Resident Evil 2 Remake, tutto ciò che sappiamo finora

Leon sta per tornare in grande stile!

Anche quest’anno la famosissima fiera losangelina dedicata al mondo videoludico e che risponde al nome di E3 è terminata. Di annunci incredibili ce ne sono stati parecchi, e se vi siete persi qualcosa potete rifarvi leggendo i nostri recap:

Uno dei titoli sicuramente più attesi è Resident Evil 2 Remake, che vedrà la luce il 25 Gennaio 2019 su PlayStation 4, XBOX One e PC e che porta con sé un totale restyling grafico oltre a svariate differenze rispetto al capitolo originale uscito nel 1998. A distanza di oltre 20 anni, quindi, siamo pronti a tornare a Raccoon City in compagnia di un Leon Scott Kennedy ancora in erba nel suo mestiere di poliziotto.

Innanzitutto, il remake sarà “trainato” dal motore grafico RE Engine che ha ufficialmente debuttato con Resident Evil 7, pertanto aspettiamoci un livello di dettaglio maggiore ed una migliore gestione dell’illuminazione rispetto ai predecessori, che è un elemento importantissimo per rendere terrificante l’atmosfera che già presenta ambientazioni molto più buie, incrementando quindi la tensione.

Nella demo mostrata durante l’E3 2018 che potete vedere qui sopra, Leon appare ancora più inesperto rispetto al capitolo originale, rendendo maggiormente l’idea di essere una recluta alle prime armi. Non di rado, infatti, lo si sente pronunciare frasi di autoconvincimento che lasciano trasparire quel senso di insicurezza tipico di un neofita.

La grandissima novità è l’adozione della visuale in terza persona in stile Resident Evil 4, pertanto Capcom ha deciso di abbandonare le inquadrature fisse mantenute ancora in Resident Evil HD e Resident Evil 0 HD. A questo proposito, l’intera esperienza di gioco assume una nuova forma che, diciamolo, ci convince a pieno.

La stazione di polizia di Raccoon City è un altro emblema di Resident Evil 2 e la riproduzione nel remake risulta molto familiare ai fan. Tuttavia, i più attenti avranno notato che non è strutturata esattamente allo stesso modo: la porta a sinistra nell’ingresso, ad esempio, non è più in legno, bensì è stata sostituita da un cancello elettronico azionabile da una scatola di controllo posta sulla destra. Lo stesso vale per la porta sulla destra, a cui anche in questo caso subentra un cancello elettronico, il quale ci permetterà di accedere alla prima stanza che visiteremo e che non sarà quella in cui si trova lo storico poliziotto Marvin nel gioco originale.

Sulla scia di Resident Evil 7 fanno poi la loro comparsa porte chiuse con delle catene, e se le cose riprendono il settimo capitolo, avremo bisogno di opportune cesoie per sbloccarle. Le porte, oltretutto, non si aprono più come nei primi capitoli, ovvero con una breve e lenta scena per permettere il caricamento dell’area seguente, bensì basterà avvicinarsi e spingerle per passare da una stanza all’altra.

Continuando a basarci su quanto visibile nella demo, pare poi che ci sia un nuovo enigma da risolvere. Nel capitolo originale, la hall della stazione ospitava una statua in cui bisognava inserire una medaglia con un unicorno per ottenere una chiave; ora, ci sono ben tre slot in cui incastonare delle medaglie e la statua si muoverebbe, permettendo di accedere ad un passaggio sotterraneo che conduce ad un garage.

Il computer collocato sulla scrivania, originariamente, controllava le serrature elettroniche delle porte nella hall. In Resident Evil 2 Remake, invece, la funzione è quella di controllare le telecamere di sorveglianza, che svelano inoltre come nella stazione ci siano altri poliziotti sopravvissuti oltre a Marvin, sebbene per ora sappiamo solo due nomi, Elliot e David.

Gli zombie risultano decisamente più duri da eliminare: se fino ad oggi la testa era il punto perfetto per ucciderli immediatamente, qui ci serviranno diversi colpi. Ma attenzione, perché il fatto che cadano a terra apparentemente esanimi non significa che siano morti (dopotutto, lo sono già), e capiterà spesso di vederli rialzarsi per attentare nuovamente alla nostra vita. Aggiungiamo inoltre che sarà più difficile schivarli e passare oltre come accadeva in Resident Evil 2, perciò scordiamoci di riutilizzare questo “trucchetto” per risparmiare più munizioni perché gli zombie sono decisamente più reattivi.

Ci saranno alcuni cambiamenti anche nella sorte dei personaggi, primo fra tutti Marvin. Se nel secondo capitolo lo si trovava subito in pessime condizioni e sul punto di morire, questa volta assumerà un ruolo più importante, tanto da salvarci addirittura la vita e da rimanere nei dintorni più a lungo. Anche se tutti sappiamo la fine che presumibilmente farà.

Un’altra novità riguarda direttamente l’arma bianca per eccellenza, ovvero il celebre coltello da combattimento. In questo capitolo avrà una durabilità, pertanto si romperà dopo un determinato numero di fendenti e saremo costretti a trovarne un altro. Si rivelerà anche molto utile per sfuggire velocemente alla presa di uno zombie proprio come in Resident Evil 7, ma dovremo ricordarci di recuperarlo dal suo cadavere per riaverlo nell’inventario.

Uno degli eventi che ha creato più shock nei giocatori del capitolo originale è stato indubbiamente il primo incontro con i temibili licker, che accadeva relativamente presto nell’avventura. Ebbene, a giudicare dalla demo non c’è alcuna ombra di questa creatura nel corridoio, il che ci porta a pensare due cose: o lo sviluppatore ha deciso di “prenderci in giro”, rivedendo poi quella parte nella versione finale, oppure faremo conoscenza con il licker più avanti nel gioco. Sicuramente non sono stati omessi, dato che fanno parte degli immancabili in Resident Evil 2.

Durante l’esplorazione, capiterà di notare degli zombie alle finestre che con tutta probabilità decideranno di sfondare per entrare nell’edificio e assaggiare la nostra carne. Grazie a delle assi di legno sparsi in giro, però, potremo rendere un poco più sicura un’area, rinforzando appunto le finestre.

Infine, due ultime note di minor spessore ma comunque importanti. Il famoso fucile che ci veniva lasciato all’inizio dell’avventura dopo la morte del proprietario dell’armeria (Robert Kendo, per la cronaca) questa volta lo troveremo in un’armadietto all’interno della stazione di polizia. E dulcis in fundo, se ve lo siete chiesti: sì ragazzi, torneranno i nastri (o ink ribbon) per salvare la partita, per la gioia di tutti gli amanti del fattore survival.

Questo è tutto quanto possiamo desumere da ciò che abbiamo visto nei venti minuti di gameplay mostrati, ma ci sentiamo di dire senza alcun problema che Resident Evil 2 Remake si prospetta un gran bel titolo che ha tutte le carte in regola per fregiarsi dell’etichetta di survival horror.

In attesa di nuove informazioni e video, perciò, non possiamo fare altro che metterci il cuore in pace e attendere il fatidico 25 Gennaio 2019 per tornare nell’amata Raccoon City!

Simone Rinaldi
Simone Rinaldi
Meglio conosciuto come "Ping" per gli amici e online, gioco dall'ormai lontano 2000. Cresciuto a pane e videogiochi a partire dalla prima PlayStation, nel tempo ho esteso i miei interessi anche all'ambito della tecnologia in generale, scoprendo un certo feeling con l'hardware PC. Le mie grandi passioni si sono poi trasformate in qualcosa di più concreto con l'entrata in 4News, grazie a cui ho avuto modo di vedere il mondo videoludico-tecnologico da una nuova prospettiva ed affrontarlo in modo più serio e professionale.

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