fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui gli aerei sono perfettamente integrati nella quotidianità di ognuno di noi fra spostamenti per lavoro e viaggi.
Nonostante i prezzi ormai alla portata di chiunque, non tutti potrebbero avere l’occasione di volare nella vita, che si tratti di assenza di necessità o per motivi talvolta legati alla salute. Se invece pensiamo a quanti di noi vorrebbero provare l’ebbrezza di pilotare un aereo, la probabilità scende a zero a meno che non siate intenzionati a diventare piloti sin da bambini (e coroniate effettivamente il vostro sogno). Sul piano virtuale esistono diversi videogiochi o applicazioni in grado di metterci nei panni di un pluridecorato pilota di caccia piuttosto che di un aereo di linea. La somiglianza con la realtà, però, è praticamente nulla, a meno che non si parli del nuovo Microsoft Flight Simulator.
L’attesissima ultima fatica dei ragazzi di Asobo Studio e XBOX Game Studios regala un’esperienza simulativa di altissima qualità sotto ogni punto di vista, con un livello di fedeltà e fotorealismo inediti e a dir poco impressionanti. Il titolo è attualmente disponibile solo su PC e dispone di diverse edizioni, partendo dalla Standard a 69,99€ (gratuita con XBOX Game Pass) fino alla Premium Deluxe a 119,99€ che include 10 aerei esclusivi e 10 aeroporti internazionali aggiuntivi. E’ stato comunque confermato l’arrivo anche su XBOX One e XBOX Series X entro la fine dell’anno.
Prima di farvi conoscere le nostre impressioni, vogliamo ringraziare Microsoft per averci fornito in anticipo una copia digitale del gioco ai fini della recensione.
Il giro del mondo dalla sedia di casa
E’ importante sottolineare che Microsoft Flight Simulator non dovrebbe essere definito un videogioco, bensì il prodotto d’intrattenimento per eccellenza nel campo dei simulatori di volo. La cura riposta nella realizzazione di ogni dettaglio è maniacale, al punto da renderlo un affidabile strumento di allenamento per i veri piloti. Ciò non toglie che siano presenti parecchie opzioni di accessibilità per i neofiti così da permettere ad una maggiore fetta di utenza di goderselo, ma vi assicuriamo che chiunque resterà a bocca aperta di fronte al mastodontico lavoro svolto.
Avremo modo di metter mano ad una quantità piuttosto fornita di parametri di preparazione, variabili a seconda dell’aereo che decideremo di pilotare. Fra questi sono inclusi addirittura il dosaggio della miscela del carburante ed il singolo peso di pilota, copilota ed eventuali bagagli. Lo stesso vale per la presenza dei danni da sollecitazione dovuti ad un’elevata forza G, effetti di congelamento, guasti di diversa origine, condizioni meteo modificabili e chi più ne ha più ne metta. Al massimo livello di realismo la complessità di ogni volo è assicurata ed ogni minimo imprevisto può avere un impatto non di poco conto sulle nostre tratte, lunghe o brevi che siano. Smanettando con tutte le impostazioni a nostra disposizione, quindi, è possibile riprodurre fedelmente qualsiasi situazione in ogni sua variante, persino per quanto riguarda la velocità del vento.
Siccome il titolo si presenta come un simulatore nella sua essenza più pura, non aspettatevi campagne o missioni da completare. La modalità principale si basa infatti sulla semplice selezione di un luogo di partenza e di destinazione per i nostri viaggi, siano essi su territorio nazionale o intercontinentali, la cui durata corrisponde a quella reale. Sì, anche noi stentavamo a crederci ma avete capito bene. Il nostro primo volo completo lo abbiamo effettuato dall’aeroporto Sandro Pertini di Caselle Torinese a quello Charles de Gaulle di Parigi, che stando a quanto riportato su internet richiede circa un’ora e quindici minuti senza scali. Indovinate un po’? Abbiamo impiegato lo stesso tempo per percorrere il tragitto nel titolo, altro elemento che denota l’accuratezza e l’immensità dello sviluppo. Vien da sé che le lunghe traversate, pur con diversi scali impostati per rifornirsi di carburante e quant’altro, possono diventare facilmente noiose per chi, appunto, scambia Microsoft Flight Simulator per un classico videogioco.
Esistono comunque un paio di modalità alternative che possono contare su un obiettivo prestabilito, ossia sfide di atterraggio in condizioni difficili, escursioni naturalistiche verso località remote e sfide giornaliere. Non manca ovviamente il tutorial, che riesce tra l’altro a fornire una discreta infarinatura nell’apprendimento di nozioni di volo e tecnicismi dell’aviazione. Ovviamente non stiamo sostenendo che possa sostituire una scuola preposta alla formazione di veri piloti, ma i vari concetti spiegati risultano chiari.
Attualmente sono presenti 30 aeromobili tra cui scegliere liberamente, ognuno dotato di statistiche e maneggevolezza uniche. Dal leggero ed agile Cessna 152 fino ai giganti del cielo come il Boeing 747, l’esperienza di volo non risulta mai la stessa e si avverte pesantemente la differenza tra un “semplice” aeroplano ed un aereo di linea da centinaia di posti. Ogni modello risulta perfettamente curato in ogni singolo dettaglio, soprattutto per quanto riguarda la strumentazione di comando a cui non manca davvero nulla e con cui è possibile interagire a tutto tondo. Che si giochi in prima persona oppure con visuale esterna l’interfaccia si presenta pulita e comprensibile, anche se nel secondo caso alcuni dati a schermo (come la “finestra” per controllare i tempi di volo) potrebbero invadere un po’ troppo la scena se tenuti sempre attivi.
Anche la Terra è stata realizzata in modo dettagliatissimo, questo grazie all’impiego di una particolare tecnologia di machine learning basata sui server Azure in grado di riprodurre ed aggiornare la mappa del mondo in tempo reale comunicando con Bing. Ne deriva quindi un fotorealismo senza eguali che rende praticamente inesistente la già sottile linea con il virtuale: ogni strada, edificio, montagna, fiume ed affini corrispondono esattamente alla posizione reale. Verosimilmente, siamo stati in grado di individuare casa nostra senza alcuna difficoltà anche in caso di paesini piccoli, rimanendo impressionati da come ciò che vedessimo fuori dalla finestra o i nostri luoghi abituali fossero identici.
Per sfruttare a pieno le potenzialità di questo fantastico sistema e godere dell’esperienza migliore, però, è necessario disporre di una connessione piuttosto performante: per far sì che lo streaming dei dati satellitari avvenga in modo ottimale, infatti, servono la bellezza di 50 Mbps. Conscia del fatto che si tratti di un valore piuttosto elevato rispetto alla media attuale (soprattutto in Italia), Microsoft ha comunque impostato 5 Mbps come requisito minimo e 20 Mbps come raccomandato. Ciò si traduce indubbiamente con il precaricamento di alcune aree per le connessioni più lente e, di conseguenza, una maggiore dilatazione dei tempi di caricamento iniziali.
Microsoft Flight Simulator conta poi oltre 37.000 aeroporti del mondo, seppur solo i più prestigiosi, circa un’ottantina, possono vantare una riproduzione approfondita e dettagliatissima. In ogni caso, quelli “meno importanti” non hanno nulla da invidiare agli altri in termini di resa estetica. Durante le nostre traversate, inoltre, comunicheremo costantemente con le varie torri di controllo e verremo aggiornati sul traffico aereo ed altri fattori proprio come accade dal vivo.
“Da un grande dettaglio derivano grandi configurazioni”
Come presumibile dalla rivisitazione della celebre frase, da un prodotto tanto mastodontico deriva anche un’elevata richiesta in termini di potenza hardware. Innanzitutto, una curiosità che non tutti forse conoscono: se il titolo dovesse installare tutti i dati necessari in locale, occorrerebbero ben 2 PB (petabyte) di spazio di archiviazione, ovvero circa 2.000 TB. Data l’immensa mole di dati, tutti i dettagli del mondo vengono scaricati e gestiti all’occorrenza dai data center cloud di Microsoft, lasciando agli utenti un compito da “soli” 100 GB di download.
Microsoft Flight Simulator non la manda a dire nemmeno sotto il profilo grafico: per essere ammirato in tutto il suo splendore, sarebbero necessari almeno 32 GB di RAM, un AMD Ryzen 7 2700X/Intel Core i7 9800X ed una NVIDIA RTX 2080/AMD Radeon VII. Fortunatamente, il colosso di Redmond ha lavorato duramente perché il suo simulatore potesse essere utilizzato anche su sistemi di fascia medio-bassa, guadagnando di fatto una più ampia fetta di pubblico. Noi abbiamo testato il tutto con una configurazione non più proprio al passo con i tempi:
Sistema operativo | Windows 10 Pro 64-bit |
RAM | 16 GB |
Processore | Intel Core i7-5820K @ 4.0 GHz |
Scheda grafica | NVIDIA GeForce GTX 1070 8 GB VRAM |
Monitor | Acer Predator 27″ 144 Hz con G-Sync |
Dal punto di vista della resa, le impostazioni grafiche predefinite erano su Molto alto, offrendo un ottimo bilanciamento fra prestazioni e fedeltà visiva. Ad aiutare molto nel mantenimento di un frame rate accettabile (sopra i 60 fps) ci ha pensato la tecnologia G-Sync del monitor, ma in più di un’occasione, specialmente quando eravamo a terra, ha oscillato fra i 35 e i 50 fps. Riducendo i settaggi è ovviamente possibile ottenere una fluidità adeguata su gran parte delle configurazioni, a scapito però della qualità generale che perde abbastanza visibilmente quell’aura di maestosità e perfezione che pervade il gioco.
I comandi risultano generalmente comodi sia con tastiera e mouse che con il controller, rivelandosi meno macchinosi di quanto ci aspettassimo in entrambi i casi. Tuttavia, per ottenere il massimo grado di immersività e soddisfazione è consigliata una cloche, da unire ad un visore per la realtà virtuale per un’esperienza a 360 gradi. A tal proposito, è bene sapere che il supporto agli headset VR arriverà entro fine anno in concomitanza con il lancio del nuovo HP Reverb G2, il primo dispositivo pienamente compatibile con Microsoft Flight Simulator che verrà seguito poi da altri modelli.
Spendiamo infine due parole sul comparto audio, perfetto per quanto riguarda gli effetti sonori generali e dei motori così come per le comunicazioni via radio. Queste ultime sono in inglese trattandosi della lingua principale a livello internazionale, ma tutti i testi sono in italiano.
Commento finale
L’ambizioso progetto dei ragazzi di Asobo Studio e XBOX Game Studios ha centrato in pieno l’obiettivo: il nuovo Microsoft Flight Simulator non è un gioco, ma è il simulatore di volo per eccellenza che tutti stavano aspettando. Il livello di realismo è incredibile, dal mondo aggiornato in tempo reale ai dettagli maniacali degli aerei, così come il lavoro svolto per renderlo accessibile anche ai neofiti che vogliono semplicemente provare l’ebbrezza di esplorare il globo stando comodamente seduti a casa. Ancora una volta, ci sentiamo di definirlo un vero e proprio strumento di allenamento camuffato da videogioco in cui gli sviluppatori hanno racchiuso sapientemente tutte le nozioni dell’aviazione. Il risultato è un prodotto di altissima qualità che, analizzato nella sua vera anima (quella di un simulatore appunto), può contare anche su un forte potenziale d’impiego al di fuori delle mura casalinghe.