Tutto in Fable 2, dalle scene introduttive alle varie missioni, ci riporta in quel mondo fatato creato da Molyneux quasi un lustro addietro, permettendoci di ritrovare la stessa magia, la stessa fantasia, dietro ogni scelta stilistica e ludica.
Albion 500 anni dopo
Quando un uomo in grado di farvi cimentare con poteri divini incontra il libero arbitrio nel mondo della fantasia può creare solamente qualcosa di realmente singolare. Ricordate Black & White e Populus? Ricordate il primo Fable sull’amato botolo? Ecco, pensate a qualcosa di simile a tutto ciò messo insieme, mescolate, aggiungete due ettolitri di RPG, un granello di Action Game, un tantino di strategia ed un pizzico di follia ed avrete Fable 2.
Peter Molyneux sforna un altro capolavoro e lo fa ripartendo dalla console, pur rinnovata, sulla quale aveva incantato tutti realizzando, oggi come allora, uno dei migliori titoli in circolazione.
E’ inutile dilungarsi sulla querelle del genere a cui Fable 2 appartiene, se siamo di fronte all’ennesimo RPG oppure è da ascrivere al genere FREE, quello che conta davvero è che ci troviamo dinanzi ad un gioco unico nel suo genere. Tutto in Fable 2, dalle scene introduttive alle varie missioni, ci riporta in quel mondo fatato creato da Molyneux quasi un lustro addietro, permettendoci di ritrovare la stessa magia, la stessa fantasia, dietro ogni scelta stilistica e ludica.
La storia è incentrata nuovamente sul rapporto tra fratelli, un evento straordinario (nel primo episodio l’invasione dei banditi, nel secondo l’intervento del signore locale) fa sì che i due si separino e che il protagonista si rivolga totalmente alla causa della vendetta e dell’eventuale ricerca della propria congiunta.
Il gioco riprende essenzialmente e quasi per intero tutti gli elementi già presenti nel primo episodio potenziandoli e innalzandoli, in qualche caso, a veri e propri punti di riferimento per i giochi futuri. Albion è la stessa del primo capitolo nonostante siano trascorsi 500 anni, si respira la stessa aria di fiabesca inquietudine nell’attraversare le sue lande sconfinate che però si sono decuplicate in estensione e profondità, durante i viaggi iniziali tra la città di Bowerstone e la periferia circostante fino ad arrivare ad Oakvale i paesaggi ritratti e gli specchi d’acqua producono viste mozzafiato con inquadrature da cinema, certo la scenografia e le texture ricordano molto da vicino quelle di Black & White 2, ma nell’insieme l’effetto è davvero piacevole.
Elemento essenziale nel nuovo capitolo di Fable è il libero arbitrio o almeno la più ampia possibilità di effettuare scelte che vanno ad incidere sulla vostra esperienza di gioco; già all’inizio sarà possibile scegliere tra un protagonista maschile ed uno femminile ed immediatamente dopo, nei secondi iniziali (durante i quali viene narrato quello che è l’antefatto della nostra avventura) compiremo delle scelte fondamentali che andranno ad influenzare il carattere del nostro eroe.
Di qui in poi si aprirà un ventaglio molto vasto di possibilità per il nostro “passerotto” (per la prova abbiamo scelto il personaggio maschile, quindi in primis ci riferiremo ad esso), dovremo cominciare a prendere in fretta dimestichezza con i controlli e con il mondo che ci sta intorno facendo attenzione a non tralasciare le missioni affidateci ed a goderci il gioco nei suoi aspetti più appaganti. Tra questi spicca sicuramente la scelta azzeccata della compagnia, fondamentale, del vostro caro amico a quattro zampe, il quale grazie a Dio, vi accompagnerà nella vostra avventura tirandovi fuori non poche volte dai guai; la scelta del cane infatti risulta vincente per due motivi essenziali, il primo naturalmente attiene alla qualità della figura introdotta che gode di notevoli caratteristiche (può attaccare, difendere, utilizzare capacità di ricerca, esprimere emozioni) ed è ben realizzata, il secondo, strettamente legato al primo, riguarda la notevole estensione dell’area esplorabile durante il gioco, nella quale sarebbe quasi impossibile riuscire a trovare i tesori sotterrati e molte casse-scrigno o chiavi d’argento senza l’aiuto delle doti eccezionali del vostro fidato amico.
Gameplay
Presa confidenza con le capacità essenziali del vostro personaggio principale e secondario (il cane appunto), sarete in grado di confrontarvi con il sistema di gioco del tutto ispirato al primo capitolo, dovrete affrontare le innumerevoli missioni principali e secondarie, le side-quests segrete e le prove principali affinando le vostre capacità magiche, fisiche e di precisione. Il sistema di evoluzione del personaggio si basa sulla raccolta di “sfere colorate” ottenute con l’eliminazione di ciascun nemico e che si differenziano appunto tra di loro in base all’azione svolta: se si elimina un nemico con il solo aiuto della spada, azione questa collegata alla forza bruta, si otterranno in prevalenza sfere blu (forza), se si eliminerà il nemico usando armi di precisione si otterranno in prevalenza sfere gialle (abilità), con i poteri magici infine si otterranno sfere rosse (magia), in tutti i casi otterremo in aggiunta sfere verdi (generiche) che possono essere utilizzate in qualsiasi abilità, mentre con le combinazioni di poteri riceveremo importanti gratifiche sferiche.
Dalle prime missioni vi renderete conto che esattamente come per il mondo reale anche ad Albion c’è bisogno di denaro per qualsiasi scelta vogliate compiere, a questo proposito è possibile non solo rinvenire tesori e portare a termine missioni, ma anche eseguire furti , giocare d’azzardo e addirittura lavorare. Proprio il lavoro e il gioco d’azzardo sono uno delle innovazioni di Fable 2, anche nel primo capitolo c’erano i giochi nelle locande ma questa volta se ne sono creati alcuni ex novo dotati di regole originali tanto da poter essere considerati insieme un gioco all’interno del gioco (Pub Games di Fable 2 rilasciati – per la cronaca – in un momento precedente alla release di Fable 2 mediante Xbox Live), il lavoro invece, pur essendo ridotto alla semplice attività di QTE (premere il tasto giusto al momento giusto) e quindi lontana anni luce dal “forklift” di Yu Suzuki, è divisa in livelli di difficoltà e permette una piacevole divagazione nel corso della nostra avventura.
Il denaro dicevamo è un aspetto fondamentale dell’esperienza di gioco nel mondo di Fable 2, è grazie ad esso, unitamente alle sfere abilità, che riusciamo a personalizzare il nostro personaggio; con il denaro nella nuova Albion è possibile acquistare qualsiasi cosa, da una semplice carovana per girovaghi alla più lussuosa villa, dalla spada arrugginita alla carabina più sofisticata fino a giungere agli anelli, ai cioccolatini e ai libri. Dal punto di vista della storia poi grazie alle espressioni di cui è dotato il nostro personaggio saremo in grado di conquistare od impaurire qualsiasi abitante del mondo di Fable 2, con il nostro fascino e qualche regalino non sarà difficile avere più di una compagna (che potrete “amare” in tutta sicurezza grazie alla possibilità di scegliere un rapporto protetto..) e qualche pargolo in giro per il regno, come pure non sarà complicato superare le mille difficoltà nell’apertura delle porte segrete.
Il sistema di combattimento è stato migliorato rispetto al primo capitolo favorendo ancora di più la già ottima gestione dei diversi poteri, questa volta infatti si sarà portati, grazie ad una nuova distribuzione dei tasti sul pad specialmente per i poteri magici, ad utilizzare le proprie risorse in modo variegato, finendo per combinare in modo piuttosto intuitivo le diverse abilità acquisite.
Le porte Cullis sono sempre presenti (portali in grado di teletrasportarci da un punto all’altro di Albion), ma la mancanza di una mappa interattiva consultabile a bordo schermo o con l’entrata in un menu è una importante menomazione parzialmente risolta con la presenza di una “traccia dorata” che vi indicherà la direzione da seguire per la missione in corso (opzione disattivabile da menu) e la possibilità di selezionare diversi punti di destinazione verso i quali trasferirsi in qualsiasi momento, con lo spiacevole effetto, però, di riapparire improvvisamente in una città magari da migliaia di chilometri di distanza.
Comparto Tecnico
I paesaggi di Fable 2 e la scenografia in genere, come l’architettura delle case, delle casse e dei diversi elementi di Fable 2 sono aderenti a quella che è stata l’esperienza del primo capitolo ma allo stesso tempo mostrano la ricerca estrema dei particolari; le texture sono buone, limitati i cali di frame, altrettanto buono è l’effetto dell’acqua soprattutto quando nuotiamo, i colori sono accesi e brillanti, il nostro amico a quattro zampe gode di vita propria accanto a noi guidandoci alla perfezione all’esplorazione del mondo senza evidenti difetti (qualche volta non riusciremo più a vederlo basterà ruotare la telecamera e riapparirà).
L’illuminazione è completamente dinamica e riesce ad ottenere risultati straordinari in qualsiasi situazione, certo, la scelta di delegare al protagonista la funzione di “torcia” nelle grotte e nei posti più bui non è condivisibile a pieno (giocando vi renderete conto che dal corpo del personaggio principale parte l’illuminazione dell’ambiente circostante nei posti bui), ma v’è da dire che l’effetto è praticamente impeccabile.
Le musiche sono all’altezza del primo episodio e gli effetti sonori fanno la loro parte egregiamente, il main theme è stato ripreso da Fable e continua ad essere una scelta decisamente riuscita, il canto gregoriano colloca l’intera avventura in un’epoca sospesa tra la fantasia e il medioevo, mentre tutte le altre musiche non fanno altro che riaffermare la grande cura dei Lionhead Studios per questo titolo. Il doppiaggio Italiano poi è veramente ben realizzato e al di là di qualche passaggio un po’ patetico o troppo drammatico fornisce al titolo caratteristiche di godibilità fuori dall’ordinario.
Modalità Cooperativa e Considerazioni Finali
Un accenno merita la modalità cooperativa online che ci permette di affrontare mediante il servizio Xbox Live l’avventura di Fable 2 in compagnia di un amico in carne ed ossa, ma che magari si trova comodamente seduto in poltrona all’altro capo del globo.
Fino all’ultimo momento la modalità cooperativa online è stata un vero e proprio mistero, c’erano notizie incerte circa la disponibilità del servizio al lancio; nonostante Lionhead si affaticasse a confermarne la presenza mediante un aggiornamento disponibile il giorno del lancio, c’era sempre qualcuno che in rete smentiva tale notizia, alla fine l’aggiornamento è stato reso disponibile come annunciato dalla casa produttrice.
Il gioco online di Fable 2 mostra immediatamente un problema di “attivazione”, ebbene anche un giocatore esperto (di solito proprio quelli più esperti evitano di leggere i libretti informativi), non riesce a capire immediatamente come poter giocare online; la modalità cooperativa invero, seppure attiva da subito, è impostata in maniera predefinita dal menu opzioni (raggiungibile premendo il tasto start sul pad) sulla possibilità di visualizzare solo le sfere degli amici (così da poter giocare e visualizzare sulla mappa solo le tag che già avete impostato come amici su Xbox Live) in questo modo però, se i vostri amici non hanno Fable 2 o non ci stanno giocando vi sembrerà che la modalità cooperativa non funzioni affatto.
Per risolvere il problema quindi basterà impostare nel sottomenu “attiva sfere” la modalità “tutti” cosi da visualizzare tutti i giocatori che in quel momento stanno giocando a Fable 2 e che hanno scelto di essere visibili; una volta individuato quello che potrebbe essere il vostro partner nella modalità cooperativa basterà invitarlo ad unirsi al gioco e impostare i criteri di divisione delle sfere abilità o dei guadagni per poi godersi in compagnia la caccia ai banditi, agli hobbes e la conquista di Albion.
In definitiva chi scrive si sente di dover collocare Fable 2 tra i titoli “must buy” (assolutamente da acquistare) per ogni possessore di Xbox 360 e per ciascun videogiocatore degno di questo nome: la longevità praticamente infinita, la varietà dei contenuti e delle esperienze, l’intreccio degno di un buon libro, la convincente localizzazione e la modalità online rendono il titolo assolutamente appetibile ai videogiocatori anche se la mancanza di uno stravolgimento totale rispetto al primo episodio e l’incompiuta realizzazione del pieno “libero arbitrio” unitamente alle altre features promesse in fase di sviluppo e mai realizzate, non ci consentono di attribuire il massimo punteggio totale (ricordiamo che non è una media dei singoli aspetti) al nuovo grande lavoro di Peter Molyneux.