Tutti i provvedimenti anti smog presi fino ad oggi non sono riusciti a salvare l’Italia dal problema delle polvere sottili.
inquinamento
Non basta. I comuni italiani hanno fatto ricorso a qualunque mezzo per cercare di abbattere il livello delle temutissime polveri sottili ma, a quanto pare, senza ottenere alcun risultato.
Ad oggi, da Nord a Sud, i centri urbani sono attanagliati nella morsa dello smog.
Dati alla mano,Legambiente afferma che, nonostante le piogge e i venti di questo periodo, il livello di inquinamento nei primi venti giorni del 2008 si è mantenuto costantemente ad un livello preoccupante.
Dal rapporto di Legambiente si nota come ben 51 capoluoghi su 63 abbiano superato il valore limite medio di inquinamento per più di 35 giorni nel 2007.
La maglia nera spetta a Torino: il capoluogo piemontese detiene il triste primato di 190 superamenti della soglia, seguito da Cagliari (162) e Vicenza (140).
Esaminando i dati appare come Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia siano le regioni dove si registrano i valori di inquinamento più alti.
A quanto pare nemmeno l’avvento dell’anno nuovo è riuscito a cambiare le cose: dall’inizio del 2008, città come Frosinone , Milano e Napoli hanno già superato la soglia di inquinamento 15 volte.
L’eccessiva presenza di inquinanti nella nostra aria è imputabile soprattutto al trasporto stradale. Nel 2005 il settore ha prodotto il 55% delle emissioni totali di monossido di carbonio.
Il trasporto su gomma, responsabile del 30% delle emissioni nazionali di anidride carbonica, nel solo periodo tra il 1995 e il 2005, ha incrementato le sue emissioni del 12%.
In base agli accordi di Kyoto, l’Italia dovrebbe ridurre le sue emissioni inquinanti del 6,5% nei prossimi 4 anni; obiettivo che, di questo passo, sarà molto difficile realizzare.