Recensione Starcraft II: Legacy of the Void

Che la battaglia finale abbia inizio.

Versione testata PC.

L’originale Starcraft, ideato e sviluppato da Blizzard Entertainment stessa, vede la luce sul mercato nel Marzo del 1998, riscuotendo grande successo in tutto il mondo, talmente tanto che nello stesso anno, a Novembre, Blizzard Entertainment ne pubblicò la prima espansione ufficiale: BroodWar.

12 anni passeranno prima che Blizzard Entertainment metta a segno un altro colpo nel franchise, rilasciando nel Luglio del 2010 Starcraft II: Wings of Liberty, primo capitolo di una trilogia che si arricchirà degli episodi Heart of the Swarm (2013) e Legacy of the Void (2015). Ognuno dei capitoli si concentra sulla storia di una delle tre razze del gioco: Terran, Zerg e Protoss, e ne narra le vicessitudini.

Starcraft II: Legacy of the Void è il terzo ed ultimo capitolo della trilogia ed è l’oggetto che da noi sarà analizzato in questa sede; lanciato il 10 Novembre di quest’anno, Legacy of the Void è acquistabile sia dai possessori dei precedenti episodi di Starcraft II, sia in versione stand-alone così da poter essere giocato anche dai neofiti della serie.

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Il ritorno di Zeratul, l’ascesa di Artanis

Il primo capitolo disponibile in Legacy of the Void prende il nome di “Sussuri dell’Oblio” ed è stato reso disponibile ben prima del lancio ufficiale del titolo e narra gli avvenimenti che portano Zeratul a scoprire il tassello mancante nella profezia degli Xel’Naga, che avevano preannunciato la venuta del malvagio Amon.

Zeratul, considerato traditore, decide dunque di far ritorno tra il suo popolo e di avvertire Artanis dell’incombente minaccia, il giovane leader dei Protoss, tuttavia, è intento a ripristinare l’ordine delle cose e riconquistare il pianeta madre della razza: Aiur, precedentemente invaso e conquistato dagli Zerg, e non si lascerà dunque influenzare, inizialmente, dalle parole del traditore.

Basteranno poche missioni prima che la trama cominci a svilupparsi e ad evolversi fino al risveglio di Amon e alla morte di Zeratul per mano di Artanis; sarà allora che prenderemo in mano le redini dell’avventura ed armati della Lancia di Adun ci scaglieremo all’attacco delle forze ibride di cui Amon è a capo.

Il gioco ci permetterà di sviluppare la trama nel modo che meglio preferiamo, fornendoci più e più volte la possibilità di scegliere quale missione affrontare prima e quale poi, molte delle quali saranno in grado di fornirci frammenti di solarite per potenziare la Lancia di Adun oppure donarci accesso a nuove unità.

La caratterizzazione dei personaggi, come da sempre Blizzard Entertainment ci ha abituati, volge un ruolo essenziale nella narrazione della trama e non mancheranno all’appello personaggi storici come James Raynor, Sarah Kerrigan e Fenix, che oltre a donare ulteriore profondità alle vicende narrate, faranno la felicità dei molti fan della serie che potranno ancora una volta vedere protagonisti dell’avventura i loro eroi preferiti.

Nexus, Piloni e Portali

Per chi ha già avuto a che fare con i Protoss per un motivo o per l’altro, il gameplay rimane immutato. Per chi invece ama le campagna in giocatore singolo e non ha avuto modo di apprezzare questa particolare razza, più di una sfida gli si porrà davanti. Le strutture Protoss, infatti, vanno alimentate tramite i Piloni, tutte eccetto che il Nexus; questi stessi Piloni, poi, fungono inoltre da strutture per aumentare la capacità del nostro esercito.

Le unità vengono evocate tramite Portali, Fabbriche e Portali Stellari; il Portale può evolversi nella sua versione “Dimensionale”, capace di annullare i tempi di creazione e di evocare istantaneamente un’unità a nostra scelta in un’area coperta dal potere dei Piloni. Non male, vero?

I Protoss sono una razza particolare ed altrettanto particolare è la metodologia di gioco che va applicata per riuscire ad uscire vincitori dagli scontri sia nell’arco della campagna in giocatore singolo, sia nel caso si decidesse poi di cimentarsi nelle partite multigiocatore, che analizzeremo più avanti.

In Starcraft II: Legacy of the Void avremo inoltre a disposizione un preziosissimo aiutante: la Lancia di Adun; tramite speciali poteri, infatti, il nostro mezzo di trasporto inter-spaziale sarà in grado di evocare istantaneamente Piloni, di ridurre in cenere i nemici tramite dei potenti attacchi energetici e molto, molto altro ancora, comprese delle abilità passive che ci permetteranno di ridurre i tempi di costruzione, aumentare il numero di unità evocabili sin dall’inzio della partita ed estrarre il Gas Vespene senza dover far uso delle Sonde.

Nel corso della campagna in singolo giocatore queste abilità potranno essere mutate per merito della solarite che potrà essere assegnata in uno speciale skill-tree che oltre a determinare le abilità passive che saranno attive nel corso della missione, servirà anche nella scelta delle abilità attive che decideremo di avere sempre a portata di mano per riuscire a farla franca anche nelle situazioni più difficili.

Mai più soli

La serie Starcraft è già famosa per il comparto multiplayer che propone, pluri-premiato e nonostante gli anni sempre attuale e divertentissimo; Legacy of the Void ha voluto però introdurre delle nuove modalità di gioco. Sarà infatti possibile affrontare alcune missioni in cooperativa con un amico: due eserciti, due differenti comandanti, un solo obiettivo; oppure nella nuovissima modalità arconte, che permetterà a due giocatori di condividere un solo esercito.

Blizzard ha inoltre ben pensato di espandere le possibilità offerte dal multigiocatore online e di ridefinirne il metagame introducendo 6 nuove unità: 2 per fazione, mantenendo comunque stabile e ben bilanciato il gameplay che da decine di anni coinvolge ed appassiona milioni di videogiocatori di tutto il mondo.

Da questo punto di vista siamo davvero curiosi di vedere il riscontro dei giocatori competitivi del titolo, che potrebbero utilizzare nuovi approcci alle sfide che gli vengono poste; aspettiamo dunque i primi tornei d’alto livello per scoprire il reale potenziale di queste nuove unità introdotte con l’espansione Legacy of the Void.

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Nessun’altro cambiamento

Starcraft II: Legacy of the Void sfrutta, per ovvie ragioni, il medesimo engine dell’originale Starcraft II, mantenendo intatto l’aspetto tecnico del titolo che rimane comunque piacevole all’occhio, nonostante i 5 anni di distanza dall’uscita dell’originale titolo, ma che si presenta comunque penalizzante nella redazione di questa recensione.

Gli amanti della grafica apprezzeranno sicuramente la cura che Blizzard ha riposto nella creazione dei modelli delle nuove unità e le cut-scene in computer grafica che, nonostante la loro natura pre-renderizzata, riescono comunque a togliere il fiato.

Il gioco è come al solito accompagnato da un doppiaggio ed effetti sonori di altissimo livello, che ci accompegneranno per tutto il corso della campagna ed anche oltre, nel caso in cui decidessimo di affrontare delle partite multi-giocatore.

Commento finale

Starcraft II: Legacy of the Void riconferma la validità del titolo strategico di Blizzard Entertainment e le qualità del team di sviluppo; questa espansione amplifica le potenzialità offerte dal titolo, introducendo 6 nuove unità destinate a modificare drasticamente il modo in cui il gioco viene giocato. La trama avvincente, il gameplay da sempre punto di forza della ip ed il comparto tecnico eccelso, si amalgamano alla perfezione in ciò che si presenta al pubblico come un prodotto di ottima fattura e dalle qualità uniche, capace di tenervi incollati per ore e ore allo schermo. Nell’attesa di poterne scoprire tutto il reale potenziale, che verrà sicuramente messo in mostra nel corso dei futuri tornei, non possiamo che ritenerci più che soddisfatti dal lavoro svolto da Blizzardcon quest’ultimo capitolo di Starcraft II. Ma adesso scusatemi, prima di cena ho promesso ai Protoss di aiutarli a riconquistare Aiur e salvare l’universo intero.

Pro Contro 
– Trama avvincente, cast di personaggi incredibile
– Gameplay divertente ed entusiasmante
– Espansione Stand-Alone; non sarà necessario possedere i precedenti capitoli per poterlo giocare
– Nuove opzioni cooperative adatte ai neofiti del genere
– Purtroppo è l’ultima espansione “vera” di questo capolavoro
– Comparto tecnico arretrato
  Voto Globale: 90
 
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