Benvenuti a Ubersriek
Versione testata PC – Steam
Quando il primo capitolo del franchise Vermintide comparve sugli scaffali, oramai più di tre anni fa, fu in grado in pochissimo tempo di incontrare l’interesse e l’entusiasmo di critica e pubblico, grazie alla capacità di mescolare le magnifiche ambientazioni di Warhammer con un gameplay a metà strada tra un FPS e un RPG. Tuttavia, la sostanziale ripetitività del gameplay e dell’impianto scenico (ambientazioni e varietà dei nemici ridotte all’osso) che, nel complesso, ci erano sembrati un po’ low budget, ci avevano fatto concludere per un giudizio finale solo in parte positivo, nel quale però era evidente un certo disappunto per il non essere riusciti a sfruttare fino in fondo le grandi potenzialità del titolo.
Come abbiamo detto, però, il titolo soprattutto dal punto di vista commerciale è stato molto apprezzato dal pubblico e questo ha spinto lo sviluppatore Fatshark a proporre un secondo capitolo che, ve lo anticipiamo subito, sfrondato dagli elementi che meno ci erano piaciuti del primo capitolo e arricchito da nuove meccaniche di gioco che lo rendono molto più profondo, acquista nuova linfa vitale presentandosi come uno dei titoli più interessanti della stagione.
La caduta di Ubersriek
Come per il precedente capitolo, la base narrativa costituisce più un pretesto per sfasciare teste che un vero e proprio elemento qualificante del gioco, che fa della frenesia e del combattimento la sua principale caratteristica.
L’ambientazione è ancora una volta Ubersriek. Grey Seer Rasknitt è riuscito a catturare i cinque eroi protagonisti del primo capitolo e la città senza la loro protezione è caduta nelle mani degli Skaven. Rasknitt ha ordinato nel frattempo la costruzione di un portale dimensionale che permetta ai suoi alleati di attraversarlo. Approfittando del malfunzionamento del portale stesso, però, il nostro alter ego riuscirà a liberarsi e a liberare i suoi quattro amici. Nei panni di uno dei cinque eroi, il mercenario Markus Kruber, l’ elfa Kerillian, il nano Bardin Goreksson, la sacerdotessa del fuoco Sienna Fuegonasos e il cacciatore di streghe Victor Saltzpyre, dovrete farvi strada tra orde di Skaven e un nuovo temibile nemico rappresentato dalle forze del Chaos e il loro campione Bödvarr Ribspreader, con cui gli Skaven hanno stipulato il patto di sangue.
Proprio l’alleanza con le forze del Chaos dà modo al titolo di superare la più grande limitazione del primo capitolo, ossia l’assenza di un bestiario variegato di nemici. In Vermintide 2 vi troverete di fronte oltre a nuovi nemici umanoidi, anche a numerosi nuovi boss come lo Stormfiend che sputa gas tossico, il Bile Troll che vomita bile velenosa e gli Spawn del Caos, mostri informi il cui unico desiderio è masticarvi con la loro enorme bocca che occupa in pratica tutta la testa. La presenza di questi nuovi nemici, orde del nord della tribù Norsca, è resa possibile dallo Skittergate, un portale che permette alle orde del chaos di teletrasportarsi sul vostro cammino.
Gameplay
Il nuovo ricco bestiario si accompagna ad un combat system rinnovato. Ciascun eroe è dotato come in precedenza di un’arma dalla distanza e di una per il corpo a corpo. Sono presenti inoltre altri tre slot, con i quali sarà possibile equipaggiare i nuovi accessori raccolti di volta in volta durante il gioco. Ciascun personaggio dispone poi di un’abilità passiva e di un’abilità carriera. Nel corso del gioco avrete la possibilità, crescendo di livello (livello 7 e poi livello 12), di sbloccare complessivamente tre sottoclassi (specializzazioni) per ogni eroe, ciascuna di esse in grado di potenziare il vostro arsenale con armi uniche e bonus. Ciascuna sottoclasse ha un’ulteriore abilità passiva ed una carriera. Altra novità del gioco è la possibilità di sbloccare i talenti, ogni volta che salirete di livello di 5 punti (fino al level cap di 30): ogni talento vi permette di scegliere 3 diverse abilità aggiuntive, che sarà possibile comunque alternare nel corso del gioco nella lobby. Ogni talento è specifico per l’eroe scelto e vi darà la possibilità, ad esempio, di trasportare più munizioni, di attaccare più velocemente nel corpo a corpo, di aumentare la vostra stamina e via discorrendo.
La profondità del gameplay garantita dalle sottoclassi viene ulteriormente ampliata dalle possibilità di looting e dalla varietà di accessori quali amuleti ed armi esotiche, rilasciati in maniera assolutamente random nel corso del gioco. Gli accessori che è possibile guadagnare dagli scontri appartengono a tre diverse categorie e si distinguono per livello di rarità. Alcuni vi permetteranno di aumentare il vostro livello di salute, altri di potenziare i vostri attacchi, altri ancora di rendere più veloci i vostri movimenti per un certo periodo di tempo. Il vostro loot, inoltre, sarà diverso a seconda della difficoltà della mappa e dal livello del vostro personaggio. In definitiva si tratta di un ulteriore elemento che vale a offrire incredibili possibilità di customizzazione del vostro personaggio.
Proprio questa estrema personalizzazione e specializzazione dei personaggi, rende necessaria per il completamento dei livelli una estrema attenzione alla cooperazione e alla pianificazione delle battaglie. Vogliamo dire che lanciarsi nella mischia con un personaggio le cui specializzazioni sono il combattimento dalla distanza o le arti magiche, equivale a morte certa. Questo ci porta a parlare della longevità del titolo. Vermintide 2, ai livelli di difficoltà più alti (quattro in totale), offre un buon livello di sfida che appagherà anche i player più smaliziati. Inoltre la possibilità di creare diverse build e di ottenere ricompense sempre diverse affrontando i livelli con diverso “layout” di personalizzazione, offre una discreta rigiocabilità al titolo.
Dal punto di vista dei comandi, Vermintide 2 è uno di quei titoli in cui sentirete concretamente il peso dell’arma utilizzata. Non tutte le armi rispondono alla stessa maniera e, di conseguenza, ciascun personaggio avrà un feeling differente e sarà necessario un certo tempo di apprendimento per imparare a padroneggiarne le abilità. Essendo tantissime le armi che potrete utilizzare, si tratta di un percorso di apprendimento lungo.
Qualche volta, però, il gioco fa di tutto per diventare più complicato del necessario e in alcuni frangenti, quando il gioco vi mette di fronte a orde di Skaven, la tendenza allo “smashbutton ignorante” è fortissima. Stesso discorso per la parte RPG e di crafting non sempre chiarissima, in quanto manca, ad esempio, una lista delle caratteristiche delle armi che avrebbe fatto sicuramente molto comodo.
Tecnica
Dal punto di vista tecnico, Warhammer: Vermintide 2 non delude affatto, offrendoci uno scenario ricco e dettagliato e le atmosfere tipiche della serie Warhammer. A brillare in modo particolare sono le ambientazioni di gioco, estremamente dettagliate e rese ancora più suggestive da un ottimo sistema di illuminazione. Dal punto di vista del level design, inoltre, le tredici mappe disponibili offrono situazioni sempre diverse e una discreta varietà di elementi che è possibile sfruttare per proseguire.
Il dettaglio poligonale dei personaggi e la caratterizzazione dei nemici sono sempre molto alti e, nonostante l’elevato numero di nemici a schermo, inoltre, il motore Bitsquid raramente è messo in difficoltà. Abbiamo provato il gioco su due diverse configurazioni: con la prima High End (Intel i7 7820X, 16GB di RAM, GTX 1080 Ti), il gioco risultava fluido anche in 4K a 60 fps e dettagli su Estremo. Nella seconda, mid range (Ryzen 2200G, 16GB di RAM, GTX 1070 Ti), siamo riusciti ad ottenere le medesime prestazioni in 2K e dettagli Estremi. Il gioco quindi risulta decisamente ben ottimizzato, offrendo anche la possibilità di utilizzare le DirectX 12 anzichè le 11, con un piccolo miglioramento prestazionale.
Multiplayer e community mods
I giocatori hanno la possibilità di invitare altri compagni nella propria lobby e affrontare insieme le orde di Skaven. La coop è ben gestita grazie anche ad una ben congegnata voice chat, la cui unica pecca sta nell’impossibilità di individuare il personaggio che sta parlando. Decisamente interessante poi la community che si sta sviluppando intorno al titolo, che è stata capace di fornire alcune mod davvero interessanti utili a migliorare ulteriormente l’esperienza di gioco.
Conclusioni e giudizio
Il primo capitolo del gioco, nonostante alcuni interessanti spunti, non ci aveva entusiasmati più di tanto. Con Vermintide 2, tuttavia, siamo di fronte ad un titolo incredibilmente interessante che riesce a superare tutti i difetti del primo e ad offrire uno degli FPS più divertenti in circolazione. Con un gameplay cruento e frenetico, un buon carisma dei personaggi, l’estrema personalizzazione ed un buon comparto tecnico, non possiamo che consigliarlo non soltanto a coloro che hanno apprezzato il primo capitolo, ma anche a tutti coloro che sono alla ricerca di un FPS fresco e brutale.
- - Gameplay profondo e strutturato
- - Ambientazioni suggestive e varie
- - Motore grafico ben ottimizzato
- - Supportato da un’ottima community di modders
- - Un po’ confusionario nelle parti RPG
- - Trama solo di contorno