San Diego Studio, MLB Advanced Media e Sony Interactive Entertainment, tornano nuovamente con lo sportivo dedicato al baseball americano: MLB The Show 24. Non è cambiato molto rispetto all’anno scorso (manca ancora il salto completo alle console di ultima generazione), ma gli sviluppatori hanno aggiunto quel tanto che basta per far si che MLB The Show 24 rappresenti un degno miglioramento rispetto all’ultima iterazione del 2023. Ci sono nuovi stadi, nuove animazioni, nuove modifiche al gameplay, nuove e interessanti storie, una evoluzione della modalità di successo di MLB The Show 23: Negro Leagues (arrivata alla stagione 2) e – in ultimo ma non meno importante – è possibile (sulla falsariga di quanto accaduto con FC 24), indossare i panni di una giocatrice. Insomma, date le premesse è chiaro che l’intento è stato quello di offrire un esperienza che non si discostasse radicalmente dalla precedente ma che piuttosto ne rappresentasse una versione rifinita e perfezionata.
Vi diciamo – sin da subito – che MLB The Show 24 non è un gioco sportivo perfetto. Ci sono alcune cose che inevitabilmente (come accade in tantissimi titoli sportivi, meriterebbero una maggiore cura e attenzione). Ma da appassionati di giochi sportivi, possiamo dire che il gioco sportivo perfetto non esiste. Se amate il baseball, MLB The Show 24 fa sicuramente per voi in quanto è lampante – sin dalle prime battute di gioco – l’impegno del team di offrire e un’esperienza tanto divertente quanto incredibilmente realistica. Ma bando alle ciance, ecco la nostra recensione completa.
MLB The Show 24 è disponibile dal 19 marzo 2024 per PS4, PS5, Switch, Xbox One e Xbox Series X/S.
Versione testata: PlayStation 5
Un gameplay ancora più solido
La serie MLB The Show si è sempre contraddistinta per il suo solido gameplay e quest’anno non è affatto diverso. Al gioco – come anticipato – sono state aggiunte centinaia di nuove animazioni per i giocatori, il che impreziosisce ulteriormente l’esperienza rendendola ancora più fedele ed autentica. I lanci calibrati, rappresentano ancora (non poteva essere altrimenti) il core del gameplay, e sebbene non siano facilissimi da gestire (soprattutto per i novizi), una volta carpita la meccanica (i movimenti si differenziano a seconda che il lanciatore sia mancino o destrimano), vi garantiamo che il vostro gioco ne gioverà ampiamente. C’è però da diche che quest’anno Sony San Diego ha reso più difficili alcuni tiri, il che potrebbe mettere in “difficoltà” anche i veterani di questo incredibile sport “made in U.S.A.”. In aggiunta, anche i Sinker (ovvero una tipologia di palla veloce che fa un movimento importante in orizzontale e verso il basso), in particolare, risultano avere un movimento più complesso con la levetta analogica. Infine, sono stati aggiunti gesti di lancio inediti, portando il totale dei pinpoint a ben 14.
Detto questo, colpire la palla è rimasto sostanzialmente invariato in MLB The Show 24. La meccanica funziona abbastanza bene (e al pari dei lanci calibrati va carpita con tanto sudore e allenamento), ma a volte vi ritroverete a mancare più e più volte la palla senza un motivo apparente. Ma tranquilli, sebbene MLB The Show 24, premi il tempismo perfetto e il posizionamento dello swing, offre allo stesso tempo feedback utili quando i giocatori hanno dei buchi nel loro swing.
La possibilità per i giocatori di prendere in corsa e recuperare per lanciare è uno dei miglioramenti più grandi apportati quest’anno. E se avete giocato ad MLB The Show 23, sarete davvero entusiasti di questo bel passo in avanti. Per il resto, è il solito e divertente tram tram fatto di lanci, colpi e corse verso la base (anch’esse aggiornate a livello dimensionale per rispecchiare quelle presenti nella realtà). I giocatori ora reagiranno molto più velocemente (e brillantemente) quando devono effettuare un lancio veloce. Gli ulteriori miglioramenti al gameplay, riguardano altresì la fase difesa esterna che ora rende più facile “eliminare” i corridori/runner. Insomma, sebbene non si tratti di novità rivoluzionarie, riescono sicuramente a dare una maggiore freschezza e dinamicità al titolo.
Storie che vale la pena raccontare
A partire da MLB The Show 23 , San Diego Studio ha collaborato con il Negro Leagues Baseball Museum e il suo presidente, Bob Kendrick, per celebrare l’unico campionato di baseball professionistico per giocatori di colore fino a quando Jackie Robinson non abbatté la barriera razziale (cosiddetta baseball color line) nel 1947. Nella modalità di gioco Storylines, Kendrick ha narrato la storia di otto giocatori della Negro League e sui loro straordinari risultati che i giocatori hanno ripercorso sul campo. The Negro League Storylines è stata la modalità di gioco che abbiamo maggiormente apprezzato in MLB The Show 23 e con il capitolo 2024, Kendrick è tornato portando con sé quattro nuove leggende.
La seconda stagione delle storie della Negro League in MLB The Show 24 è una vera e propria delizia. Conoscerete i Thunder Twins, Buck Leonard e Josh Gibson, nonché la prima donna a far parte del baseball professionistico, Toni Stone, e uno dei migliori giocatori nella storia del baseball, Henry Aaron. È impossibile non lasciarsi ispirare da questi personaggi famosi e dal loro incredibile carisma che traspare dallo schermo. Tutto il merito va alle magistrali capacità oratorie di Kendrick e ai San Diego Studio per aver creato un’esperienza di gioco con suoni, commenti, momenti, gameplay e immagini autentici.
La ciliegina sulla torta è data dalla serie basata sulla carriera dell’iconico interbase Derek Jeter ex capitano della franchigia New York Yankees. Tale modalità racconta alcuni dei momenti più importanti dei primi sei anni della sua carriera in MLB, fornendo aneddoti che dovrebbero far letteralmente svenire qualsiasi appassionato del baseball.
Altre modalità di gioco
Dopo la Negro League, sicuramente la modalità che abbiamo giocato di più, è stata la Diamond Dynasty (non dissimile da quella Ultimate Team di EA Sports). La parte migliore e più affascinante di Diamond Dynasty è che, ogni anno, è possibile ottenere le carte migliori (con un drop ridotto rispetto a quanto accaduto nel capitolo precedente) senza dover spendere un solo centesimo. Se trascorrerete abbastanza tempo in tutte le modalità sia online che offline, alla fine otterrete le carte più preziose della modalità di gioco. Un aspetto non da poco, considerando che altri titoli sportivi, anche spendendo soldi reali regolarmente, non garantiscono la possibilità di ottenere le carte migliori.
Per la prima volta nella storia della serie, i fan di Road to the Show possono creare una giocatrice e seguire il suo viaggio a partire dal MLB Draft Combine verso la Major League Baseball. Se lo preferite, potrete creare un alter ego maschile. Indipendentemente dalla scelta, il gioco di quest’anno include per la prima volta il Draft Combine. Il giocatore che avete creato dovrà superare l’evento di 4 giorni mostrando le sue abilità. Tutto ciò che farete avrà un impatto sulla posizione nel draft, quindi dovrete fare del vostro meglio. Una volta che sarete stati selezionati, inizierete la vostra carriera, che include elementi narrativi che differiscono a seconda che stiate indossando i panni di un giocatore maschio o femmina.
Se vincere le World Series è il vostro obiettivo più grande, ci sono un paio di modi diversi per arrivarci. Franchise è la modalità di gioco classica in cui potete cimentarvi in un’intera stagione. Quest’anno, è possibile modificare il numero di partite che si desidera giocare in una singola stagione. Ancora più importante, il team di Sony San Diego ha incluso la possibilità di giocare solo nei momenti più importanti. Purtroppo la combinazione data da un’interfaccia utente goffa che rende impossibile destreggiarsi al meglio, un sistema di scouting scarno e una presentazione deludente, riportano la modalità di gioco indietro di anni rispetto alle altre; un vero peccato!
Grafica e tecnica
Purtroppo MLB The Show 24 non è all’altezza per quanto riguarda il comparto grafico, nonostante gli sforzi fatti per aggiornare i modelli poligonali dei volti dei giocatori. Anche se le nuove scansioni del volto e la fisica dei capelli di The Show 24 rappresentano un passo nella giusta direzione, c’è ancora un bel po’ di lavoro da fare. Gli elementi di contorno, a partire dai fuochi d’artificio, passando per il fogliamene e fino ad arrivare all’erba del campo sembrano provenire da due generazioni di console fa. Con titoli come FC 24, Madden e altri caratterizzati da una grafica più in linea con l’attuale generazione di console, il motore grafico di The Show diventa sempre più discutibile anno dopo anno, il che dovrebbe far riflettere sulle future uscite direttamente su console current gen e PC. Ottima invece l’interfaccia grafica, facilmente comprensibile e navigabile.
Commento finale
MLB The Show 24 migliora ulteriormente la formula e lo fa grazie al sapiente lavoro dei San Diego Studios che hanno apportato lievi ma significativi cambiamenti. Il gameplay è stato ulteriormente rifinito, così come le modalità di gioco che messe insieme formano un pacchetto avvincente, con la modalità Storie simile a un vero documentario con Derek Jeter che accompagna la seconda e attesissima stagione dell’eccezionale Negro Leagues introdotta con MLB The Show 2023 e la Road To The Show (che ora permette di indossare i panni di un alter ego femminile). Incredibile anche la Diamond Dynasty mentre quella Franchise presenta delle lacune importanti che andrebbero assolutamente colmate. Detto questo, MLB The Show 24 è senza dubbio una delle migliori voci della serie il che fa ben sperare per il prossimo futuro.