Si apre a Roma l’ICRA, la conferenza sul futuro della robotica

Una delle più importanti manifestazioni sulla robotica si apre oggi a Roma fino al 14 aprile.

Il futuro e la robotica

Le più grandi menti della robotica si riuniranno a partire da oggi e fino al 14 aprile a Roma in occasione dell’ICRA, l’International Conference on Robotics and Automation 2007. La conferenza internazionale che si terrà presso l’università Angelica, avrà come argomento la «Ubiquitous Robotics» ovvero «la capillare presenza degli automi nella nostra società e la grande possibilità di applicazioni nei campi più diversi»

I tanti scienziati di fama internazionale che interverranno tra questi: Alain Berthoz, ingegnere e professore presso il Collège de France dove dirige il laboratorio di fisiologia della percezione e dell’azione, l’artista e scienziato Ken Goldberg dell’Università della California a Berkeley e il professore dell’università di Tokyo Katsushi Ikeuchi, ma anche italiani come Gianmarco Veruggio della Scuola di Robotica di Genova e Fiorella Operto, vice Presidente della Scuola di Robotica, discuteranno sul futuro della robotica e dell’integrazione di questa tecnologia rivoluzionaria nelle nostre case e nelle nostre vite.


Si stima che nel solo 2025 il fatturato del mercato della robotica raggiungerà i 66 miliardi di dollari e che il 35% di questa cifra enorme sarà determinato dai cosiddetti “robot di servizio” ovvero robot che aiutano nelle faccende di casa, sostituiscono l’uomo in applicazioni particolarmente logoranti e ripetitive, magari apprendendo dall’essere umano. Non solo di tecnologie quindi si occuperà la conferenza ma anche di Roboetica, un tema che ha sempre affascinato scrittori di fantascienza e filosofi e che ora sembra interessare anche gli scienzati.

Chi sa forse da questa conferenza uscira’ un primo abbozzo delle leggi della robotica, leggi che già il grande Asimov aveva formulato e che tutt’ora con l’avverarsi delle previsioni contenute nei suoi libri, rimangono un buon punto di inizio

1) Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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