Goditi la pensione, Nate!
Il buon Nathan Drake ha definitivamente (o forse no?) abbandonato la sua “gloriosa” carriera da cacciatore di tesori, ma ciò non vuol dire che l’universo di Uncharted cesserà di esistere. Per tutti i fan della serie, resteranno impresse nella memoria le sue gesta, cominciate nel lontano 2007 su PlayStation 3 con Uncharted: Drake’s Fortune, che ci ha fatto non solo riscoprire i giochi di avventura, ma al contempo ci ha catapultato nell’era videoludica che tutti oggi noi conosciamo, grazie ad una grafica e ad un realismo senza precedenti. Uncharted: Drake’s Fortune rappresentò la vera killer application su PlayStation 3, aiutando moltissimo le vendite della console.
In pochissimi mesi, il primo capitolo di Uncharted fece registrare numeri record, il che, per ovvi motivi, spinse Naughty Dog a lavorare su due seguiti, ovvero Il Covo dei Ladri (2009), che introdusse anche la modalità multiplayer nella serie e L’Inganno di Drake (2011) che addirittura viene considerato il miglior gioco mai pubblicato su PlayStation 3. Sulla vecchia ammiraglia di casa Sony i tre capitoli hanno venduto in totale quasi 30 milioni di copie, portando i ragazzi di Naughty Dog sull’Olimpo delle software house. Con l’avvento di PlayStation 4, sarebbe stato inimmaginabile la non pubblicazione di un nuovo capostipite della serie ed infatti, nel maggio del 2016, ci siamo ritrovati fra le mani, dopo un’attesa di ben cinque anni, Uncharted 4: Fine di un Ladro.
Inutile dire che, ad oggi, anche questo ennesimo capitolo ha venduto circa dieci milioni di copie worldwide, portando quindi la serie a sfiorare le 40 milioni di copie totali. Dopo la conclusione di Uncharted 4, tutti i fan erano convinti che ormai fosse davvero giunta la fine, ma a quanto pare i piani di Naughty Dog erano ben diversi. Certo, il buon Nathan è in pensione ormai, ma ciò non vuol dire che Uncharted non possa continuare senza di lui. The Lost Legacy, o L’Eredità Perduta se vogliamo dirla all’italiana, è molto più di un DLC stand alone, è un’avventura che da sola riesce a reggere il peso (dell’eredità appunto) di tutti gli altri capitoli fino ad oggi pubblicati. Nei panni dell’avventuriera protagonista troviamo una vecchia conoscenza, la splendida Chloe Frazer, accompagnata da uno dei villain del quarto capitolo, Nadine Ross.
Una combo micidiale
Due bellissime donne, intelligenti, astute e con una vena combattiva davvero fuori dall’ordinario e da non sottovalutare mai. L’obiettivo principale è quello di scovare un antico manufatto indiano: la Zampa dorata di Ganesh, che per secoli nessuno è mai riuscito a trovare. Le due ragazze hanno molto in comune, ma sotto diversi aspetti risultano essere quasi i due opposti che si attraggono. Proprio questa contrapposizione riesce ad offrire un’avventura molto divertente, fatta di situazioni serie alle quali si alternano intermezzi a tratti “comici” in cui scopriremo qualcosa in più sulle origini e sulla vita di Chloe e sul perché sia diventata una “ladra” di tesori e manufatti antichi. Anche la stessa Nadine Ross, presentata per la prima volta in Uncharted 4, oltre a voler riconquistare il suo ruolo di leader nella Shoreline, ha una personalità profonda e davvero particolare che proprio in questo DLC riesce ad emergere in tutta la sua completezza. La trama de L’Eredità Perduta, così come quella dei trascorsi capitoli, è quindi un mix di elementi perfettamente amalgamati fra loro che spaziano, come detto in precedenza, da situazioni serie a toni divertenti e spassosi fino ad arrivare anche ad una mini analisi del/i protagonista/protagonisti dell’universo “Unchartediano”.
Il plot narrativo è sì ben scritto ma non è particolarmente impegnato, mantenendo una certa leggerezza nell’insieme. Avremo momenti di calma piatta (più apparente che altro) ai quali improvvisamente si contrapporranno acceleramenti che ci trascineranno nell’azione più sfrenata e caotica, alla quale i ragazzi di Naughty Dog ci hanno ben abituato, non soltanto con Uncharted ma anche con The Last of Us. Il tutto segue, o meglio, replica quanto vistosi in Uncharted 4, ma a differenza di quest’ultimo che sostanzialmente rappresentava la fine di un’epoca, L’Eredità Perduta ha più le vesti dell’inizio, del nuovo, di una sorta di “Beginning” che potrebbe, perché no, portare la Frazer, dopo aver svolto un ruolo di spalla e di aiutante, a diventare in tutto e per tutto la nuova protagonista del brand. L’unica pecca, un po’ come accaduto “spesso” nella serie, è dato dal nostro “acerrimo nemico” il quale, dopo una presentazione ad effetto, sembra quasi non riuscire a “spiccare il volo” rimanendo purtroppo quasi relegato ad un ruolo secondario, non riuscendo a reggere l’intensità e la “recitazione” delle nostre due protagoniste.
E’ comunque impressionante il livello raggiunto da Naughty Dog per quanto riguarda la recitazione delle due comprimarie presenti in questo DLC. Mantenendo la falsa riga di Uncharted 4, sembra di essere in un film, che scena dopo scena, tassello dopo tassello, dialogo dopo dialogo arricchisce la storia di tanti dettagli e particolari. Inoltre, anche dopo ben cinque capitoli (sì, perché L’Eredità Perduta è più di una semplice espansione) la formula realizzata dai ragazzi statunitensi riesce a mantenersi ancora fresca, perfetta e al passo coi tempi. Ogni capitolo si focalizza infatti su un determinato reperto, che sembra quasi leggendario e impossibile da trovare e da lì si parte per un immenso e straordinario viaggio in giro per il globo, fatto di azione, enigmi ambientali, pericoli e affascinanti costruzioni senza tempo che vedremo franare sotto di noi al nostro passaggio.
Bang Bang, Boom Boom!
Dal punto di vista del gameplay, quest’ultimo è stato leggermente affinato rispetto al quarto capitolo ma senza stravolgimenti evidenti. Vestiremo i panni di Chloe Frazer, che se non fosse per la sua bellezza e avvenenza potremmo praticamente considerare un Nathan Drake in versione femminile. Il feeling è praticamente lo stesso, non ci sono differenze di sorta, pur trattandosi di una donna. La nostra avventuriera si cimenterà in pericolose scalate al limite dell’impossibile, in sparatorie caotiche e confusionarie e ad un’esplorazione sfrenata alla ricerca di tesori e cimeli. Proprio in riferimento a quest’ultimo punto, la ricerca dei tesori facoltativi verrà agevolata se completerete una sorta di quest secondaria che non staremo qui a rivelarvi. La durata del DLC si attesta sulle 8/10 ore, il che non è tantissimo, ma è da considerarsi nella media se pensiamo che i capitoli principali della serie hanno una durata complessiva di circa 4/5 ore in più.
Il passaggio da una location all’altra non ha subito alcuna modifica, almeno nei primissimi capitoli; la formula complessiva, che tanto abbiamo apprezzato nei vari titoli della serie, ha una sorta di impennata verso la metà dell’avventura, in cui ci troveremo dinanzi ad una sorta di free roaming che non si era mai visto prima d’ora. Infatti, avremo modo di esplorare un’immensa regione indiana a bordo della nostra 4×4, fatta di colline impervie, cascate d’acqua, antiche costruzioni indiane e tesori sparsi in lungo e in largo. Ed è qui che potremo decidere se svolgere o meno la quest secondaria che abbiamo citato prima, la quale per l’appunto aiuterà tutti quei giocatori che amano ricercare i collezionabili, ma che in termini di plot narrativo non aggiunge praticamente nulla. Muoversi quindi senza quasi costrizioni dona all’esperienza di gioco e al gameplay una sensazione nuova, portandoci a scoprire cose e situazioni del tutto nuove. Quindi, non è il gioco che deciderà i tempi, ma sarà l’utente a decidere quando e come ritornare sulla “retta via” e continuare la quest principale.
A nostra disposizione avremo una comoda mappa consultabile premendo il touchpad del DualShock 4. Oltre a fornirci la posizione di tutti i nostri obiettivi, ci permetterà di selezionare l’ordine con il quale portare a termine gli incarichi, perciò è qui che si nota la volontà di Naughty Dog di sperimentare quella maggior libertà di movimento che nell’era videoludica odierna viene sempre più ricercata. E’ vero, il free roaming dura per una manciata di capitoli, ma nel complesso il nuovo “esperimento” sembra azzeccato e funzionale al gameplay. Dopo questa breve parentesi, i canovacci dell’avventura ritorneranno sui livelli “standard” nell’arduo tentativo di scovare la misteriosa Zampa di Ganesh. L’Eredità Perduta però, oltre ai tanti elementi positivi ereditati da Uncharted 4, porta con sé anche alcune evidenti problematiche che attanagliano non soltanto la produzione di Naughty Dog ma anche quella di altri titoli. L’intelligenza artificiale, come ha dichiarato recentemente anche il vicepresidente esecutivo di EA Worldwide Studios, Patrick Soderlund, rappresenta la vera pecca dell’industria videoludica odierna.
L’Eredità Perduta non riesce, per l’appunto, ad eccellere sotto questo punto di vista. I nemici il più delle volte sembreranno inermi dinanzi a noi, soprattutto quando, armati di sana pazienza, decideremo di farli fuori in modalità furtiva. Sfruttare l’erba alta oppure zone sopraelevate ci aiuterà moltissimo e anche quando sembrerà che ci stiano per individuare, le truppe nemiche si fermeranno dopo pochissimi metri, senza indagare più approfonditamente e ritornando sui propri passi. Il gunplay invece rimane immutato, pertanto potremo far strage di nemici aggrappati alle sporgenze oppure ad armi spianate, fra granate, fucili tattici, RPG, C4 e chi più ne ha più ne metta. Il comparto tecnico eccelle quasi in tutto, salvo qualche rallentamento un po’ troppo evidente su PS4 normale.
I modelli dei personaggi vantano texture molto dettagliate anche a distanza ravvicinata e i paesaggi, così come visto nel capitolo precedente, lasciano davvero senza fiato. Le espressioni del duo Chloe/Nadine, grazie al magistrale lavoro di motion capture svolto, sono a dir poco strepitose, portando come detto in corso di recensione a chiedersi se si stia realmente giocando ad un videogioco o si stia guardando un film hollywoodiano.
Presente l’intera modalità multiplayer di Uncharted 4, che già abbiamo analizzato nella recensione del gioco all’epoca, che va però ad introdurre alcune nuove skin, un nuovo personaggio e la modalità Survival Arena, che offre la possibilità di affrontare nuove orde di nemici (boss compresi) insieme ad altri giocatori.
Commento finale
Uncharted: L’Eredità Perduta possiamo considerarlo come un vero e proprio nuovo capitolo della serie. I ragazzi di Naughty Dog hanno lasciato pressoché inalterata la formula di gioco già vista in Uncharted 4, seppur con qualche piccola aggiunta come la possibilità di muoversi per una manciata di capitoli in piena libertà. Il duo Chloe Frazer-Nadine Ross, funziona alla perfezione, regalandoci momenti di puro divertimento e di azione sfrenata come non mai. State pur certi che non rimpiangerete il buon Nathan Drake. Sicuramente ci mancherà, ma con questo DLC abbiamo capito che la serie può davvero fare a meno del suo storico protagonista. Un po’ ci dispiace, ma dall’altro lato ci entusiasma il fatto che questa nuova avventura possa in qualche modo rappresentare, a conti fatti, una sorta di nuovo inizio. Nathan, stai tranquillo, la tua “legacy” è in ottime mani!