Recensione The Crew

Ubisoft si getta in pista: riuscirà ad arrivare prima?

Versione testata PlayStation 4

Poco più di un anno fa, l’alba della nona generazione di videogiochi nasceva priva di nuove IP almeno sotto il profilo dei simulatori di guida. L’autunno 2014 doveva però segnare la svolta, con i tanto attesi Driveclub e The Crew pronti ad invertire un trend negativo. Ma le aspettative erano contrastanti: da una parte Sony aveva deluso insieme ad Evolution Studio a causa di un inaspettato malfunzionamento dei server (risolto solo recentemente), dall’altra invece Ubisoft aveva “bruciato” due IP come Watch_Dogs e Assassin’s Creed con titoli sotto le attese.

E The Crew? Con i server finalmente aperti e dopo una lunga sessione di prova, siamo qui a fornirvi il nostro giudizio su uno dei prodotti più importanti dell’ultimo quarto del 2014. Sarà riuscita la software house canadese a rivoluzionare un genere da anni sfruttato da tantissimi studi?

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Mi chiamo Alex e sono un infiltrato

Nonostante una trama non debba essere necessariamente presente in un videogioco di guida, The Crew si presenta ai giocatori con questa “novità”, fornendo quanto meno un pretesto a chi deciderà di esplorare l’enorme territorio degli Stati Uniti d’America. Alex, il protagonista, si ritrova a dover soccorrere suo fratello, che ha perso la macchina in una corsa clandestina. Come nella più scontata pellicola poliziesca, Alex perde suo il parente e questo provocherà una reazione facilmente intuibile nel nostro protagonista: un forte senso di vendetta, che dovrà portarlo ad infiltrarsi all’interno della Crew 5-10 per vendicare l’assurda morte del congiunto. Forse non originalissima come trama, un plot scontato e magari si poteva fare anche di più, ma quantomeno si è cercato di dare un senso al gigantesco mondo di gioco. The Crew più che per la sua sceneggiatura, comunque, si farà ricordare per altri motivi.

Da Detroit a Miami

Abituati, ormai, a macinare chilometri con Grand Theft Auto, l’evoluzione principale di The Crew è la riproduzione in scala degli Stati Uniti d’America. Tanta la strada che percorreremo nel titolo Ubisoft, che ci lascia addosso un grande senso di soddisfazione. Sorvolando l’aspetto grafico (del quale parleremo più tardi), la sensazione di realismo che proveremo nel corso delle nostre corse attraverso centri cittadini, autostrade e strade di campagna ci lascerà tremendamente appagati. La differenza tra una superficie ed un’altra, come l’asfalto e la sabbia, si fa sentire sia per quanto riguarda la praticità nel guidare sia per quanto riguarda la risposta del veicolo dall’accelerazione, alla frenata e così via.

La mappa di gioco, poi, è disseminata di cose da fare: in The Crew infatti non ci si può annoiare. Sono svariate le attività casuali (al di fuori della storyline) che possiamo svolgere: prove, sfide, auto segrete ed eventi infiammeranno le nostre giornate di gioco. Insieme a tutto ciò viene affiancato anche la componente tuning, che ci permetterà di mettere mano non solo all’estetica dei nostri veicoli, personalizzando cofani, livree, colori, interni, cerchioni, ma anche ai componenti meccanici.

Il mondo di gioco è popolato (in tempo reale) da altri utenti: questi non solo costituiscono un pericolo per noi, ma sarà possibile coinvolgerli in gare PVP oppure co-op, per andare a guadagnare esperienza e ovviamente denaro. Ogni azione che effettueremo in game, inoltre, come sorpassi e simili ci porteranno a guadagnare punti, che affiancati ad un moltiplicatore potranno permetterci di guadagnare esperienza. La modalità free roaming ci permetterà di passare (non velocemente) da uno stato all’altro. La particolarità? Esplorare liberamente (quasi) tutto il territorio anche se si è appena all’inizio del titolo. Questo è sicuramente un gran pregio, non solo perché il mondo di gioco è come detto ricco di cose da fare, ma poiché guidare in The Crew rappresenta veramente la realtà: durante le nostre prove abbiamo infatti deciso di provare a raggiungere Miami, partendo da Detroit per poi intraprendere un coast to coast. Oltre ad aver provato un senso di stanchezza piuttosto marcato (come se avessimo effettivamente intrapreso nella realtà un viaggio simile), siamo riusciti ad apprezzare pienamente i dettagli riprodotti nel mondo di gioco da parte della software house. Una nota di merito sicuramente va alla realizzazione del codice stradale: molto frequentemente infatti, ripetuti comportamenti scorretti (come infrangere il limite di velocità ad esempio) porteranno la polizia a mettersi sulle nostre tracce. In caso di cattura saremo costretti a pagare una multa più o meno salata.

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Una sensazione di folle velocità..

Analizzare il lato tecnico di The Crew è abbastanza complesso. Il colpo d’occhio che restituiscono le strade, i paesaggi e le carrozzerie delle macchine è assolutamente gradevole, unito ad un senso di realismo (il tempo di percorrenza, ad esempio) che è quasi unico del suo genere. Ogni singolo elemento presente su schermo è ricco di dettagli: auto, case, strade, cielo. La resa grafica è molto soddisfacente, ma insieme ad essa nel nuovo titolo Ubisoft sono presenti difetti che hanno influenzato il nostro giudizio sotto l’aspetto tecnico: bug più o meno gravi, un frame rate non sempre stabilissimo ed un aliasing che purtroppo sporca lo splendido lavoro effettuato dai designer. Un altro problema che affligge The Crew è la pochissima densità di traffico che troveremo in ogni tipo di percorso, dalle superstrade fino agli ambienti cittadini. Tutto questo, insieme ad un IA dei nostri avversari forse fin troppo tenace anche ai livelli più accessibili a tutti e a inseguimenti con la polizia non degni di nota e che lasciano un velato senso di insoddisfazione, contribuisce a rendere l’esperienza di gioco non di quelle più esaltanti. Nonostante ciò, a compensare buona parte dei difetti tecnici ci pensa il comparto grafico e audio, insieme ad una colonna sonora che ci accompagnerà per le nostre avventure negli States. Il rombo delle auto, la colonna sonora e i vari effetti, come gli incidenti, sono un piacevole sentire.

Commento finale

The Crew è un prodotto nel complesso discreto, che potrebbe ritagliarsi uno spazio nel cuore degli amanti dei giochi di guida. Ai pregi però si alternano i difetti ed un leggero senso di incertezza dovuto forse al mix di vari generi, per un titolo che poteva (e doveva) essere migliore. Tuttavia, non ci sentiamo di sconsigliare a priori il titolo Ubisoft: appassionati di racing game e non solo potrebbero considerarlo una valida alternativa, almeno fino a quando sul mercato non arriverà una nuova IP migliore. 

Pro Contro 
– Una mappa di gioco vastissima
– Un MMO sui giochi di guida mancava
– Storyline, missioni secondarie, prove a tempo: ci sono veramente tantissime cose da fare…
– … forse troppe: confusionario
– Bug e glitch potrebbero turbare l’esperienza di gioco
– Cali di framerate
– Aliasing fastidioso
  Voto Globale: 70 
 
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