Recensione Madden NFL 24

Quando si parla di Electronic Arts, una cosa è certa, il lancio annuale dei suoi franchise sportivi; da quel che fino all’anno scorso era conosciuto come FIFA (qui la nostra recensione di FIFA 23) e che a brevissimo si appresta a ritornare su console e PC con un nome totalmente nuovo: EA Sports FC 24 (qui il nostro approfondimento), passando per NHL e fino ad arrivare a Madden – il più longevo fra quelli citati (il primo capitolo fu pubblicato nel lontano 1988) e che ritorna immancabilmente quest’anno, senza stravolgere quello che fu il predecessore dello scorso anno (che ha riportato la serie in alto) ma aggiungendo una maggiore profondità alle sue modalità e rifinendo – qua e là – alcuni elementi (soprattutto in termini di animazioni disponibili) pensati per lo più per i possessori di console “current gen”. Detto questo, sappiamo benissimo che il “football americano” non è uno sport diffuso nel nostro paese (chi vi scrive un po’ ne mastica e ha anche giocato a svariati capitoli del franchise) ma ci tenevamo ugualmente a dirvi la nostra sul nuovo Madden NFL 24. Sarà all’altezza del suo altisonante nome? Scopritelo nella nostra recensione completa!

Disclaimer: Non si tratterà di una review tecnica, non avrebbe alcun senso!


Versione testata: PlayStation 5


Il Madden migliore di sempre?

Madden NFL 24 è – a nostro giudizio – il Madden più bello (graficamente parlando grazie alla combo micidiale Frostbite/tecnologia SAPIEN) mai realizzato fino ad oggi, con giocatori, allenatori, tifosi, stadi, animazioni ed elementi (che solitamente sono soltanto di contorno), che lasciano letteralmente a bocca aperta. Lo diciamo – dopo aver passato diverse ore in game – prediligendo soprattutto la modalità Performance su PlayStation 5. I menu – seppur leggermente rivisti – presentano una certa legnosità (soprattutto nella modalità – immancabile nelle produzioni EA Sports – Ultimate Team) che, al netto dei citati problemini di velocità, ora assomigliano tantissimo – in termine di esecuzione – al titolo cestistico di 2K (qui la nostra recensione di NBA 2K23). 

Ma al di là di una grafica quasi spacca mascella, animazioni incredibilmente fluide (con sporadiche stranezze che non inficiano in alcun modo sul gameplay), diversi aspetti, non sono cambiati, il che fa sempre tanto riflettere se sia un pro o un contro pubblicare titoli del genere annualmente. A partire dalla fisica, specificatamente quella relativa agli “impatti” fra i giocatori, che non sembra particolarmente convincente e passando per la nuova feature di lancio, che sebbene venga introdotta a mezzo di un “corposo” tutorial, e di base prometta “lanci e passaggi perfetti”, finisce per essere a dir poco complicatissima da assimilare, in un sistema di gioco – soprattutto per chi non conosce il brand – già ostico di suo.

L’IA rivista cambia le carte in tavola … o quasi

Forse l’unica caratteristica migliorata nettamente è quella relativa all’intelligenza artificiale, in particolare quando si tratta dei quarterback come ad esempio Josh Allen (l’uomo copertina di quest’anno), e che sembra agire diversamente – sfruttando in particolar modo i punti di forza e di debolezza – del giocatore di turno. Ma non è tutto, giocare contro la CPU è molto simile allo giocare contro un essere umano in carne e ossa. L’IA che muove la palla, effettua un placcaggio e trova il giusto “pertugio” per un touchdown, porta a “vivere” partite e competizioni più autentiche ed immersive. Inoltre, l’intelligenza artificiale del gioco ora ha capacità adattive. Per dirla in parole più semplici, l’intelligenza artificiale di Madden NFL 24 ora studia i piani di gioco in modo più accurato. Ciò porta il giocatore a dover ponderare ed elaborare (cercando di essere il più imprevedibile possibile) adeguatamente la strategia nelle sue giocate per ottenere i migliori risultati.

Eseguire la stessa giocata ripetutamente semplifica di gran lunga la vita dell’IA, la quale riuscirà agevolmente a fermare la nostra giocata, in quanto andrà a prevedere che il giocatore andrà a scegliere proprio quella stessa giocata. Questo è il vero motivo per cui è meno probabile che si riesca a completare una giocata semplicemente selezionandone una e correndo a perdifiato (un po’ come accade in quel che fu FIFA). Tali caratteristiche, almeno per l’edizione di quest’anno sono incluse esclusivamente nella “run defense” che serve ad evitare che la squadra avversaria possa guadagnare yard portando la palla oltre alla linea di scrimmage (si tratta di una linea immaginaria che attraversa il campo in modo trasversale e corrisponde al punto in cui parte lo snap/inizia l’azione. La linea in questione non può essere attraversata – prima dell’inizio della mossa – né dall’attacco né dalla difesa, se questo dovesse accadere la squadra che ha provocato l’infrazione perde yard, mentre l’altra ne guadagna).


Insomma, i miglioramenti ci sono ma si tratta di aggiunte davvero molto sottili e che forse – soprattutto per un videogiocatore americano sfegatato – non valgono assolutamente il prezzo del biglietto (per l’edizione Deluxe parliamo comunque di 79,99 €).

Contenuti

Un gioco del genere non può che essere accompagnato da una pluralità di modalità di gioco. C’è quella veloce per giocare casualmente e rapidamente contro la CPU o con gli amici, testa a testa online e partite di Pro Bowl in modalità solitaria o cooperativa. C’è poi la modalità Franchise che permette di avere il controllo della propria squadra e guidarla a vincere l’agognato Super Bowl. Immancabile – come già anticipato in precedenza, la modalità FUT- Ultimate Team che consente all’utente di creare la propria squadra dei sogni, fra giocatori del presente e star del passato. Il campo di allenamento, invece, consente ai nuovi arrivati, di carpire le tecniche di base e migliorare le proprie abilità. Inoltre, l’inclusione di nuovi minigiochi renderà l’attività decisamente più piacevole rispetto ad un campo di allenamento tradizionale.

Sono io la Superstar!

La modalità Superstar è sicuramente quella cardine della produzione di quest’anno. Questa permette di creare un giocatore personalizzato e sceglierne la posizione: quarterback, wide receiver, linebacker, cornerback e halfback

La modalità Superstar consente di partecipare a diverse sotto modalità. Giocare “The League“, la modalità carriera basata sulla storia in cui si dovrà dimostrare il proprio valore agli osservatori e agli allenatori della NFL fino magari a farsi un nome che vi porrà di diritti nella Hall of Famer. Oppure potreste pensare che la vostra superstar sia pronta per la modalità “showdown” online (tendenzialmente più arcade) per sfidare altre superstar personalizzate in tutto il mondo in partite 3v3. In termini di performance online, tutto risulta essere estremamente stabile e la tanto attesa aggiunta del crossplay, darà quel tocco in più alle competizioni.

Commento finale

Madden NFL 24 è sicuramente un buon titolo sportivo che diverte senza però raggiungere l’optimum. Le migliorie apportate al prodotto di quest’anno ci sono ma per i palati più fini, potrebbero essere un po’ pochine. La grafica è senz’altro incredibile, così come le nuove animazioni e la rivista IA – garantisce sfide – anche grazie ai diversi contenuti disponibili – a dir poco realistiche ed autentiche. Purtroppo ci sono alcune importanti incertezze, soprattutto per quanto riguarda la fisica – in più di una occasione poco convincente – mentre la nuova feature di lancio, finisce per essere a dir poco complicatissima da assimilare, in un sistema di gioco già ostico di suo. Aggiungeteci dei menu al limite dell’imbarazzante (troppo legnosi e lenti da navigare), e la frittata – almeno dal punto di vista tecnico – è servita. Ed è un peccato, perché con un po’ di cura staremmo parlando di un prodotto quasi perfetto.

7.5

Madden NFL 24


Madden NFL 24 è sicuramente un buon titolo sportivo che diverte senza però raggiungere l'optimum. Le migliorie apportate al prodotto di quest'anno ci sono ma per i palati più fini, potrebbero essere un po' pochine. La grafica è senz'altro incredibile, così come le nuove animazioni e la rivista IA - garantisce sfide - anche grazie ai diversi contenuti disponibili - a dir poco realistiche ed autentiche. Purtroppo ci sono alcune importanti incertezze, soprattutto per quanto riguarda la fisica - in più di una occasione poco convincente - mentre la nuova feature di lancio, finisce per essere a dir poco complicatissima da assimilare, in un sistema di gioco già ostico di suo. Aggiungeteci dei menu al limite dell'imbarazzante (troppo legnosi e lenti da navigare), e la frittata - almeno dal punto di vista tecnico - è servita. Ed è un peccato, perché con un po' di cura staremmo parlando di un prodotto quasi perfetto.

PRO

Graficamente in grande spolvero | IA davvero convincente | Gameplay solido ...

CONTRO

... anche se la fisica non convince | Poche novità | Menu lenti e legnosi da navigare | La nuova feature di lancio rende l'approccio al titolo ancora più ostico | Nessuna localizzazione in italiano |
Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

Rispondi

Ultimi Articoli

Related articles