Recensione Naruto: The Broken Bond

Dalla ricostruzione di Konoha alla fuga di Sasuke, passando per la ricerca di Tsunade e l’apprendimento del Rasengan. Siete pronti a rivivere in prima persona tutto ciò?

Nuovamente Konoha

Naruto The Broken Bond è il naturale seguito di Naruto: Rise of a Ninja, primo episodio della pluripremiata serie-manga “Naruto” di Masashi Kishimoto, approdato su Xbox 360 lo scorso anno. Sull’opera che ha ispirato e continua ad ispirare titoli su tutte le console, non c’è molto da dire: è da tempo immemore ai primi posti nelle pubblicazioni settimanali di Shonen Jump (autorità a livello mondiale nel settore dei manga) e di sicuro tra i cartoni animati preferiti dagli adolescenti.

Naruto è stato in grado di fare la fortuna di molte aziende che hanno avuto la possibilità di commercializzare prodotti brandizzati, non da ultime le software houses che, continuamente, si cimentano nell’ardua impresa d’ideare giochi sempre più somiglianti alle dinamiche relazionali rinvenibili nella serie originale, le quali, sono in massima parte migliori di quelle presenti in molti film, anche di registi di un certo calibro.


Konoha, alla fine di Rise of a Ninja, era rimasta in balia dei ninja della sabbia che l’avevano attaccata ingannati dal perfido Orochimaru, sennin leggendario del paese della foglia, accecato dalla sete di potere. A seguito dello scontro epico tra il Terzo Hokage ed Orochimaru, di cui voi stessi sarete protagonisti, la vostra missione sarà quella di recuperare la principessa Tsunade, nipote del primo grande Hokage e Quinto Hokage designata di Konoha. Sullo sfondo delle vostre gesta, la ricostruzione del villaggio della Foglia, devastato dall’invasione appena terminata e la caccia di Naruto da parte dell’organizazzione Alba (Akatsuki) con la quale si intrecciano, come in un’elica inscindibile, le vicende “di sangue” della potente famiglia Uchiha, di cui Sasuke è attore protagonista e regista allo stesso tempo.


Naruto, esattamente come nella storia originale, sarà guidato nell’allenamento da Jiraya, ninja leggendario che con Orochimaru e Tsunade, compone la triade dei “Sennin”. L’affascinante Ero-Sennin, come viene chiamato dal protagonista (a causa delle manie di cui anche chi non ha mai seguito Naruto può rendersi facilmente conto), gli insegnarà, durante tutto il viaggio, alcune tecniche di “livello A”, tra cui il Rasengan, creato dal più grande dei ninja di Konoha che sia mai esistito: il Quarto Hokage.


Il viaggio intrapreso da Naruto e Jiraya però non è solo una crescita professionale, è piuttosto un percorso umano per un bambino, emarginato dalla comunità e per giunta orfano, al quale il destino, nonostante mille avversità ha riservato un’esistenza gloriosa…


Tutti alla ricerca di Sasuke

Risulta decisamente complicato parlare di un gioco dedicato alla serie Naruto se non si ritiene si stia parlando ad un pubblico già abituato al mondo fantastico in cui il nostro ninja vive. E’ per questo motivo che nella nostra “inchiesta videoludica”, d’ora in poi, immagineremo di rivolgerci ad un pubblico che ha già una certa familiarità con Konoha e i suoi abitanti ed anzi è già ad un livello successivo: sente il bisogno di passare dal ruolo di spettatore a quello di “attore” seppur virtuale.

Naruto The Broken Bond, come anticipato, riprende Naruto: Rise of a Ninja, nel punto esatto in cui gli shinobi della Sabbia, capeggiati da Gaara e dal falso Kazekage (poi rivelatosi Orochimaru), cominciano ad invadere il villaggio della Foglia, sullo sfondo appaiono evocazioni di animali mostruosi quali i serpenti d’assalto di Orochimaru che cominciano a distruggere le mura di recensione della città e le diverse costruzioni che si parano loro davanti, i ninja di Konoha da parte loro cercano ovviamente di averne ragione. Nel trambusto generale il Terzo Hokage ed Orochimaru si stanno dando battaglia sul tetto dell’arena dell’esame dei Chuunin: intrappolati nella tecnica creata dal quartetto del suono, si scontrano due delle figure più interessanti del capolavoro di Kishimoto; per quanto riguarda invece le dinamiche del gioco è già qui, proprio nelle sue prime battute, che Ubisoft mostra tutte le potenzialità del lavoro svolto.


Orochimaru mostra alcune tra le sue tecniche più efficaci e terrificanti, il Terzo Hokage è in affanno ma gli tiene testa, il combattimento è molto più fluido e piacevole rispetto al primo capitolo della serie e per la verità meglio congegnato anche rispetto a titoli quali Naruto: Ultimate Ninja su Playstation 2, che facevano del combattimento a scorrimento (con qualche variante in profondità) il loro punto di forza. Durante lo scontro, frequenti sono il ricorso alle tecniche segrete (decisamente aumentate rispetto al passato) da sfoderare con abilità e con molta più calma, con maggiore possibilità di mandarle a segno e di riceverne pertanto gratificazione.


Le QTE si alternano al piacevole combattimento che stavolta si è fatto più sereno grazie alla possibilità di riprodurre le combo con più immediatezza grazie alla modalità “palestra”, immancabilmente gestita dal fanatico Maito Gai, che ci permette di imparare e di conseguenza sfruttare al meglio, tutte le risorse di cui i nostri pg sono dotati.
Abbiamo usato il plurale sui personaggi perché questa volta non solo sarete accompagnati passivamente dai vostri amici, né vi limiterete a sostituirvi ad all’occorrenza, ma li avrete a disposizione in squadra con possibilità di comandarli, dividervi, utilizzarne le abilità e sfruttarne la piacevole compagnia. E’ proprio questa a ben vedere la grande novità di Naruto: The Broken Bond, la possibilità eccezionale, di dover sfruttare in combinazione i singoli poteri dei nostri amici per affrontare non tanto i combattimenti quanto la storia principale.


Non passerà molto tempo dall’inizio del gioco, in vero, che sarete obbligati ad utilizzare la manipolazione dell’ombra di Shikamru o le trasformazioni di Kiba in Akamaru, singolarmente o in combinazione tra loro per poter portare a termine una missione: non è pienamente descrivibile la soddisfazione di utilizzare il kagebunshin no jutsu di Naruto per costruire un ponte di cloni umani e attraversarlo utilizzando l’ipersensibilità visiva di Kiba oppure andare alla ricerca di trappole esplosive con Byakugan di Neji Hyuga.


Per il resto ci ritroviamo nuovamente dinanzi alle missioni secondarie di recupero oggetti o combattimenti, con l’eterna ricerca di monete e danaro da fare contorno perenne al tutto (è proprio grazie a questi due elementi che saremo in grado di acquistare equipaggiamenti e pergamene che implementeranno alcune delle nostre tecniche), mentre per la crescita “fisica” del personaggio dobbiamo dedicarci unicamente a portare a termine le missioni che ci daranno in premio punti da spendere, come al solito, in energia, tecnica, chakra e così via.


Degne di nota infine sono le molteplici gare di abilità e lotterie varie che si trovano in giro per i villaggi, alcuni sono dei veri e propri minigiochi che sono in grado di testare le vostre abilità ninja, ma alcuni di essi per quanto piacevoli risultano un tantino difficili da completare.


Audio e Video

In Naruto The Broken Bond i 60 frame al secondo si fanno vedere e come, le corse interminabili fra gli alberi oltre a quelle nei prati, a testimonianza dei vostri poteri decisamente fuori dalla norma, saranno caratterizzate da un’ottima fluidità dei movimenti con cali di frame ridotti all’osso. Nel complesso Konoha è identica al precedente episodio ma è stata allo stesso tempo migliorata sotto diversi aspetti; innanzitutto l’atmosfera del villaggio rispecchia perfettamente gli accadimenti storici che l’hanno interessata, in secondo luogo è più difficile riuscire ad “imbrogliare” nello scavalcare mura e recensioni per l’effetto fantasma di qualche costruzione. Ancora, i colori riescono a impiegare quasi tutto il pantone disponibile, si passa da tonalità fredde ad altre caldissime con altre ancora che ci fanno ricordare di essere di fronte a un titolo mutuato dai cartoni dai manga e dagli anime orientali.


In questo senso, il contrasto tra i personaggi e la città di Konoha e in genere i paesaggi circostanti è piuttosto profondo, infatti i personaggi sembrano quasi “aggiunti” allo sfondo, come pure le evocazioni danno lo stesso effetto non sempre piacevole, se da una parte i paesaggi rendono alla perfezione l’idea della profondità e delle tre dimensioni, i personaggi principali sembrano appiattiti e Naruto in particolare, a differenza degli altri tutti riprodotti fedelmente, lascia un tantino a desiderare soprattutto nei particolari del viso.
Gli ambienti sono curati con dovizia di particolari, ma oltre a Konoha con il palazzo dell’Hokage e tutto il resto, nonostante l’area esplorabile sia sensibilmente aumentata, non ci sono altri luoghi altrettanto ben realizzati e le interminabili foreste a lungo andare donano la sensazione di essere sempre nello stesso posto. La perfetta Konoha, inoltre, tenendo la telecamera fissa sui personaggi in più di un’occasione ha mostrato uno spiacevole effetto reticolo che fa da patina agli elementi a schermo.


Per concludere, le animazioni delle tecniche segrete e delle evocazioni lasciano con una certa facilità a bocca aperta per la incredibile somiglianza con quelle che si vedono nell’opera ispiratrice, mentre gli avversari con cui ci scontreremo questa volta sono molto meglio realizzati e più vari: non saremo nuovamente costretti a combattere contro centinaia di ninja-copia ed anzi, il livello di taluni è decisamente alto per riuscire ad averne ragione al primo tentativo e senza usare le preziosissime pillole di energia (in effetti i nemici sono suddivisi in base alla classificazione ninja raggiunta: ghenin, chuunin, jouinin, jonin).


Il comparto audio è ineccepibile per gli amanti di Naruto: l’intera avventura di “The Broken Bond” è accompagnata da alcune delle musiche più belle dell’anime (opere semidivine di Toshiro Masuda), mentre gli effetti sonori sono perfettamente in linea con il filone di beat’ em up in cui il nostro gioco può tranquillamente inscriversi.


Il gioco è interamente sottotitolato in italiano e grazie alla possibilità di optare per i sottotitoli in lingua madre, l’intera opera acquista una maggiore credibilità per i giocatori attenti e appassionati dell’anime, in quanto chiaramente il doppiaggio inglese non rende giustizia alla caratterizzazione dei personaggi originali e per le sfumature vocali e per il sincrono con le espressioni (differenza che risulta più marcata per tutti coloro che fruiscono degli anime cosiddetti “subbed” – sottotitolati italiano-giappone).


The Broken Bond Online

Non poteva di certo mancare una modalità online per questo titolo, pur essendo stata congegnata, almeno questa volta, una sufficientemente longeva main quest che riesce a raggiungere tranquillamente 13/14 ore senza contare tutte le subquests. La modalità online, dicevamo, consente una godibilità pressoché illimitata in quanto, come è facile immaginare, è incentrata unicamente sulla parte “picchiaduro” di Naruto The Broken Bond.


Quando si è connessi al servizio Live infatti, è disponibile la modalità combattimento “VS”, a “Due”, “Personalizzata” e la modalità “Partita Classificata”. Per le prime tre modalità non c’è molto da dire: si tratta di scontri uno contro uno o cooperativi a turno, con l’ulteriore possibilità di scegliere il terreno su cui combattere; per la Partita Classificata invece non possiamo non spendere qualche riga. Durante la partita classificata, sarete catapultati in un vero e proprio torneo durante il quale con il vostro personaggio preferito (da scegliere come nelle altre modalità online tra tantissimi e tra i principali della storia fino a quel punto narrata) dovrete cercare di salire di grado dal più basso, quello di studente ai due più alti quello di Jonin e Hokage. Ciascuno scontro vinto vi assegnerà dei punti abilità che vi faranno avanzare nella carriera, ma niente paura anche negli scontri con personaggi con maggiore esperienza potrete ricavare qualche punto nonostante non siate riusciti a vincere, basterà togliere al vostro avversario una buona quantità di energia (opportunità questa ultima utilissima perché ad un certo punto troverete solo professionisti del gioco online che se non vi consentissero di racimolare alcuna vittoria vi getterebbero facilmente nell’angoscia e nella noia stroncando sul nascere la vostra carriera da ninja).


Tutto sommato le modalità online sono chiare ed immediate e gli scontri piuttosto appaganti specialmente quando il vostro livello è simile a quello dell’avversario che state affrontando, cosa che non può certo dirsi nel caso in cui ci sia un divario incolmabile tra di voi, nel qual caso difficilmente vi accorgerete di aver iniziato l’incontro se non per un piccolo particolare che apparirà nel giro di qualche secondo: il KO finale.


Considerazioni finali

Naruto The Broken Bond è un titolo essenzialmente dedicato agli “indottrinati” da Masashi Kishimoto, dubitiamo seriamente che chi sia a digiuno delle gesta del biondo Jinchuuriki della Foglia possa apprezzarne a pieno le caratteristiche, ma siamo certi allo stesso tempo che qualora si superasse lo scoglio iniziale (nell’acquisizione di dimestichezza con i poteri dei diversi personaggi), chiunque ne resterebbe piacevolmente affascinato. Chi non riuscirebbe infatti a provare un briciolo di emozione trovandosi nelle vesti di evocatori di Gamabunta o Kazuyu nello scontro con il perfido Manda evocato da Orochimaru?

Per tutto quanto detto finora, senza ombra di dubbio, Naruto: The Broken Bond edito da Ubisoft e distribuito sul mercato a partire dal 21 Novembre scorso, ci appare, in compagnia di Naruto Ultimate Ninja Storm su PS3, uno dei migliori titoli in circolazione dedicati al favoloso mondo dei ninja di Konoha.

Carmine Iovino
Carmine Iovino
In rete: TUTTOLOGO // Appassionato di Videogames e NERD tourettico // Nella vita: Avvocato Penalista

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