Il giorno 11 agosto 2021 si è tenuto un evento a porte chiuse in cui gli sviluppatori di Volition hanno illustrato alla Stampa le caratteristiche e gli intenti del nuovissimo Saints Row. Precisiamo da subito che non si tratta del quinto episodio della serie, seguito di quel Saints Row IV che ha visto la luce nel 2013. Si tratta invece di un vero e proprio reboot e viene fuori da un lungo periodo di gestazione, corrispondente all’altrettanto prolungato silenzio degli sviluppatori negli ultimi anni in merito a potenziali nuove uscite della serie.
Saints Row: panoramica e motivazioni del reboot
Jim Boone, Chief Creative Officer presso Volition ha dichiarato che l’intero team non desiderava altro che tornare ad occuparsi di Saints Row e che il nuovo episodio rappresenta un vero e proprio atto d’amore verso la serie. Per l’occasione, non solo sono stati radunati gli sviluppatori veterani di questo conosciutissimo brand, ma sono state inserite nel team anche un bel po’ di “facce nuove”, con il preciso intento di introdurre una nuova e “fresca” prospettiva all’interno della visione di sviluppo del gioco. Saints Row torna, insomma, ad essere l’oggetto di massima concentrazione delle energie del team.
L’idea di proporre un reboot nasce dalla volontà del team di “tornare un po’ alle origini”, ma al tempo stesso di proporre una visione attuale e contemporanea di una prospettiva criminale (ovvero ciò per cui la serie, in fondo in fondo, è nata). L’intenzione è quella di raccontare una storia attuale e al passo coi tempi, in cui i giocatori possano riconoscersi, ma mantenendosi fedeli a quelli che sono gli elementi ormai divenuti caratteristici della serie.
Far calare i giocatori in una sorta di “sogno americano”, ma visto dalla prospettiva di chi vuole costruire e far prosperare un ricchissimo impero criminale. Restituire la sensazione di non “lavorare per il boss”, ma di “essere il boss” con piena libertà decisionale e d’azione.
La vicenda ruota attorno a quattro amici che sono sempre stati inchiodati, contro la loro volontà, ad operare sotto l’ala di qualcuno, di cui erano costretti ad eseguire gli ordini; adesso, all’improvviso, decidono di voler fare le cose a modo loro. Di costruirsi un impero criminale fatto a loro immagine e somiglianza. Ed è esattamente questo che Saints Row farà fare a giocatori, calandoli in un’immaginaria situazione in cui si ritroveranno a fare tutto quello che non farebbero mai nella realtà, ma divertendosi da morire nel farlo.
Benvenuti a Santo Ileso
Santo Ileso, l’ambientazione del gioco, si ispira al Sud-Ovest degli Stati Uniti. Una delle regioni più caratteristiche ed evocative del suolo statunitense, spesso al centro di produzioni cinematografiche, televisive o videoludiche. Un tessuto, urbano e non solo, ricco di colori, paesaggi, immagini, profili e situazioni caratteristiche: che si presta magnificamente a fare da sfondo alla più grande mappa mai realizzata per un videogioco di questa serie.
La città ha da offrire luoghi e panoramiche estremamente diversificati agli occhi del giocatore: nove distretti, tutti diversi tra loro e ognuno con le sue peculiari caratteristiche, le sue sensazioni, i suoi abitanti e una propria “tematicità” specifica. Rancho Providencia, ad esempio, ha quel tocco rude che riflette lo stile dei Panteros, di cui è il territorio; El Dorado è votato all’ostentazione, ai colori sgargianti e alle insegne che illuminano a giorno anche le ore notturne, in una continua e spasmodica ricerca di attenzione; Monte Vista si caratterizza invece per le ricche ville e le sontuose feste in piscina, il tipico scenario adatto a coloro che vogliono fare della propria ricchezza un vero e proprio segno di distinzione sociale.
Una “California” sopra le righe
Questo “collage” va a ricostruire un enorme ambiente sandbox, pieno di attività divertenti e di situazioni attraverso le quali il giocatore potrà influire in modo diretto sui cambiamenti e l’evoluzione del tessuto stesso della città. La diversificazione degli ambienti si riflette anche nelle modalità esplorative: il distretto finanziario, ad esempio, con i suoi svettanti grattacieli dalle pareti a vetri, offre uno sviluppo verticale notevole, che valorizza i salti, il paracadutismo e le planata con tuta alare dai tetti di costruzioni altissime; nel quartiere di Rodeo, invece, prevalgono i ristoranti di lusso e le abitazioni di gente ricca e famosa con la quale può valere la pena di interfacciarsi e interagire.
Le suggestioni del Sud-Ovest americano permeano profondamente questo ambiente di gioco e la sua identità, riproducendo un’area ricca di spunti per attività divertenti da svolgere, cose da trovare ed elementi da scoprire. Svettanti elementi, naturali o artificiali, a fare da punti di riferimento; sentieri sterrati da percorrere a piedi o a bordo di veicoli; rupi rocciose altissime dalle quali saltare; e innumerevoli altre fonti di “intrattenimento sandbox”, dove l’elemento più accattivante per il giocatore è la sensazione di libertà nell’esplorare, interagire ed approfondire qualsiasi elemento di una mappa vastissima e diversificata.
A tu per tu con i “Saints”
A questo punto sono stati introdotti i protagonisti del gioco. Si tratta di un gruppo di quattro amici di cui uno, impersonato dal giocatore, è destinato a diventare il Boss. Gli altri sono Eli, Neenah e Kevin. Vediamo cosa sappiamo di questi quattro “soggetti poco raccomandabili”.
Eli: il manager
Eli è un “pianificatore”. E’ un maestro del management, giunto a Santo Ileso per fare fortuna come imprenditore e mettere in piedi un’attività tutta sua. Solo che non aveva capito quest’attività si sarebbe, di fatto, tradotta in un impero criminale.
Neenah: l’autista
Neenah è l’autista. Cresciuta nel garage di suo padre ha competenze di meccanica e un profondo e viscerale amore per i motori da tutta la vita. Ma è anche un’amante dell’arte. Ha studiato Antropologia e Storia dell’Arte e il suo sogno (mai realizzato) era di aprire un museo a Santo Ileso. Si unisce al gruppo mantenendo intatta la sua volontà di lavorare per se stessa invece che per qualcun altro.
Kevin: il DJ
Altro protagonista è Kevin, il DJ. E’ un intrattenitore. Adora la gente, adora i suoi amici e farebbe di tutto per loro. Ma è anche un individuo sempre a caccia di brividi ed emozioni forti. E un’altra cosa di cui è costantemente a caccia è un “ambiente al quale sentire di appartenere al 100%”. Inizialmente credeva di averlo trovato nella gang degli “Idols”, una delle fazioni criminali della città. Nel corso del gioco, però, si renderà conto che il suo vero posto è fra i Saints, dei quali si ritroverà ad essere un fondatore e che costituiranno la sua vera “casa” e gruppo di appartenenza.
Il giocatore: il Boss
Per finire c’è il Boss, la carismatica macchina per uccidere lasciata all’interpretazione del giocatore. Con elementi di personalizzazione molto dettagliati e numerose e diversificate opzioni di doppiaggio, il giocatore potrà davvero decidere nel dettaglio “chi desidera essere”. Fin dalla creazione del personaggio, Saints Row sottolinea la volontà di decidere da sé e per sé ogni cosa. E questo è anche lo spirito che permea le motivazioni e le azioni del gruppo: “Perché lavorare per qualcun altro, perché spaccarsi la schiena soltanto per cercare di sbarcare il lunario e sopravvivere alla giornata, quando si può lavorare per se stessi? Mettere insieme e a frutto le proprie abilità e costruire qualcosa di proprio.” I Saints sono “una realtà personale, che i protagonisti creano per se stessi e non per altri”.
Saints Row e la guerra tra le bande
Santo Ileso non è un posto tranquillo. E’ un territorio conteso da tre gang distinte e molto diverse tra loro, ma egualmente pericolose. Torna quindi la “formula d’oro della serie”, quella della “tripletta”, una minaccia con tre volti distinti. Fazioni molto diverse, ma che si frappongono, ognuna a suo modo, tra i “Saints” il controllo totale su Santo Ileso. Ognuna delle tre fazioni è guidata da forze molto diverse.
Los Panteros
“Los Panteros” sono una gang che si basa soprattutto sui muscoli e sulla forza bruta. Sono i veri nativi di Santo Ileso, puri e originali, cresciuti in mezzo alla strada. Sono rozzi e brutali e preferiscono gli attacchi ravvicinati, le armi da corpo a corpo o l’armamentario pesante per aggredire qualcuno a piena potenza. Si considerano “fieri difensori delle tradizioni e dell’identità della città” e il loro quartier generale è nella vecchia fabbrica della Scorpion Motors.
Marshall Defense Industries
Per contro, i membri della Marshall Defense Industries sono tiratori, cecchini e si fanno forti delle loro armi avanzate e della loro immensa ricchezza. I Marshall sono un grosso consorzio militare privato che attacca servendosi di armamenti e tecnologie all’avanguardia, in grado anche di stordire e catturare i nemici. I Marshall dominano la parte commerciale di Santo Ileso. I grattacieli dello skyline cittadino sono tutti sovrastati dal loro monumentale palazzo, simbolo della loro ostentatissima ricchezza: dove ci sono i soldi, lì ci sono i Marshall.
Idols
E poi ci sono gli Idols, sempre a caccia di fama e notorietà, autoproclamatisi “icone del nuovo ordine mondiale”. Gli Idols sono rumorosi, fracassoni e appariscenti. La loro forza sta nei numeri soverchianti. Sono degli anarchici che sarà impossibile ignorare, ma anche averci a che fare sarà piuttosto dura. Gl Idols controllano la parte alta di Santo Ileso, passando le loro giornate in lussuose ville sulle colline e le loro notti a indire feste caotiche e scatenate e a creare il panico per le strade.
Saints
A parte Eli, tutti gli altri protagonisti hanno fatto parte di una delle tre gang. E ciascuno di loro decide, sotto la direzione e gestione di Eli, di staccarsene per fare gruppo con gli altri. Stanchi di lavorare per qualcun altro ottenendo in cambio poco o nulla, decidono di farsi strada da soli e di mettere in piedi una propria fazione: i Saints.
Giorno di paga
I Saints avviano così un’impresa criminale, dovendo cominciare da zero per farsi strada fino alla vetta. Le imprese criminali sono al centro delle operazioni di criminalità organizzata, alle quali si antepongono facciate “legittime” in tutta la città. Man mano che le nuove zone di Santo Ileso ricadono sotto il controllo dei Saints, vengono sbloccate nuove opportunità di carriera e in ogni nuovo territorio sono presenti degli spazi vuoti in cui il giocatore può scegliere di costruire ciò che vuole e decidere quali attività illegali installarvi.
A scelta e discrezione del giocatore, questi edifici e strutture acquisiranno un diverso impatto nell’economia dello scenario. Con l’espandersi dell’impero dei Saints si amplieranno anche le scelte di gameplay. Ad esempio, si può istituire una catena di Fast Food da usare per il traffico di droga; oppure mettere in piedi un giro di prostituzione o racket per chiedere un “pizzo” ai negozianti. Un giro di furti d’auto. O di traffico illegale di armi. Qualunque cosa il giocatore decida di istituire, saprà di star lasciando una sua personale impronta sul mondo di Saints Row e il suo brulicante giro di attività criminali.
Saints Row tra coop, personalizzazione e cross gen
Si sa che giocare coi propri amici è sempre più divertente. La coop è sempre stata una componente importante negli episodi della serie e il nuovo Saints Row non farà eccezione.
Anche la personalizzazione ha sempre rivestito un ruolo di primo piano e così rimarrà in questo reboot: il set di strumenti per personalizzare il proprio alter ego è il più avanzato che lo studio abbia mai realizzato.
Inoltre, il gioco uscirà, in piena funzionalità cross gen, anche sulle console di recente uscita. È preciso obiettivo del team assicurarsi che i giocatori possano godersi al meglio quest’esperienza sia su un hardware di nuovissima generazione che su quello più “datato”, ma mantenendo la possibilità dei giocare tutti insieme.
La tradizione di Saints Row continua!
Nella storia di Volition, questo si preannuncia senza dubbio come il più grande, ricco e ambizioso episodio di Saints Row. Un reboot che riprende in pieno le radici del genere, i suoi punti di forza e le sue atmosfere criminali. Un gioco che darà realmente ai giocatori la facoltà di costruire tutto da zero e a proprio piacimento mentre assistono, passo dopo passo, alla nascita e dell’ascesa dei Saints, la fazione destinata a dominare Santo Ileso.
È appena l’inizio di un lungo viaggio che il team intende proporre ai giocatori e gli sviluppatori sono ansiosi di poter mostrare fieramente tutti i gingilli che hanno messo a punto per questo episodio. Anche se originale e incentrata sulla clamorosa ascesa dei Saints, la storia si manterrà fedele alle caratteristiche tipiche della serie e ci si potrà aspettare un gran numero di momenti “Saints Row” nel corso di questo episodio.
Il team ha lavorato duramente per inserire quanti più “elementi caratteristici” possibile nel mondo di gioco. E adesso, non vede l’ora di alzare il sipario su quanto ha creato: probabilmente quello che sarà il miglior episodio della serie, farcito di quella libertà creativa che solo un reboot, in quanto “riscrittura originale di una serie” può dare. L’uscita del gioco è prevista per febbraio del 2022. Ulteriori dettagli e novità verranno svelati, probabilmente, attraverso il sito ufficiale del gioco.