Libero Arbitrio, Peter Molyneux vi fa scegliere
Intro
E’ ormai un mese che Fable è arrivato nelle nostre case, dal 29 Ottobre scorso data della sua uscita, il mondo videoludico non è stato più lo stesso.
Molti ricorderanno certamente altri giochi di Molineux, tra cui spiccano Populous e Black & White, ma con questo Fable il nostro Peter si è superato.
Da più parti avevano annunciato la sua grandiosità, ma forse la caratteristica che lo rende unico non è da riscontrare nell’oggettiva qualità del titolo, in peculiarità quali la grafica, la moltitudine dei personaggi, la longevità, le musiche, i poteri dei pg, indubbie caratteristiche che non possono non essere valutate ma che allo stesso tempo non danno la piena e completa visione della grandezza del gioco.
La sua essenza è la libertà, la sua caratteristica principale sta in quel senso soggettivo di potere che pervade il videogiocatore che guida il piccolo personaggio. Il pg può essere un eroe, un mago, un cavaliere può divenire buono o cattivo può anche essere semplicemente un uomo mediocre, tutto dipende da chi lo comanda perchè il pg si evolve con l’esperienza, trasformando ogni singola azione, dall’espressione, al furto, al combattimento nel collaudato sistema di esperienza a punti.
Fable si esplica in numerose missioni diverse tra loro, che porteranno il gameplayer a superare abbondantemente le 25 ore di gioco, le quests sono divise tra obbligatorie e facoltative, ognuna di esse vi farà ottenere oltre all’esperienza, la fama qualità fondamentale tra la gente di Albion e il denaro.
Il mondo di Albion, il mondo di Fable, è ricco di sorprese , di segreti , di tesori, di mostri e di banditi, ma voi avrete le risorse per vivere ed essere rispettato in tutto quel fantastico mondo.
Il danaro quadagnato durante la vostra vita vi servirà per acquisire ogni sorta di mercanzia, infatti disseminati tra le città e lungo le strade di Albion troverete mercanti ambulanti e negozi, potrete acquistare armi, armature, pozioni e oggetti di ogni specie da un gioiello ad una scatola di cioccolatini.
Conclusioni
Non solo potrete acquistare merci, potrete divenire proprietari anche di immobili quali gli stessi negozi o le case e dovrete acquistare una, di casa, se vorrete sposarvi e magari avere un simpatico marmocchio da mantenere. Eh si, perchè non l’avevo detto? si ci potrà anche sposare con la donna che riuscirete a conquistare e a cui dovrete regalare l’anello nuziale….
Durante tutto il gioco inoltre, il vostro pg, acquisisce la facoltà di porre in essere molteplici espressioni ed azioni: dai volgari gestacci, a gesti di vanagloria al furto, ma vi avevo parlato del tempo in Fable? si anche questo è fondamentale, ve ne accorgerete quando cominceranno a spuntare le prime rughe o i primi capelli bianchi al vostro pg, che nel frattempo sarà magro o grasso a seconda di cosa gli avrete dato da mangiare.
Sarete odiati o osannati nel mondo di Albion, nelle diverse città la gente ricorderà le azioni compiute nelle loro comunità dai reati commessi alle opere buone e tutto questo contribuirà a formare la vostra reputazione.
La vita del personaggio però non si estrinseca semplicemente in un mondo idilliaco, egli dovrà combattere contro ogni sorta di fiere e fantasmi, di creature immonde, fino allo scontro finale contro il guerriero che sterminò la sua famiglia quando lui era ancora un fanciullo.
Insomma per descrivere questo gioco le parole non bastano, bisogna viverlo giocandoci, proprio come bisogna vivere la vita per capirla fino in fondo.
L’unico difetto (per citarne almeno uno) è che Fable è disponibile solo per Xbox per cui il mondo videoludico può goderne solo in parte, mentre sarebbe bene che titoli come squesto fossero patrimonio dell’intero mondo dei videogiocatori.
Infine il voto, nuovo strumento (speriamo utile) introdotto per le Review, che ovviamente come qualsiasi valutazione è puramente soggettiva (noi speriamo di darli in maniera ponderata cercando di prescindere solo dalle emozioni e valutare molteplici fattori) e che per questo chiediamo a chiunque voglia e lo ha provato di dare un proprio voto nel form per il commento.
Articolo pubblicato su Hirc in data 1 Dicembre 2004 a cura dello stesso autore.