Recensione Theatrhythm Final Bar Line

Prendete un qualsiasi vocabolario, cercate la voce “enciclopedico” ed aggiungete a penna il nome di Theatrhythm Final Bar Line. Non ci sono altri mezzi per definire un titolo che, fin dall’annuncio, si è proposto di essere un’autentica celebrazione onnicomprensiva della storia di Final Fantasy. Il celebre rhythm game nato su 3DS si propone infatti come una vera e propria festa in grande stile, con un numero vertiginosamente elevato di brani ed altrettanti contenuti per la gioia dei fan. Un progetto importante che arriva su home console in occasione del 35° Anniversario della creazione di Hironobu Sakaguchi.

Sviluppato da indieszero e pubblicato da Square Enix, Final Bar Line è il quinto capitolo di una fortunata serie nata sull’ultima console portatile Nintendo. Dopo il buon esordio nel 2012 con Theatrhythm Final Fantasy, il 3DS ha ospitato anche il capitolo successivo Curtain Call nel 2014 nonché lo spin-off dedicato a Dragon Quest nel 2015. C’è stato anche spazio per una release esclusiva per le sale giochi, quell’All-Star Carnival praticamente sconosciuto al pubblico occidentale. Possiamo tuttavia anticiparvelo: Final Bar Line non è solo il miglior capitolo della serie, ma è anche uno strabiliante rhythm game ed una delle prime grandi sorprese del 2023.

Theatrhythm Final Bar Line è disponibile dal 16 Febbraio per PlayStation 4 e Switch, con le esclusive versioni Digital Deluxe e Premium Digital Deluxe su PSN e Nintendo eShop.

Pronti alla sfida? Sarà bella lunga.

Versione testata: PlayStation 4 (in retrocompatibilità su PlayStation 5)


The Highwind Takes to the Skies

Il gameplay alla base di Theatrhythm Final Bar Line segue la regola aurea di ogni buon rhythm game: semplice da apprendere, difficile da padroneggiare, assuefante da giocare.

Final Bar Line ruota intorno alla classica necessità di premere a ritmo di musica gli input che compaiono a schermo. Diversamente dagli strumenti dei celebri Guitar Hero e Rock Band, non vi sono tasti specificamente assegnati ad ogni nota. A prescindere dalla posizione all’interno del pentagramma, ciascun indicatore a schermo potrà essere attivato con una moltitudine di opzioni alternative. Così, i pulsanti rossi potranno essere azionati con qualsiasi tasto a scelta del pad, dorsali inclusi. I pulsanti gialli saranno invece sollecitati dalle levette direzionali. Infine, i pulsanti verdi richiederanno una pressione costante, spesso accompagnata da cambi repentini di andamento.

Sorpresi di vedere buoni e cattivi nello stesso party? La normalità, in Theatrhythm.

Theatrhythm Final Bar Line vi invita tuttavia a fare qualcosa di più rispetto ad altri titoli musicali. Dovrete infatti comporre un party scegliendo tra 104 personaggi presi dall’intera saga di Final Fantasy, spin-off compresi, ricreati con un delizioso stile chibi. Potrete dunque immaginare di creare un gruppo con Yuna di FFX, Squall di FFVIII, Noctis di FFXV… e perché no, l’eterno Sephiroth da FFVII. Ciascun personaggio dispone di caratteristiche uniche ed abilità specifiche, che potrebbero tornarvi utili nel corso di ciascun brano.

L’esecuzione dei brani è infatti accompagnata da combattimenti tra i vostri eroi e i nemici di turno. Eseguite correttamente la melodia e il vostro party si scatenerà in azioni travolgenti ed attacchi incredibili. Sbagliate troppo spesso e vi ritroverete in seria difficoltà, fino all’inevitabile fallimento.

Quello che colpisce del gameplay è inoltre il suo bilanciamento praticamente perfetto. Final Bar Line dispone infatti di una vasta selezione di difficoltà modulabili per abbracciare le esigenze di ogni giocatore. Accanto a modalità facilitate che richiedono l’uso di un unico tasto, troverete difficoltà stratificate e ben differenziate. Il divertimento e la varietà saranno pertanto assicurati tanto al livello più modesto, adatto ai novizi, quanto alle tremende opzioni superiori, veri incubi spacca-polpastrelli. Un inno alla accessibilità che rispetta il giocatore, proponendo una sfida sempre equilibrata e divertente.

Dai novizi ai pro, Final Bar Line accontenta davvero tutti.

Isn’t It Wonderful?

Theatrhythm Final Bar Line offre tre distinte modalità di gioco, più una quarta da sbloccare (se siete curiosi di sapere in cosa consiste e perché è una figata, cliccate qui).

La modalità Missioni di serie è la principale attrattiva della produzione indieszero. Vi troverete ad affrontare ciascuno dei brani di Final Bar Line, suddivisi per titolo. La selezione è monumentale e spazia dai classici capitoli numerati a famosi spin-off come Dissidia e Type-0, passando anche per produzioni sconosciute ai più come Mobius o Mystic Quest. Sebbene potrete affrontare tutte le melodie con il semplice gusto di completarle, ciascuna di esse riserverà tuttavia una specifica missione opzionale.

Si tratta di obiettivi vari e molteplici, legati a condizioni specifiche. Si passa dal completare un determinato brano con un preciso componente nel party all’eseguire la traccia con una difficoltà specifica, passando per l’uccisione di un determinato numero di nemici, la raccolta di un quantitativo di oggetti e molto altro. Creare il giusto party con il parco di abilità più appropriate sarà fondamentale, dando una piacevole spolverata di JRPG al titolo. Completare le missioni contribuisce allo sblocco di un numero crescente di collezionabili e memorabilia, ammirabili in un ricco Museo attraverso foto, video e brani.

Un peccato che questa modalità, così ampia e stratificata, non abbia un trait d’union narrativo. Non vi è infatti una trama a sostegno dell’excursus chiesto al player, che viene motivato esclusivamente dalla volontà di celebrare la saga di Final Fantasy. Una piccola occasione mancata di veder interagire personaggi immortali e nemici indimenticabili.

Affrontare Reno è sempre bello a prescindere dal contesto.

La modalità Tappe Musicali prevede invece di poter eseguire in completa libertà tutti i 385 brani sbloccati nelle Missioni di serie, per una sorta di modalità arcade che guarda esclusivamente alla rincorsa del miglior punteggio. In questa modalità sarà poi possibile accedere a speciali brani, sbloccabili tramite Missioni di serie, che metteranno da parte il vostro party in favore di un nostalgico montaggio delle scene più memorabili di ciascun titolo. Un ulteriore omaggio alla storia di un franchise leggendario.

Per ultima, la modalità Multi-Battaglia corrisponde al multigiocatore di Theatrhythm Final Bar Line. Oltre a poter affrontare i brani in modalità cooperativa, sarà possibile cimentarsi in battaglie entusiasmanti contro altri utenti. A seconda della vostra performance, potrete evocare malus nei confronti dell’avversario… o subirne, mettendo a rischio la vittoria. Un sistema divertente, molto simile alla tradizione dei puzzle game in stile Puyo Puyo (per dirne uno).

Vi sfidiamo a non emozionarvi nel rivedere alcune scene.

Liberti Fatali

Theatrhythm Final Bar Line è dunque un pacchetto mastodontico che vi impegnerà molte ore anche solo per eseguire tutti i brani. Se poi vorrete completare ogni cosa che il titolo offre, preparatevi a superare agevolmente le 50/60 ore, a seconda della vostra abilità individuale.

Un risultato encomiabile per un rhythm game che strizza l’occhio al mondo JRPG, restando tuttavia fedele a sé stesso continuando a dar lustro al proprio materiale di riferimento.

Abbiamo trovato ben poche cose da contestare al pacchetto offerto da Square Enix, perlopiù legate ad aspetti relativamente collaterali. Alcune scelte intraprese dal team di sviluppo sembrano infatti non propriamente in linea con l’ambiziosa volontà celebrativa di Final Bar Line.

Impossibile l’assenza di Ifrit.

Un caso emblematico è rappresentato dal Museo. Al suo interno, troverete infatti un autentico mare di contenuti che, una volta sbloccati, potranno essere ammirati. Accanto alle tracce musicali, potrete infatti guardare artwork promozionali, carte rappresentanti l’immenso cast del titolo e molto altro. La quantità tuttavia non sempre si sposa con un’adeguata qualità. Spiace infatti riscontrare che il viaggio nei ricordi offerto dal Museo sia meramente estetico, senza alcun tipo di didascalie, glossari o descrizioni. Può sembrare un aspetto di poco conto, ma un titolo che si propone di celebrare i 35 anni di una saga storica non può, a nostro avviso, limitarsi esclusivamente ad una mera ed asettica raccolta di immagini o filmati.

Molta più tristezza ci ha suscitato riscontrare alcune importanti assenze nella tracklist. L’enorme selezione non da spazio infatti a pezzi storici come “Zanarkand” o “Melodies of Life”, ma anche a brani squisitamente pop come “real Emotion”. Si tratta di assenze occasionali ma piuttosto estranianti, soprattutto se si pensa che queste ed altre melodie (per un totale di ulteriori 27 brani) sono presenti ma esclusive della Digital Deluxe Edition (disponibile anche come upgrade a pagamento per coloro che preferiscono inizialmente la sola versione base). Quest’ultima offre inoltre l’accesso al primo season pass (dei tre previsti) con 30 brani presi da altre saghe quali SaGa e NieR. Comprendiamo la scelta di voler promuovere l’acquisto dei contenuti aggiuntivi, che porteranno la tracklist finale al numero gargantuesco di 502 brani. Tuttavia sarebbe stato preferibile, anche alla luce di una politica dei prezzi piuttosto perentoria, includere tutte le tracce della fantasia finale nel gioco base.

Il Museo è bello, ma poteva essere molto più succoso.

Commento finale

Theatrhythm Final Bar Line porta la serie su home console con un capitolo enorme e poderoso. La celebrazione dei 35 anni di Final Fantasy glorifica un rhythm game stratificato, denso di contenuti e perfettamente bilanciato. Nonostante qualche piccola sbavatura, il team di sviluppo indieszero compie dunque il grande passo verso le home console con un titolo che rappresenta, al contempo, un’opera enciclopedica per ogni fan nonché uno dei migliori esponenti del genere degli ultimi anni. Un titolo semplicemente imperdibile.

9.0

Theatrhythm Final Bar Line


Theatrhythm Final Bar Line porta la serie su home console con un capitolo enorme e poderoso. La celebrazione dei 35 anni di Final Fantasy glorifica un rhythm game stratificato, denso di contenuti e perfettamente bilanciato. Nonostante qualche piccola sbavatura, il team di sviluppo indieszero compie dunque il grande passo verso le home console con un titolo che rappresenta, al contempo, un'opera enciclopedica per ogni fan nonché uno dei migliori esponenti del genere degli ultimi anni. Un titolo semplicemente imperdibile.

PRO

Tracklist enorme | Gameplay divertente e perfettamente equilibrato | Un mare di contenuti |

CONTRO

Manca una narrativa che faccia da trait d'union | Il Museo poteva offrire molto di più | Alcuni brani storici sono esclusivi della Digital Deluxe Edition |

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